Poliziotti feriti nel carcere di Velletri, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE protesta contro le aggressioni

Alta tensione nel carcere di VELLETRI, con diversi poliziotti penitenziari feriti, un ufficio distrutto e svariate minacce di morte ad altri Agenti. Protagonista un detenuto algerino. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Il resoconto della giornata di follia è affidato a Maurizio Somma, segretario nazionale SAPPE per il Lazio: “Siamo davvero alla follia. Il detenuto nordafricano è andato in escandescenza ed ha prima violentemente aggredito un Assistehte e poi, dopo che questi ha suonato l’allarme, è fuggito per chiudersi in cella. Fermato dagli altri poliziotti, ha nuovamente dato in escandescenza in Infermeria, tentando di colpire di nuovo l’Assistente di Polizia che aveva giù ferito e il dirigente sanitario, riuscendo a sfasciare interamente l’Ufficio. Nel caos generale, tre poliziotti sono rimasti feriti, due con prognosi superiori ai 20 giorni. Basta! Il personale è stufo di tutto ciò e dell’impunità di questo soggetto!”

Velletri, il SAPPE protesta contro le aggressioni e le devastazioni in carcere. Feriti alcuni polizziotti

Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece torna a sottolineare “l’invivibilità delle carceri laziali” e ricorda che da alcune settimane il SAPPE ha chiesto un incontro al Ministro della Giustizia Bonafede per affrontare le priorità penitenziaria: “Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”.

Con questo nuovo Ministro, con i nuovi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, con il nuovo Governo ci aspettiamo un netto cambio di passo sulle politiche carcerarie e maggiore attenzione e sensibilità verso le criticità operative delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”, conclude Capece.