Le isole greche da sogno non si contano più, ma tra le più belle ci sono ancora angoli remoti, autentici e silenziosi che non compaiono quasi mai nei cataloghi dei tour operator.
C’è chi si ostina a tornare sempre a Santorini, e chi invece sogna la Grecia più nascosta, quella dove il tempo scorre lento, le barche si dondolano nel silenzio e le spiagge sono ancora tutte da scoprire. Perché scegliere una meta affollata, quando ci sono piccole isole in cui il mare è cristallino, l’acqua lambisce la sabbia senza rumore e non serve prenotare l’ombrellone a gennaio, né farsi largo tra file di lettini in plastica?
Vale la pena dare un’occhiata più in là della solita mappa: alcune isole minori sono piccoli paradisi nascosti dove il tempo ha preso una pausa e la connessione migliore non è quella Wi-Fi, ma quella con la natura, con le persone e persino con se stessi. In un mondo dove tutto corre, sapere che esiste ancora un luogo in cui si può camminare senza meta, ascoltare il vento e dimenticare il telefono acceso, è già un buon motivo per partire.
Leros, l’isola dimenticata dal turismo
Una delle più sorprendenti è Leros, nel Dodecaneso. Si crede spesso che queste isole siano tutte uguali, ma qui il ritmo è diverso. Non ci sono discoteche o resort con formula all inclusive: solo baie solitarie, case bianche e pescatori che salutano al mattino.
Il villaggio di Agia Marina, con il suo castello medievale arroccato e le taverne affacciate sul porto, sembra uscito da un vecchio film italiano. Le spiagge più belle? Alinda e Vromolithos, perfette per nuotare senza fretta, magari dopo un piatto di polpo alla griglia con vista mare.
Koufonissi, il segreto meglio custodito delle Cicladi
A pochi chilometri da Naxos c’è Koufonissi, o meglio le Koufonissia, due isole minuscole di una bellezza surreale. Si parla spesso di Mykonos e Paros, ma qui il tempo si è fermato. Non ci sono discoteche, semafori o lunghe file al traghetto. Solo pace, mare e luce intensa.
Passeggiare per le viuzze polverose con un gelato in mano, ascoltare il rumore dei remi che scivolano sull’acqua, osservare i bambini che giocano in riva al mare: qui la semplicità diventa lusso. E poi quel profumo di timo selvatico che arriva dal nulla e ti fa chiudere gli occhi.
Il bello di Koufonissi è che non serve programmare nulla: basta lasciarsi trasportare dal ritmo lento delle giornate.
Le tappe imperdibili?
- Spiaggia di Pori: ampia, selvaggia, con acqua turchese e sabbia chiara
- Italida: piccola baia perfetta per chi ama il mare piatto e i tramonti rosa
- Finikas: spiaggetta riparata, ideale per lo snorkeling
- Chora: il villaggio principale, tra bougainvillea e taverne sul mare
- Passeggiata fino a Piscina: una pozza naturale scavata nella roccia, dove tuffarsi diventa irresistibile
Tilos, l’isola sostenibile
Tilos è un esempio perfetto di come si possa vivere bene con poco. Quest’isola del Dodecaneso è la prima in Grecia ad autosostenersi con energia rinnovabile. Ma al di là dell’aspetto ecologico, Tilos sorprende per la sua anima genuina.
Le capre pascolano libere tra le colline, le spiagge sono selvagge, e il borgo di Megalo Chorio è un intreccio di vicoli silenziosi. La spiaggia più scenografica? Eristos: lunga, dorata, e spesso semivuota. Perfetta per leggere un libro o, semplicemente, non fare nulla.
Iraklia, dove il silenzio è di casa
Nel cuore delle Piccole Cicladi si trova Iraklia, un’isola minuscola dove è impossibile avere fretta. Non esistono semafori, e l’orologio sembra quasi un oggetto superfluo.
C’è una sola strada principale, qualche camera in affitto e un paio di taverne dove si cucina ancora come una volta. La spiaggia di Livadi è perfetta per chi cerca pace, mentre la grotta di Agios Ioannis, tra le più grandi delle Cicladi, è un piccolo tesoro da esplorare.
Fourni, l’arcipelago degli dèi dimenticati
Ultima, ma non per bellezza, Fourni, o meglio l’arcipelago di Fournoi. Pochi lo conoscono, e forse è un bene. Perché questo fazzoletto di terra tra Samos e Ikaria è rimasto sospeso nel tempo.
Qui la gente vive di pesca, si pranza con pesce appena grigliato, e le calette si scoprono per caso, girando senza meta. La spiaggia di Vlychada è un sogno: ci si arriva solo a piedi o in barca, e il silenzio è quasi surreale.
Chi ama la Grecia più autentica, lontana dal clamore e vicina alla semplicità, difficilmente se ne andrà senza promettere di tornare.
Ma forse è meglio non dirlo troppo in giro.
Foto © stock.adobe