Menu Chiudi
Casa e giardino

I 3 punti della casa che puzzano in estate (e nessuno pulisce mai)

In estate, la casa può puzzare in modo inaspettato: caldo, umidità e cattive abitudini fanno emergere odori sgradevoli in angoli che si ignorano tutto l’anno.

Le 3 cose di casa che spesso non si puliscono in estate
Tre punti della casa che puzzano d’estate e che nessuno pensa di pulire

Alcuni dettagli fanno davvero la differenza: sapere dove cercare aiuta a evitare imbarazzi e a vivere un ambiente più fresco e pulito. Ecco tre zone della casa che tendono a puzzare proprio quando le temperature salgono, anche se quasi nessuno ci pensa mai. La bella stagione fa venire voglia di aprire tutte le finestre, godersi il sole e magari rinnovare un po’ l’ambiente. L’aria sembra più leggera, i colori più accesi, ma tutto questo perde fascino quando un odore strano si insinua nella stanza. Non si tratta solo di una questione di pulizia, ma anche di attenzione ai dettagli nascosti.

Si potrebbe pensare che basti passare l’aspirapolvere o spruzzare un deodorante per ambiente, ma non è così. Gli odori più fastidiosi partono da luoghi che restano fuori dal radar della pulizia quotidiana. Vale quindi la pena dare uno sguardo mirato a quei punti che di solito si saltano, ma che possono diventare un vero incubo olfattivo estivo.


Il retro del frigorifero: uno dei 3 punti della casa che puzzano in estate

Si tende a pensare che, essendo un elettrodomestico freddo, il frigorifero non possa puzzare. In realtà, è proprio il retro del frigorifero uno dei luoghi più trascurati e maleodoranti della casa d’estate. Con il passare del tempo, polvere, grasso da cucina e umidità si accumulano intorno alla serpentina e alla ventola. A questo si aggiungono residui di cibo caduti dietro o sotto, che con il caldo fermentano e rilasciano un odore stantio, a metà tra il rancido e lo sporco.


Pulire questa zona non è così difficile come sembra: basta staccare la corrente, spostare l’elettrodomestico e utilizzare una miscela di acqua calda, aceto e bicarbonato. Il risultato? Aria decisamente più respirabile in tutta la cucina.

Lo scarico della lavastoviglie: più insidioso di quanto sembri

A prima vista, la lavastoviglie dovrebbe essere uno degli elettrodomestici più puliti, visto che il suo compito è proprio quello di lavare. Ma sotto la superficie si nasconde una delle fonti di cattivi odori estivi più comuni.

Quando si aprono lo sportello e si viene investiti da un soffio di aria nauseabonda, la causa spesso non sta nei piatti. Si tratta dello scarico, del filtro e dei residui che si annidano nei meccanismi interni. Nessuno li controlla mai, finché l’odore non diventa impossibile da ignorare.


Il caldo accelera la decomposizione di ogni residuo organico, e in una lavastoviglie questi non mancano mai. Anche i detergenti stessi, a lungo andare, lasciano una patina che contribuisce al cattivo odore. E più si rimanda, più diventa difficile eliminarlo.

Ecco cosa fare per evitarlo:


  • Smontare e pulire il filtro ogni settimana, soprattutto nei mesi caldi.
  • Far girare un lavaggio a vuoto con aceto bianco o acido citrico ogni due settimane.
  • Controllare e pulire lo scarico, se accessibile, almeno una volta al mese.
  • Lasciare lo sportello aperto qualche minuto dopo ogni lavaggio per far evaporare l’umidità.
  • Usare detersivi naturali o meno aggressivi per ridurre i residui interni.

Piccoli gesti, zero fatica, ma un impatto enorme sull’aria della cucina.

Il cestino della raccolta differenziata: l’insospettabile bomba odorosa

Si cambia regolarmente il sacchetto dell’indifferenziato, ma spesso si dimentica che anche i bidoni della raccolta differenziata hanno bisogno di una pulizia più profonda.


Plastica e vetro, ad esempio, anche se sciacquati, possono lasciare residui appiccicosi che col caldo si trasformano in vere bombe olfattive. Il bidone dell’umido poi, inutile dirlo, è il regno assoluto dei cattivi odori estivi. Basta un po’ di liquido fuoriuscito sul fondo, e nel giro di due giorni l’odore diventa insopportabile.

E non è solo una questione di cattivo odore temporaneo: se le pareti interne dei bidoni si impregnato, anche cambiando i sacchetti ogni giorno non cambia nulla. L’odore torna. Ed è fastidioso, persistente, difficile da descrivere ma impossibile da ignorare. In alcuni casi, si avverte persino da un’altra stanza.

Lavare i contenitori con acqua calda e bicarbonato ogni dieci giorni può fare miracoli. Ma è importante anche asciugarli bene e usare materiali assorbenti sul fondo per prevenire ristagni. Nessuno ci pensa mai, finché non è troppo tardi.

Queste tre zone sono dei veri nemici silenziosi dell’estate. Basta un po’ di attenzione in più per evitarli, risparmiandosi brutte sorprese e, perché no, facendo anche bella figura quando arriva una visita improvvisa.

Le 3 cose di casa che si dovrebbero pulire anche in estate

La casa non deve solo essere pulita a vista, ma anche profumata da vivere.

Foto © stock.adobe


Segui Castelli News su


GUARDA ANCHE