Chi cerca paesaggi mozzafiato e tranquillità troverà ciò che desidera in Trentino: bastano 5 km di camminata, una mezz’ora di salita leggera e un paio di scarpe comode per ritrovarsi circondati da laghi cristallini e borghi da cartolina. Qui la natura si fonde con la tradizione, tra sentieri ombreggiati, leggende alpine e profumo di legno antico.
Camminare in Trentino non significa solo fare trekking: è un modo per entrare in sintonia con il territorio, assaporarne la lentezza e scoprire angoli nascosti che sfuggono a chi passa in auto. Alcuni percorsi sembrano usciti da un libro illustrato, con ponticelli in legno, ruscelli e malghe che vendono formaggio appena fatto.
In fondo, chi non ha mai sognato di attraversare un bosco e sbucare in un paesino dove il tempo pare essersi fermato? Testato su percorsi facili intorno a Riva del Garda e nella Valle di Ledro: adatto anche a famiglie e principianti.
Itinerari tra acqua e pietra in Trentino: i percorsi più belli da provare
Uno dei tratti più incantevoli è senza dubbio quello che costeggia il Lago di Tenno. Qui l’acqua è di un turchese quasi irreale, e il sentiero che lo circonda regala scorci perfetti per una pausa foto. A metà giro, si può salire verso il borgo medievale di Canale di Tenno, dove case in pietra, archi e viuzze raccontano storie antiche.
Non meno suggestiva la passeggiata lungo il Lago di Molveno, dominato dalle cime delle Dolomiti di Brenta. Il sentiero è largo, ben segnalato e adatto anche a chi ha il passeggino. Lungo il cammino si trovano panchine, punti panoramici e persino una passerella sospesa sull’acqua.
Un’altra meta che vale ogni passo è il borgo di Rango, uno dei più belli d’Italia, raggiungibile con una breve camminata tra boschi e prati. Il colpo d’occhio quando si arriva è da fiaba: cortili lastricati, balconi fioriti e fontane in pietra che gorgogliano piano.
Tra le alternative meno battute, ma molto affascinanti:
- Il sentiero delle cascate di Vallesinella, a Madonna di Campiglio
- Il cammino tra i masi di Montagnaga, sopra Pergine
- La salita verso San Romedio, da percorrere anche in silenzio
- Il giro del Lago di Toblino, al tramonto
- Il percorso da Coredo a Tavon, tra meleti e vista sulla valle
- Il tratto ciclabile da Mori a Riva del Garda, che si può fare anche a piedi
La bellezza di questi luoghi sta nella varietà: in pochi chilometri si passa da boschi ombrosi a viste aperte su laghi e montagne. Come in un sogno che cambia sfondo a ogni curva.
Cosa vedere lungo il percorso: tappe imperdibili e scorci segreti
Ogni camminata riserva sorprese. Spesso basta fare una piccola deviazione per scoprire un eremo scavato nella roccia, una chiesetta di campagna o un punto panoramico dove il silenzio è rotto solo dal vento.
Sul percorso per il Santuario di San Romedio, ad esempio, si incontra una passerella che costeggia una gola profonda: qui l’eco dei passi è quasi ipnotico. Poco più avanti, la vista si apre su un canyon che sembra uscito da un film.
Tra le soste che valgono il tempo:
- Il borgo di Bondone, affacciato sul Lago d’Idro, noto per i suoi murales
- La chiesetta di San Giovanni in Galilea, poco lontano da Levico
- Il Ponte Romano di Ceniga, immerso nel verde
- Il Giardino Botanico di Passo Coe, vicino a Folgaria
- Il balcone panoramico sul Lago di Caldonazzo, raggiungibile da Tenna
Molti borghi ospitano piccoli musei, botteghe artigiane e panifici che sfornano pane ai cereali e dolci tradizionali. Fermarsi, qui, è parte del viaggio.
Non mancano nemmeno le occasioni per un picnic vista lago o per una merenda a base di speck e formaggi locali. E se piove? Meglio: la foschia rende tutto più magico, come se si fosse in una favola nordica.
