Le piante che purificano l’aria sul balcone sono un alleato naturale per migliorare la qualità dell’ambiente esterno. Scopri quali sono le più efficaci e perché dovresti sceglierle subito.
C’è chi dice che l’aria di città non possa mai essere davvero pulita. Ma chi ha detto che non si possa migliorare un po’? Con un angolo verde ben scelto, anche il balcone più anonimo può diventare una piccola oasi dove respirare meglio. Alcune piante, oltre a essere belle da vedere, sono piccole campionesse nel filtrare sostanze nocive. E poi c’è quel gesto semplice, quasi automatico, di bagnare una pianta. Non sembra, ma fa bene anche a chi lo fa.
Hai mai provato a mettere una pianta nuova sul balcone e accorgerti, dopo qualche giorno, che l’aria sembra diversa? Forse non è solo un’impressione. Magari è il momento giusto per provarci: bastano pochi minuti e una scelta giusta. Alla fine, anche un solo vaso può cambiare tutto. In meglio.
Pothos: aria più pulita sul balcone con la pianta instancabile
Il Pothos è una di quelle piante che si fanno voler bene subito. Sarà per le sue foglie cuoriformi, sarà perché cresce senza troppi capricci, ma chi lo ha sul balcone lo tiene stretto. Non è solo bello, è anche utile: assorbe formaldeide, benzene, xilene, insomma, tutto quel che si preferirebbe non respirare.
Si adatta quasi ovunque. Sole, mezz’ombra, anche poca luce: lui si arrangia. E poi non chiede troppo. Un po’ d’acqua ogni tanto, giusto quando il terriccio è asciutto, e una passata alle foglie per tenerle lucide. Ah, se lo metti in alto e lasci che i rami scendano, fa anche la sua figura.
Felce di Boston: aria più sana con un tocco di eleganza
La Felce di Boston ha quell’aspetto un po’ retrò, ma allo stesso tempo elegante. È una pianta piena, con fronde leggere che sembrano muoversi anche quando non c’è vento. Ma soprattutto è bravissima a catturare tossine come formaldeide e toluene.
Ha i suoi gusti, va detto. Ama l’umidità, odia i ristagni. Le piace stare all’ombra o in luce filtrata. D’estate adora essere vaporizzata ogni tanto. Ma se ci si prende la mano, ti ripaga con un verde brillante che dà subito freschezza.
- Posizione riparata dalla luce diretta
- Annaffiature regolari senza eccessi
- Spruzzate d’acqua nei giorni caldi
- Vaso con drenaggio efficace
Non è una pianta da dimenticare per una settimana. Ma chi la cura con costanza si ritrova con un piccolo angolo di natura rigogliosa sempre a portata di sguardo.
Aloe vera: bella, utile e sorprendente
C’è chi la tiene per il gel, chi per la forma. Ma l’Aloe vera è una pianta che fa tutto: decora, purifica e cura. Il suo aspetto deciso, con foglie spesse e bordi dentellati, si sposa benissimo con vasi rustici, magari in terracotta.
È tra quelle piante che non chiedono molto. Anzi, meno si fa, meglio cresce. Ama il sole e vuole il terreno asciutto. E il bello? Durante la notte rilascia ossigeno, rendendola ideale anche per chi ha una porta-finestra in camera che dà sul balcone.
E se si rompe una foglia, niente panico. Dentro c’è quel gel trasparente che sa di rimedio antico: basta un taglio netto e lo si può usare per piccole irritazioni o scottature. Utile, discreta e bella. Un mix non così scontato.
Sfruttare al meglio il tuo balcone green
Un balcone può sembrare solo uno spazio di passaggio. Ma con le piante giuste diventa tutt’altro: un rifugio, un filtro, una piccola bolla verde nel grigio urbano.
Le piante che purificano l’aria non sono solo belle. Alcune lavorano silenziosamente per migliorare davvero l’ambiente. Il Pothos, la Felce di Boston, l’Aloe vera: tre scelte che, messe insieme, trasformano il balcone in qualcosa di diverso. Non serve essere giardinieri esperti. Basta curiosità e voglia di provare.
Ogni balcone ha la sua luce, il suo vento, i suoi limiti. Ma con un po’ di attenzione, si trovano le piante adatte. E pian piano cresce anche la voglia di aggiungerne altre, creare combinazioni, giocare con i colori e le forme.
In fondo, basta poco per respirare meglio. A volte, basta una pianta.
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