Il sole tiepido, colorato di grano maturo, gli alberi secolari e rari, frementi tra le foglie ballerine che, abbracciate al dolce refolo d’autunno, danzano, si agitano e volteggiano, passando dal cupo al verde tenero. La sensazione di allagare gli occhi nel celeste delle acque, che come anime, appaiono a volte chiare e trasparenti, a volte scure di profondità e di blu, cospargono i pensieri di giallo, di verde e d’azzurro.
In mezzo lo stupore dell’eternità, del secolare, della spiritualità, dell’arte, dell’ingegno umano e della ricerca del bello, addobbato di grandioso, del palazzo apostolico.
Impossibile riportare le percezioni di sbigottimento, di fronte all’eterno e alla perfezione. Si può parlare di quanto visto, solo con il silenzio e il linguaggio dei muti, sgranando gli occhi, aprendo la bocca in un sorriso di meraviglia, allargando le braccia, per cingere l’immenso che ti circonda.
Ti allontani a cercare l’ombra fresca d’autunno, non già per raffreddare il corpo, bensì per rinfrescare i pensieri che mulinano, titubanti, incerti, nella mente, di fronte allo stupore generato dallo sposalizio, dall’accoppiamento tra lo spettacolo della natura e l’interpretazione artistica di spiriti superiori.
Ti riscuoti e cerchi di accogliere nell’animo, le architetture, le opere d’arte, le storie di grandi uomini e papi. La realtà luminosa di una coppia nuziale, ridente, innamorata, appena uscita dalla chiesa, tra confetti, auguri e bianche colombe , si adagia nell’armonia della brezza che solleva il velo da sposa, stormisce le fronde, vezzeggia le acque e lusinga i raggi dorati, riportandoti alla consapevolezza della vita; allora, mentre una lacrima di commozione scivola discreta tra le pieghe del cuore, rendi grazia a Dio, per averti permesso di vivere questa magnificenza.
Sandro Gasbarri
PRESIDENTE LIONS CLUB VELLETRI HOST COLLI ALBANI