«Il centro del mondo di ognuno è quel punto in mezzo ai suoi occhi»

Sarà ospite venerdì 13 ottobre alle ore 18:30, presso la libreria Mondadori di Velletri, Francesca Melandri, la quale presenterà il suo nuovo Melandri librolibro “Sangue Giusto”, in un dialogo con Ezio Tamilia. L’autrice, già nota all’interno del panorama letterario contemporaneo, ha iniziato precocemente la sua carriera artistica, difatti all’età di 24 anni firmò la sceneggiatura, assieme a Cristina Comencini, del film Zoo. Un lungo trascorso nella sceneggiatura che l’ha portata nel 2010 ad esordire nel mondo della narrativa con il romanzo “Eva dorme”, il quale ripercorre il periodo del terrorismo sudtirolese. Un periodo macabro, che riecheggia ancora oggi fra le pagine della storia d’Italia, contrassegnato dalla presenza di un’organizzazione terroristica: Il Befreiungsausschuss Südtirol o semplicemente BAS, sorta con l’obbiettivo di ottenere l’autodeterminazione dell’Alto Adige dall’Italia e la conseguente annessione di questo all’Austria, attraverso attentati e stragi.

Con “Sangue Giusto” Francesca Melandri ancora una volta immerge il suo sguardo nel Novecento…nelle sue contraddizioni, per giungere,  attraverso le sue sfumature e i suoi lati oscuri, al cuore dell’identità italiana. La trama del romanzo è una continua ricerca di sé stessi e del destino, a cui nonostante le nostre aspirazioni libertarie, siamo indissolubilmente legati.

Ilaria, la protagonista, è un’insegnante che vive una situazione familiare annebbiata dai misteri, che suo padre Attilio Profeti detto “Attila”, le ha sempre nascosto. Ma un giorno una strana visita sarà la goccia che farà traboccare il vaso: un ragazzo con la pelle nera si presenta davanti a lei dicendole “Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti e tu sei mia zia”. Il ragazzo afferma di essere nipote di Attilio Profeti e della donna con cui è stato durante l’occupazione italiana in Etiopia. Una rivelazione scioccante che stravolgerà la vita di Ilaria, la quale inizierà a scavare nel passato della sua famiglia…nel suo e di quello di un intero paese, diventato a suo malgrado il fulcro delle grandi migrazioni verso l’Europa. Un romanzo avvincente, introspettivo che al contempo spinge l’occhio verso il passato, verso la storia che volente o nolente rende tale ogni essere umano.

Davide Brugnoli