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Piante e fiori

Geranio parigino in caduta libera? Scopri il trucco per farlo rifiorire

Il geranio parigino ha smesso di fiorire come una volta? Niente panico: c’è un trucco semplice che può rimetterlo in pista senza sforzi inutili. E i risultati si vedono, eccome.

Il trucco per far fiorire il geranio parigino

Quando le foglie iniziano a ingiallire, i rami si fanno lunghi e disordinati, e dei fiori neanche l’ombra… beh, il dubbio arriva subito: che fine ha fatto quel bel geranio pieno di vita? Succede, più spesso di quanto si pensi, soprattutto dopo l’inverno o quando il caldo si fa sentire davvero.

La mente corre subito al concime sbagliato, o a qualche errore con l’acqua. E invece, il vero problema a volte è sotto gli occhi e non lo si nota. Basta un piccolo gesto, uno di quelli che sembrano banali e invece cambiano tutto. Un gesto che spesso si salta, perché magari… non ci si pensa proprio. E se il geranio si allunga tutto in su, senza un fiore che sia uno? Forse è arrivato il momento di dargli una scossa. Ma come si fa davvero a farlo rifiorire?


Il trucco (quasi) insospettabile per far rifiorire il geranio parigino

Il geranio parigino ha un cuore generoso, ma bisogna saperci fare. Quando non fiorisce, il problema non è sempre il terreno o il fertilizzante. Il vero nodo è spesso la potatura, o meglio… la sua assenza. Si tende a lasciarlo crescere libero, pensando “prima o poi riparte”. Ma non funziona così. Serve una spinta, e quella spinta ha un nome preciso: potatura di ringiovanimento.


Nulla di complicato: si tagliano i rami più lunghi, quelli ormai spogli, e si lasciano solo quelli più promettenti. Il momento migliore? O all’inizio della primavera, quando tutto si risveglia, oppure verso fine estate, giusto prima che la pianta rallenti. Un taglio a metà fusto, lasciando almeno una coppia di foglie: tutto qui. La pianta risponde attivando nuovi getti, più forti e con più voglia di fiorire. E se si eliminano anche i fiori secchi e le foglie rovinate, il geranio risparmia energie e ne guadagna in bellezza.

Piccoli segreti che fanno grande differenza

Potare è essenziale, ma da solo non fa miracoli. Ogni geranio ha i suoi capricci, e spesso basta poco per sbagliare. Però, quando tutto gira come deve, la pianta lo dimostra senza troppi giri di parole.

La luce giusta, un’annaffiatura costante ma equilibrata, il terreno ben drenato: sono tutti elementi che, messi insieme, fanno una differenza enorme. E poi c’è il vaso: anche lui ha la sua importanza, eccome.


Ecco allora cosa non può mancare:

  • Luce diretta per almeno 5-6 ore al giorno.
  • Irrigazione moderata, evitando ristagni nel sottovaso.
  • Concime ricco di potassio e fosforo, con poco azoto.
  • Vaso ampio, da sostituire quando le radici escono sotto.
  • Terreno leggero e drenante, meglio se con sabbia o perlite.

Ogni piccolo accorgimento, se fatto bene, porta a grandi risultati. Ed è proprio lì che si fa la vera magia del geranio.


Occhio ai segnali del geranio parigino: quando c’è da preoccuparsi

A volte, nonostante tutti gli sforzi, qualcosa va storto. Se spuntano macchie scure sulle foglie, muffe, gambi mollicci o insetti bianchi in giro, potrebbe esserci di mezzo un fungo o un’infestazione.

In quel caso, meglio agire subito. Ci sono prodotti specifici, anche biologici, oppure si può provare con rimedi casalinghi, tipo l’infuso d’aglio: semplice, naturale e sorprendentemente efficace.


E poi c’è lui, il nemico silenzioso: il vento forte. I rami più giovani si spezzano in un attimo. Meglio sistemare il vaso in un punto ben esposto alla luce, ma un po’ riparato.

Alla fine dei conti, il geranio parigino non è una diva capricciosa. Chiede solo un po’ di costanza e attenzione. E in cambio regala fioriture da copertina.

Fra rifiorire il geranio bianco

Quindi, prima di arrendersi davanti a quei rami spelacchiati, vale la pena provare. Magari sotto quel cespuglio stanco c’è ancora tutta la voglia di rifiorire, basta solo darle una possibilità.

Foto © stock.adobe


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