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Casa e giardino

3 errori che rovinano i pavimenti in cotto d’estate

I pavimenti in cotto, d’estate, possono subire danni invisibili ma profondi. Spesso si sottovalutano piccoli gesti quotidiani che, col tempo, li rendono opachi, screpolati o addirittura macchiati in modo permanente.

Cosa non fare con i pavimenti on cotto
Quali errori evitare nella pulizia del pavimento in cotto in estate

Quando le temperature si alzano, anche la cura della casa cambia. I materiali rispondono diversamente al caldo, all’umidità, alla luce. E il cotto, che ha un fascino rustico e autentico, è anche uno dei più vulnerabili. La sua bellezza, infatti, è legata proprio a quella superficie viva e naturale che però, se mal gestita, può rovinarsi anche in pochi mesi. Durante l’estate, complici le giornate più lunghe e l’aumento delle attività domestiche, è facile trascurare piccoli segnali che indicano sofferenza. Un colore che sbiadisce, una lucentezza che svanisce, una ruvidezza inattesa al tatto: sono tutti campanelli d’allarme che non vanno ignorati.

Il problema è che spesso non ci si accorge dei danni finché non sono evidenti. E a quel punto intervenire può significare ricorrere a soluzioni costose o invasive. Meglio prevenire con un po’ di attenzione regolare. Un consiglio semplice? Osservare il cotto ogni settimana. Se cambia colore, se diventa più ruvido o perde lucentezza, qualcosa non va. Meglio intervenire subito, evitando i 3 errori più comuni.


Usare troppa acqua rovina i pavimenti in cotto

Si pensa spesso che il cotto sia un materiale resistente, quasi indistruttibile. In realtà, è poroso e sensibile all’umidità. Durante l’estate, l’idea di passare il mocio bagnato tutti i giorni può sembrare rinfrescante, ma è un errore che a lungo andare si paga caro. L’acqua in eccesso penetra nelle fughe, ristagna, e può favorire la formazione di aloni, muffe o macchie scure. E se la superficie è trattata con cera, l’acqua contribuisce a scioglierla, rendendo il pavimento sempre più opaco.


Un panno umido è più che sufficiente. Ancora meglio se accompagnato da un detergente neutro e delicato. Da evitare invece i detersivi aggressivi: l’effetto brillante iniziale è solo un’illusione.

Lasciare il cotto esposto al sole diretto

Durante i mesi estivi, il sole raggiunge una potenza che può diventare nemica dei materiali più delicati. Il cotto, pur essendo robusto all’apparenza, è molto sensibile alla luce diretta. Sottovalutare l’effetto dei raggi solari può compromettere l’estetica di tutta una stanza.

Chi lascia le finestre aperte per ore senza schermature lo fa spesso con leggerezza, magari per far entrare un po’ d’aria. Eppure il pavimento soffre. La differenza tra zone illuminate e zone in ombra può diventare visibile già dopo poche settimane di esposizione continua.


Un occhio esperto riconosce subito quelle sfumature sbiadite tipiche dei materiali che hanno preso troppo sole. E a quel punto è difficile tornare indietro, se non con trattamenti costosi e invasivi.

Per evitare questi danni, ecco alcune accortezze semplici ma fondamentali:


  • Usare tende in lino o cotone leggero per filtrare la luce nelle ore più calde
  • Posizionare tappeti chiari e traspiranti nei punti più esposti
  • Spostare periodicamente i mobili per evitare zone scolorite a contrasto
  • Arieggiare solo al mattino presto o in tarda serata, quando il sole è meno aggressivo
  • Valutare l’applicazione di una protezione UV specifica per superfici in cotto

Ignorare la manutenzione stagionale

L’estate è il momento ideale per fare una manutenzione leggera ma mirata del cotto. Eppure, spesso ci si dimentica che anche i pavimenti hanno bisogno di un check-up stagionale. Un errore comune è pensare che basti la pulizia ordinaria.

Invece, d’estate sarebbe utile applicare una cera protettiva traspirante, che non crei pellicole fastidiose ma lasci respirare il materiale. Bisognerebbe controllare le fughe per verificare se ci sono crepe o piccole infiltrazioni e, in quel caso, intervenire subito. Le macchie andrebbero rimosse con metodi naturali, come una pasta di bicarbonato e acqua, evitando prodotti chimici aggressivi. Anche l’uso di prodotti oleosi è da evitare: tendono ad attirare polvere e rendono il pavimento visivamente sporco più in fretta.


Non servono prodotti miracolosi, basta un po’ di costanza. Anche perché il cotto, se trattato bene, può durare decenni mantenendo il suo aspetto caldo e accogliente.

Un pavimento in cotto racconta storie, assorbe la luce, trasmette calore. Ma tutto questo si perde se viene trascurato. Meglio conoscerlo, rispettarlo e prendersene cura con gesti semplici ma costanti.

Cosa non fare per non rovinare il pavimento in cotto

Chi lo fa, non torna più indietro.

Foto © stock.adobe


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