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Casa e giardino

Guarnizioni delle finestre: il controllo di settembre che taglia condensa e spifferi

Controllare le guarnizioni delle finestre a settembre permette di risparmiare oltre 30 euro al mese in bolletta e ridurre dell’80% spifferi e condensa. Bastano 15 minuti e una candela per capire se l’inverno sarà più confortevole o più costoso del previsto.

Controllo delle guarnzioni delle finestre a settembre
Ecco come sconfiggere spifferi e condensa controllando le guarnizioni delle finestre

Settembre è il momento perfetto per questo controllo: le temperature iniziano a scendere, ma non così tanto da impedire qualche intervento pratico. Molti ignorano l’importanza delle guarnizioni finché non arriva il gelo, ma è proprio con il primo fresco che iniziano i problemi: vetri appannati al mattino, correnti d’aria in soggiorno, termosifoni che sembrano lavorare per nulla. Nelle case datate, o anche solo dopo qualche anno dall’installazione, le guarnizioni in gomma perdono elasticità, si seccano, si deformano. Questo crea piccoli spazi invisibili dove l’aria fredda entra e quella calda esce, aumentando sprechi e disagi. E il problema non si limita solo al comfort: più l’aria calda se ne va, più l’umidità interna condensa sui vetri. E da lì a muffe e danni strutturali è un attimo.

Testato su infissi in PVC esposti a nord, il controllo annuale delle guarnizioni ha mostrato un abbattimento sensibile della condensa, con miglioramenti già dopo una semplice pulizia e una lubrificazione mirata. Il segreto? Intervenire prima che i problemi diventino evidenti. Una candela accesa vicino al bordo della finestra svela subito la presenza di spifferi: se la fiamma ondeggia, c’è passaggio d’aria. Questo semplice trucco può fare la differenza tra una casa asciutta e una piena di umidità. In fondo, chi non ha mai passato l’inverno con la sensazione di una finestra sempre socchiusa?


Segnali da non ignorare: come capire se le guarnizioni sono rovinate

Non servono strumenti speciali per capire se le guarnizioni delle finestre hanno bisogno di attenzione. Spesso parlano da sole, con segni inequivocabili che si manifestano proprio nei primi giorni di settembre. Il primo sintomo è la condensa mattutina sui vetri, specie in ambienti come cucina o camera da letto. Quando l’umidità interna incontra una superficie fredda, si trasforma in goccioline. Se le guarnizioni non fanno più barriera termica, il vetro resta freddo più a lungo. Poi ci sono gli spifferi: quella fastidiosa corrente d’aria che si avverte vicino alle finestre anche quando sono chiuse. Basta passare la mano lungo il perimetro interno per sentirli. Alcuni si accorgono solo perché le tende si muovono leggermente, anche senza finestre aperte.


A settembre è meglio controllare le guarnizioni delle finestre

Un altro segnale è il rumore eccessivo proveniente dall’esterno. Se prima la finestra isolava bene dai suoni e ora si sente tutto, è probabile che le guarnizioni siano indurite o staccate. Infine, il test della candela: una fiamma tremolante vicino alla cornice è il segnale più chiaro di un passaggio d’aria. Qualche secondo, e hai la risposta. Curioso come spesso ci si accorga dei problemi solo quando si cercano. Come se l’inconscio ci proteggesse dal dover intervenire. Ma con l’inverno alle porte, ignorarli significa pagare doppio.

Come migliorare l’isolamento con piccoli gesti e materiali low cost

La buona notizia è che non serve sostituire l’infisso per migliorare l’isolamento termico: spesso bastano prodotti economici e un pomeriggio libero.


Per prima cosa, una pulizia accurata delle guarnizioni può già migliorarne la tenuta. Polvere, grasso e residui si accumulano col tempo, compromettendo l’aderenza.

Poi, è utile applicare un lubrificante a base di silicone. Questo prodotto, facilmente reperibile nei negozi di ferramenta, ridona elasticità alla gomma e ne rallenta l’invecchiamento. Meglio evitare gli oli minerali, che a lungo andare la seccano.


Se le guarnizioni sono troppo usurate, si possono sostituire autonomamente: le nuove guarnizioni adesive in EPDM o schiuma poliuretanica si trovano a pochi euro al metro e si applicano in pochi minuti.

