La Polizia Locale di Rocca di Papa ieri ha preso una posizione ben precisa sul XIII Congresso Mondiale delle Famiglie dichiarando:
Il Corpo della Polizia Locale della città di Rocca di Papa si dichiara fortemente contrario al XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, un congresso che intende promuovere la famiglia eteropatriarcale come la sola unione possibile e che si esprime contro l’aborto e la libertà di scelta delle donne, contro i diritti lgbtqi, contro i matrimoni gay e contro il divorzio, gli studi di genere e contro l’immigrazione.
Tale ideologia è un durissimo attacco contro tutte le conquiste ottenute in decenni di lotte, per i diritti civili e l’affermazione dell’autodeterminazione e la libertà di tutte le soggettività.
Oggi il sindaco Emanuele Crestini controbatte:
Questa mattina sono venuto a conoscenza del comunicato diramato ieri dal Comando della Polizia Locale, pubblicato su Facebook e prontamente ripreso dagli organi di stampa, con il quale si è espresso pubblicamente – per nome e conto di questo Ente Comunale – sul XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Verona questo fine settimana.
Tale comunicato non rientra nelle competenze del Comando di Polizia Locale, che si occupa come noto di Polizia Amministrativa, Polizia Giudiziaria, Polizia Stradale e funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza. Il contenuto del comunicato riguarda esclusivamente la sfera soggettiva dei singoli agenti e le valutazioni riportate sono chiaramente di natura personale e politica. Si ribadisce che tale evento non rientra nella maniera più assoluta tra le forme di comunicazione della Pubblica Amministrazione consentite al Comando di Polizia Locale.
In questa sede, non si vuole esprimere una valutazione in merito ai contenuti del comunicato. Nel rispetto delle personali idee su determinati argomenti, questo Comune si dissocia dal comunicato della Polizia Locale. Dato che nessuna comunicazione è stata emanata dal Comune di Rocca di Papa in merito a suddetto congresso, l’iniziativa indipendente del Comando può ritenersi potenzialmente lesiva dell’immagine dell’Ente, in quanto non esprime la volontà espressa dal Comune. Tali dichiarazioni rappresentano una chiara presa di posizione di carattere politico, facoltà che non compete a un organo quale il Comando di Polizia Locale.
Informo che ho già chiesto al Segretario Generale e al Responsabile di Settore di presentare una formale relazione su quanto accaduto, per individuare responsabilità e valutare eventuali procedure disciplinari.
Siamo un’Amministrazione che si esprime a favore della libertà di espressione di tutti e nel rispetto dei valori delle persone. Ogni dipendente pubblico, al di fuori dell’orario di lavoro e nel pieno rispetto della democrazia, ha diritto di esprimere liberamente idee e prendere posizioni politiche, ma in qualità di cittadini e non a nome di un’istituzione pubblica.
Per quanto riguarda il tema della famiglia ci auguriamo che oltre ai comizi si diano presto risposta alle esigenze delle famiglie, con azioni capaci di migliorare la vita di tutti i giorni.