Occorrente: cosa serve per godersi la camminata in Tentino
Non serve essere degli sportivi incalliti o abituati a scalare vette. Anche chi si avvicina per la prima volta ai sentieri può godersi l’esperienza, se ha con sé le cose giuste:
- Scarpe comode, preferibilmente da trekking leggero
- Zaino con acqua, snack e una giacca antivento
- Mappa o app per sentieri (molte sono offline)
- Bastoncini telescopici, utili su tratti in salita
- Cappello e crema solare anche in montagna
- Macchina fotografica o smartphone con batteria carica
Nei periodi più caldi conviene partire al mattino presto, soprattutto se il percorso attraversa zone esposte al sole. E occhio alle previsioni: in Trentino il meteo cambia in fretta.
Passi rapidi: come organizzare l’escursione perfetta
Pianificare con calma rende l’esperienza più fluida. Una volta, una semplice escursione improvvisata si è trasformata in un’odissea tra sentieri sbagliati e zaini dimenticati: da allora, mai più senza un minimo di organizzazione. Ecco 6 step da seguire:
- Scegliere una zona (es. Val di Non, Garda Trentino, Val Rendena)
- Cercare sentieri ad anello per evitare ritorni noiosi
- Controllare difficoltà e dislivello sui portali locali (APT Trentino, Komoot, AllTrails)
- Verificare la presenza di rifugi, malghe o punti d’acqua lungo il percorso
- Scaricare la traccia GPS o stampare la mappa
- Preparare lo zaino la sera prima, evitando di caricarlo troppo
L’improvvisazione può avere fascino, ma conoscere un minimo il percorso riduce stress e incertezze. Camminare deve essere un piacere, non una prova di resistenza.
Errori da evitare per non rovinarsi la giornata
Anche le passeggiate più semplici possono trasformarsi in un incubo se non si presta attenzione ad alcuni dettagli:
- Sottovalutare la lunghezza o il dislivello
- Partire tardi, col rischio di rientrare col buio
- Vestirsi in modo inadeguato (troppo o troppo poco)
- Dimenticare l’acqua, soprattutto in quota
- Scordare il caricabatterie o la power bank
- Ignorare la segnaletica e sbagliare sentiero
In fondo, chi non ha mai finito l’escursione con i piedi a pezzi e la fame da lupi?
Piccoli accorgimenti evitano grandi fastidi. Meglio prendersi cinque minuti in più prima di uscire di casa.
Dove e quando andare in Tentino: i momenti migliori per ogni zona
Ogni stagione ha il suo fascino. Ma ci sono periodi in cui i colori, la luce e l’atmosfera rendono tutto ancora più speciale.
- Primavera: perfetta per la zona dei laghi, come Ledro e Toblino, quando i fiori esplodono e l’aria è frizzante
- Estate: ideale per i percorsi in quota, come Vallesinella o i sentieri sopra Andalo
- Autunno: magico in Val di Non e nei boschi intorno a Coredo, tra foliage e profumo di funghi
- Inverno: da evitare i tratti ghiacciati, ma perfetti i borghi come Rango e Canale di Tenno, che sembrano presepi viventi
Il momento migliore della giornata? Senza dubbio le prime ore del mattino, quando i sentieri sono silenziosi e la luce filtra tra gli alberi come in una cartolina.
Consigli pratici e curiosità locali da non perdere
Molti sentieri in Trentino sono nati come vie di collegamento antiche tra paesi e masi. Ancora oggi si cammina dove un tempo passavano muli e contadini con le gerle.
Tra le curiosità più belle:
- Alcuni borghi, come San Lorenzo in Banale, hanno conservato intatte le architetture originali
- Nei pressi di Malga Ritorto si può incontrare il bestiame al pascolo e assaggiare burro appena fatto
- A Luserna si parla ancora il cimbro, antica lingua germanofona
- Nei pressi del Lago di Tenno si trova una grotta naturale nascosta tra gli alberi
- In estate, molti rifugi organizzano cene con prodotti a km zero e musica dal vivo
Chi si avventura con occhi aperti troverà sempre qualcosa da raccontare. Anche solo una panchina in legno, affacciata su un lago immobile, può diventare il ricordo più bello del viaggio.
Vuoi scoprire nuovi itinerari? Ogni valle del Trentino ha i suoi segreti: basta saperli cercare, passo dopo passo.
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