Prima di procedere, è bene misurare con precisione lo spessore necessario e verificare il tipo di scanalatura dell’infisso. Una scelta sbagliata potrebbe compromettere la chiusura.


E se proprio non si riesce ad adattare nulla, esistono anche paraspifferi esterni in tessuto o silicone, da applicare temporaneamente durante l’inverno. Non sarà la soluzione più elegante, ma è efficace.

In fondo, un piccolo gesto oggi vale un inverno intero di comfort.

Occorrente per il controllo delle guarnizioni (e dove trovarlo)

Prima di iniziare, meglio preparare tutto l’occorrente. Nulla di complesso, ma avere tutto a portata di mano evita interruzioni.

Ecco cosa serve:

  • Candela sottile o accendino antivento
  • Panno in microfibra o spazzolino morbido
  • Detergente neutro (o acqua e aceto)
  • Lubrificante spray al silicone
  • Guarnizioni adesive di ricambio (EPDM o gomma espansa)
  • Metro flessibile per misurazioni
  • Cutter o forbici robuste

Guarnizoni delle finestre: come evitare spifferi e condensa

Tutti questi materiali si trovano facilmente nei negozi di bricolage, ferramenta o online. Alcuni comuni centri commerciali hanno ormai interi reparti dedicati al risparmio energetico domestico.

Piccolo consiglio da chi ci è già passato: scegliere lubrificanti spray con beccuccio lungo permette di raggiungere anche gli angoli più nascosti.

Passi rapidi per controllare e migliorare le guarnizioni in 15 minuti

Un controllo ben fatto non richiede ore. Bastano pochi step e un pizzico di attenzione. Ecco come procedere:

  • Apri la finestra e pulisci le guarnizioni con panno umido e detergente, eliminando polvere e residui.
  • Accendi la candela e passala lentamente lungo tutto il perimetro interno della finestra chiusa: nota eventuali onde o tremolii della fiamma.
  • Valuta lo stato della gomma: se è secca, screpolata o staccata, va sostituita.
  • Applica il lubrificante al silicone, spruzzandolo con moderazione lungo tutto il bordo in gomma.
  • Misura e taglia le nuove guarnizioni (se necessarie), rimuovi quelle vecchie e incolla le nuove seguendo la linea originaria.
  • Chiudi la finestra e controlla la tenuta, verificando che non ci siano punti sollevati o aperture.

Semplice, no? A volte il vero ostacolo è solo iniziare.

Errori da evitare quando si lavora sulle guarnizioni

Spesso si sottovaluta quanto un errore banale possa compromettere il risultato finale. Alcuni sbagli sono più comuni di quanto si pensi.

  • Usare lubrificanti sbagliati, come l’olio da cucina o spray multiuso: danneggiano la gomma.
  • Applicare nuove guarnizioni senza rimuovere le vecchie, creando spessori inutili.
  • Tagliare le strisce senza misurare prima, con il rischio di sprechi o adattamenti forzati.
  • Non lasciare asciugare bene le superfici prima di incollare: l’adesivo non tiene.
  • Pulire con spugne abrasive, che rovinano la superficie della guarnizione.
  • Ignorare i bordi superiori, dove gli spifferi sono più subdoli e meno visibili.

Una volta imparati questi trucchi, tutto diventa più semplice. Anche perché, diciamolo, rifare un lavoro mal fatto è la cosa più seccante che ci sia.

Quando controllare le guarnizioni e ogni quanto farlo

Il momento migliore è proprio a settembre, quando il clima è ancora mite ma iniziano le prime escursioni termiche.

Idealmente, il controllo va fatto una volta l’anno, prima dell’inizio del freddo. Ma se abiti in zone umide o ventose, meglio dare un’occhiata anche a metà inverno.

Dopo grandi piogge o nevicate, vale la pena ispezionare eventuali infiltrazioni o rigonfiamenti. Le guarnizioni, come ogni materiale, reagiscono al clima.

Un trucco? Segnare un promemoria sul calendario, magari insieme ad altri piccoli check domestici come quello della caldaia o delle tapparelle.

No alla condensa e agli spifferi con il controllo delle guarnizioni

È un’abitudine che fa la differenza.

Foto © stock.adobe e AI


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