In questi giorni gli incendi stanno devastando molte aree verdi della Penisola, una situazione di emergenza molto probabilmente innescata da attività umane, dolose e non, aggravata dalle condizioni climatiche di aridità che influenzano la propagazione e l’estensione del fuoco.
Incendi CastelliUn fenomeno che sta mettendo in serio pericolo gli ecosistemi  causando la morte certa di migliaia di uccelli, mammiferi ed altri animali, spesso in pieno periodo di riproduzione. Una situazione che sta danneggiando aree naturali protette di particolare pregio naturalistico e paesaggistico, oltre a mettere a repentaglio anche la popolazione quando le fiamme arrivano in prossimità di zone urbanizzate.
Secondo un articolo del quotidiano Greenreport, nell’ultimo decennio, l’Italia ha perso circa 500.000 ettari di bosco, e l’azione di rimboschimento e di ricostruzione boschiva, non è riuscita a rimediare a tali devastazioni. Dal punto di vista geomorfologico, un’area boschiva colpita da un incendio, potrebbe mettere in luce frane quiescenti ed altri processi geomorfologici prima nascosti dalla vegetazione.
Gli incendi rendono il suolo vulnerabile all’erosione e all’impoverimento di materiale organico sottraendo terreno all’agricoltura. Espongono i territori al rischio di frane e alluvioni, quando brucia la vegetazione, viene meno la sua azione di protezione dal dilavamento delle acque e viene meno la capacità stessa delle piante di proteggere il suolo, creando fenomeni franosi ed erosivi rapidi, a volte senza preavviso, di estrema pericolosità e rischio.