Mantenerla efficiente e duratura non richiede magie o chissà quali sforzi. A volte, basta una piccola abitudine ripetuta nel tempo per fare la differenza.

Spesso si dà per scontato, ma prendersi cura della lavastoviglie è uno di quei gesti che possono allungarne la vita e farla funzionare sempre al meglio. Un po’ come succede con la macchina: se non la porti mai a fare un tagliando, prima o poi ti lascia a piedi, no?
Negli ultimi anni, i costi medi di riparazione sono aumentati sensibilmente, e con i modelli più recenti che includono componenti elettronici avanzati, intervenire dopo un guasto può diventare davvero oneroso. Senza contare che, secondo Altroconsumo, una lavastoviglie ben curata può durare fino a 12 anni, mentre una trascurata difficilmente supera gli otto. Vale davvero la pena rischiare?
Lavastoviglie sempre in forma: non serve essere esperti
È una presenza fissa in cucina, ma quante volte ci si ferma davvero a pensare a come sta? La lavastoviglie, tra vapori, detersivi e residui di cibo, ha una vita piuttosto movimentata. Eppure, con un ciclo di lavaggio a vuoto ogni tre mesi (o ogni 100 lavaggi, più o meno), le si può regalare una seconda giovinezza.
Serve chissà cosa? No. Basta un po’ di aceto di vino rosso e qualche goccia di succo di limone. L’aceto combatte il calcare, mentre il limone sgrassa e disinfetta. Un duo potente, tutto naturale, che lascia anche un bel profumo.
E sai qual è la cosa bella? Che non si tratta solo di estetica. Un interno pulito vuol dire lavaggi più efficienti, stoviglie davvero brillanti e meno rischi di guasti improvvisi.
Trucchi quotidiani per una lavastoviglie sempre profumata
Poi ci sono quelle piccole cose che, se fatte ogni giorno, tengono lontani i problemi. Tipo infilare mezzo limone fresco nel cestello delle posate. Sì, sembra una cosa da nonna, ma funziona eccome.
Il limone, con il suo acido citrico, neutralizza gli odori e aiuta a sciogliere il grasso. E in più, diciamolo, lascia quell’aroma agrumato che sa proprio di pulito.
Ma attenzione: non è solo questione di freschezza. Le parti “nascoste” della lavastoviglie, tipo il filtro, le cerniere o i fori del braccio rotante, vanno controllate ogni tanto. Per pulirle non serve chissà che: basta un panno imbevuto di aceto e un po’ di buona volontà.
Manutenzione lavastoviglie: attenzione ai punti critici
Dove si annida lo sporco più ostinato? Di solito nei posti meno visibili. Il filtro, ad esempio, è uno di quei punti che molti dimenticano. Ma se lo lasci pieno di residui, poi non c’è da stupirsi se i piatti escono ancora sporchi.
L’ideale sarebbe rimuoverlo e lavarlo almeno una volta a settimana. Basta acqua calda, magari con un po’ di aceto o detersivo naturale. Per le cerniere e gli angoli interni, va benissimo un panno morbido: niente di aggressivo, giusto per togliere incrostazioni o sporco secco.
Anche i cestelli meritano un’occhiata ogni tanto. Se si notano macchie o accumuli, si possono smontare e lasciare in ammollo in acqua tiepida con aceto. Un metodo semplice per tenerli sempre puliti e pronti all’uso.
I 5 gesti che salvano la tua lavastoviglie (e il portafoglio)
Per non dimenticarsi nulla, ecco una mini check-list da stampare in testa:
- Ciclo di lavaggio a vuoto ogni 3 mesi con aceto e limone
- Pulizia del filtro settimanale, sotto l’acqua calda
- Controllo delle parti nascoste: cerniere, angoli, fori del braccio
- Mezzo limone nel cestello delle posate ad ogni lavaggio
- Pulizia interna delle pareti con panno imbevuto di aceto
Con queste semplici abitudini, la lavastoviglie resta scattante come il primo giorno. E no, non è solo una questione di estetica: si tratta di efficienza, risparmio e meno stress.
In fondo, perché aspettare che qualcosa si rompa quando basta così poco per evitare tutto?
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