Appena il clima si fa più fresco e le prime piogge cominciano a cadere con regolarità, arriva il momento giusto per puntare su piante tappezzanti che proteggano il suolo e blocchino le erbacce sul nascere. Una scelta intelligente in questo periodo può davvero cambiare volto al giardino: meno erbe infestanti (fino al 70% in meno) e una maggiore umidità trattenuta nel terreno, anche del 30% in più rispetto a una zona lasciata scoperta.

Con le giuste varietà, anche un semplice sentiero tra le aiuole o il bordo di una siepe può trasformarsi in un tappeto vegetale resistente, elegante e funzionale. In molti giardini privati, ad esempio, si è visto come un sottobosco tappezzante ben curato abbia limitato in modo drastico l’insorgere del muschio, mantenendo stabile la temperatura del suolo fino a novembre inoltrato.
La scelta delle tappezzanti va fatta con attenzione: non tutte resistono bene all’umidità persistente, e alcune tendono a soffocare le piante vicine. Meglio preferire varietà a crescita contenuta, sempreverdi e con apparato radicale superficiale.
Vinca minor: la tappezzante che resiste anche all’ombra più fitta
Come una coperta che non lascia scoperto nemmeno un angolo, Vinca minor si adatta perfettamente anche alle zone meno illuminate del giardino. Il suo fogliame lucido e compatto forma un cuscino vegetale sempreverde, capace di contrastare sia il gelo che la crescita delle infestanti.
Nei giardini con esposizione a nord, spesso è l’unica pianta in grado di mantenere un aspetto ordinato senza cure eccessive. In un’aiuola sotto un vecchio noce, ad esempio, la Vinca ha coperto interamente il suolo in meno di due stagioni, senza mai ingiallire.
Occorrente:
- Piantine di Vinca minor
- Terriccio universale ben drenato
- Compost maturo
- Paletta da trapianto
- Pacciamatura organica (foglie secche o corteccia)
Passi rapidi:
- Smuovere il terreno con la paletta e rimuovere eventuali radici di infestanti.
- Mescolare terriccio e compost in parti uguali.
- Mettere a dimora le piantine distanziandole di 30 cm.
- Irrigare abbondantemente subito dopo il trapianto.
- Aggiungere uno strato sottile di pacciamatura per conservare l’umidità.
Errori da evitare:
- Piantare troppo fitto: la Vinca ha bisogno di espandersi.
- Usare un substrato troppo compatto: rischia di marcire.
- Lasciarla senza controllo vicino ad altre erbacee perenni: può soffocarle.
Dove e quando:
La Vinca si pianta preferibilmente tra fine settembre e ottobre, in zone ombreggiate o semiombreggiate, anche sotto alberature fitte. Resiste bene anche in vaso su balconi orientati a nord.
Ajuga reptans: colore, copertura e zero pensieri
Come un tappeto persiano dimenticato nel sottobosco, Ajuga reptans è una tappezzante che unisce estetica e praticità. Le sue foglie violacee o bronzee aggiungono un tocco ornamentale, mentre la sua crescita densa impedisce alle erbacce di attecchire.
In una bordura esposta a est, è bastata una fila di piante per coprire completamente l’aiuola in sei mesi, con pochissima manutenzione. L’umidità autunnale, anziché danneggiarla, ne esalta la colorazione.
Occorrente:
- Piantine di Ajuga reptans
- Substrato leggero con torba e sabbia
- Guanti da giardinaggio
- Irrigatore a doccia fine
Passi rapidi:
- Livellare il suolo e rimuovere residui organici.
- Trapiantare le piantine a 20-25 cm di distanza.
- Pressare leggermente il terreno intorno al colletto.
- Innaffiare con moderazione, senza ristagni.
- Controllare ogni 10 giorni e togliere le infiorescenze secche.
Errori da evitare:
- Esporla a pieno sole nelle ore più calde.
- Usare acqua calcarea: tende a decolorare le foglie.
- Lasciar seccare troppo il substrato: soffre la disidratazione.
Dove e quando:
Ideale da piantare tra settembre e novembre, in zone semiombreggiate, con esposizione a est o nord-est. Si adatta anche a giardini rocciosi e muretti a secco.
Waldsteinia ternata: il segreto dei giardinieri di montagna
Come un cuscino erboso che non teme il freddo, la Waldsteinia ternata è spesso usata nei giardini alpini per la sua incredibile resistenza al gelo e la sua capacità di limitare le infestanti in quota.
In molti orti terrazzati di montagna, questa tappezzante ha protetto con successo il suolo da erosione e gelo precoce. La sua fioritura primaverile, inoltre, anticipa l’arrivo della bella stagione con macchie giallo brillante.
Occorrente:
- Stoloni o piantine di Waldsteinia
- Terreno ricco di humus
- Forbici da potatura
- Paglia o felce secca per pacciamatura
Passi rapidi:
- Sarchiare bene il terreno e incorporare humus.
- Disporre gli stoloni a distanza di 25 cm.
- Coprire leggermente con terra e pressare.
- Irrigare in modo regolare nelle prime due settimane.
- Proteggere con pacciamatura leggera prima delle gelate.
Errori da evitare:
- Piantare in suolo troppo argilloso.
- Dimenticare l’irrigazione iniziale: attecchisce con difficoltà.
- Eliminare le foglie secche troppo presto: proteggono il colletto.
Dove e quando:
Si trapianta bene da metà settembre fino a tutto ottobre, soprattutto in zone di montagna o collina, anche sotto conifere.
Consigli stagionali per le tappezzanti: proteggere il suolo è come coprire un letto
Così come d’autunno si aggiunge una coperta sul letto, anche il terreno ha bisogno di uno strato protettivo contro freddo, umidità e ospiti indesiderati. Le tappezzanti, in questo, svolgono una funzione preziosa, anche psicologica: vedere un giardino ordinato e coperto aiuta a sentire meno il “vuoto” stagionale.
Un accorgimento utile è alternare varietà con foglie di forme e colori diversi, in modo da mantenere interesse visivo e diversificare la copertura. Alcuni giardinieri utilizzano anche l’edera baltica nei punti più riparati o la Lamium maculatum per bordure leggere e decorative.
Infine, è utile controllare ogni due settimane lo stato del terreno e della pacciamatura: se troppo compatto o umido, è bene arieggiarlo con una forca, per evitare muffe e ristagni.
Capita a tutti di dimenticare una pianta sotto il sole o di lasciare il giardino in balia dell’autunno.
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