Le considerazioni sulla proposta del Governo, presentata alle Regioni ed agli Enti Locali, non si sono fatte attendere a lungo, come era presumibile. In senso generale, non sono certamente tutte favorevoli quelle che sono state raccolte e talune sono abbastanza “pepate”, come quella di Serena Spinelli, Consigliere regionale del Pd della Toscana che ritiene la proposta di Baretta “uno schiaffo alla battaglia degli Enti Locali”, rincarando la dose quando unisce nello “schiaffo” anche le organizzazioni di volontariato che, insieme alle Regioni ed ai Comuni, stanno lavorando per combattere il gioco problematico e la diffusione del gioco d’azzardo e del giocare nei casino online messa in atto in modo così“scriteriato”.

riforma sul giocoSpinelli è anche il Presidente dell’Osservatorio Regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco e, quindi, anche con questa carica condivide il rinvio richiesto dalle Regioni in Conferenza Unificata ed invita molte associazioni impegnate al contrasto del gioco patologico ad esprimersi contrariamente alla proposta di riforma. Riforma che mette questa volta “su carta” che l’azzardo costituisce “una emergenza sociale”, ma nello stesso tempo introduce vincoli ed obblighi formativi per gli operatori: e questo per Spinelli è dissacrante.

Come, sempre secondo Spinelli, è una “vera ipocrisia” che nella proposta del Governo si continui a nominare sempre e soltanto “gioco” ciò che in realtà è gioco d’azzardo che “di gioco non ha proprio un bel niente”. E poi, ancora, altre negatività esternate nei confronti della proposta di riforma relativamente all’introduzione della nuova classificazione delle sale, sopratutto quelle che non sarebbero tenute a rispettare i distanziometri dai luoghi sensibili e neppure soggette ad altre ordinanze restrittive che si potrebbero emettere da parte dei Comuni, in aperta contraddizione con le norme approvate in tante Regioni, compresa la Toscana.

E quale ultima considerazione negativa si aggiunge che nella proposta del Governo in Conferenza non si parla di tutte le altre forme di “gioco d’azzardo”: nessun cenno ai Gratta&Vinci, alle scommesse ed al gioco online che pure hanno un impatto devastante e che devono seguire anch’essi un ridimensionamento.

Ovviamente, a queste considerazioni così “distruttive” della proposta della riforma del gioco e dei casino online affidabili non si è fatta attendere la risposta del “suo fautore”, il sottosegretario Pier Paolo Baretta. Baretta che chiede a Spinelli di esprimersi su due fronti ben delineati: con uno, contestando il merito della proposta, punto per punto, ma non solo sterilmente, ma avanzando controproposte che consentano di recepire dove ci sarebbe “l’ipocrisia” del Governo, e con il secondo fronte organizzando un incontro, ovviamente anche pubblico, al quale possa partecipare anche il Presidente Rossi.

Questo per significare che lo stesso Baretta è assolutamente pronto a confrontarsi per trovare soluzioni alternative a quelle inserite nella proposta della riforma del settore del gioco: non basta più opporsi, criticare o cercare “capri espiatori”, bisogna passare dalle parole ai fatti e mettere sul piatto interventi concreti per arrivare ad una definizione di questa situazione, sopratutto la “Questione territoriale” che si mette sempre di traverso davanti a qualsiasi iniziativa.

Si è capito che le Regioni e gli Enti Locali non intendono fare un “passo indietro e rinunciare a qualcosa di acquisito”, ma se non si fa da parte di tutti “questo” passo indietro, e Baretta ritiene che il Governo di passi ne abbia già fatti tanti, non si arriverà da nessuna parte. E di questo il mondo del gioco d’azzardo pubblico non ne ha bisogno, avrebbe bisogno di una strada “leggermente” in discesa… per sopravvivere.