Tenerife è un mix travolgente di paesaggi lunari, spiagge dorate e piccoli borghi colorati. Ma quali sono le 10 esperienze che davvero meritano?

La prima cosa che sorprende è l’odore. Un misto di salsedine, terra vulcanica e frutta tropicale che arriva dritto al naso appena si scende dall’aereo. Tenerife non si presenta, colpisce. E lo fa con una varietà di scenari che sembra uscita da un film: montagne nere come la lava, vallate nebbiose e spiagge che brillano sotto il sole. Non basta una settimana per vedere tutto. Ma bastano pochi giorni per capire che quest’isola delle Canarie non si lascia incasellare: è selvaggia e cosmopolita, rovente e fresca, lussuosa e spartana. E soprattutto, non si prende troppo sul serio.
La bellezza qui non è patinata. È ruvida, viva, fatta di contrasti. Ed è proprio questo a renderla unica. Dalle pendici del Teide ai mercatini artigianali di La Orotava, passando per scogliere che sfidano il cielo e paesini incastonati come gemme tra le montagne, ogni angolo ha qualcosa da raccontare. Per chi cerca avventura, relax o semplicemente stupore, ci sono almeno dieci esperienze che non andrebbero mai saltate. Alcune sono famose, altre meno battute. Ma tutte hanno un filo comune: mostrano Tenerife nella sua forma più autentica.
Idee per scoprire l’anima di Tenerife, dal Teide a Garachico
Non si può capire Tenerife senza salire sul Monte Teide. Il terzo vulcano più alto del mondo se si considera la base oceanica. Un gigante addormentato, coperto di lava nera e cactus, che domina l’intera isola. Salire fin quasi alla vetta con la funivia regala una vista che toglie il fiato, soprattutto al tramonto, quando il cielo si tinge di rosso fuoco e le nuvole si adagiano sotto i piedi come un tappeto. Ma Tenerife non è solo il suo vulcano. Basta scendere verso nord per scoprire La Laguna, città universitaria Patrimonio UNESCO. Le sue strade acciottolate, i palazzi color pastello e l’aria fresca delle alture creano un contrasto netto con il sud più turistico. Passeggiare qui ha il sapore della calma antica, tra librerie indipendenti e caffè con tavolini all’aperto. E poi c’è Garachico, che sembra uscita da un quadro. Case bianche, balconi fioriti e piscine naturali scavate nella lava. Un tempo fu il porto principale dell’isola, poi la lava lo cancellò. Oggi è rinata come gioiello nascosto, ideale per un bagno selvaggio e silenzioso.
Le scogliere di Los Gigantes sono un altro spettacolo che lascia senza parole. Alte fino a 600 metri, cadono a picco nell’oceano come mura ciclopiche. Vederle dal mare è come trovarsi davanti a una cattedrale naturale. E tra un’onda e l’altra, capita pure di incrociare delfini e balene. In fondo, tutti abbiamo sognato di nuotare accanto a un cetaceo.
Tra spiagge dorate, mercatini e sentieri nascosti
Il sud dell’isola cambia tono. Il paesaggio si fa più arido, ma le spiagge qui sono da cartolina. Come Playa de las Teresitas, con sabbia dorata importata dal Sahara e palme che ondeggiano al vento. O Playa del Duque, elegante e raccolta, perfetta per chi cerca relax senza rinunciare a un tocco chic.
Però Tenerife non è solo mare. A La Orotava, tra vicoli stretti e palazzi barocchi, si respira un’atmosfera d’altri tempi. Qui i mercatini artigianali offrono ceramiche, ricami e dolci tipici che raccontano la storia dell’isola meglio di una guida turistica.
E se ci si avventura nell’entroterra, spuntano tesori nascosti. Come Masca, minuscolo borgo tra le gole, raggiungibile solo dopo una strada piena di curve mozzafiato. O come Anaga, parco naturale con foreste nebbiose e sentieri che sembrano usciti da una fiaba nordica.
Prima di proseguire, una piccola lista per orientarsi meglio:
- Parco Nazionale del Teide: trekking, funivia, paesaggi lunari
- La Laguna: architettura coloniale e vita slow
- Garachico: tuffi nelle piscine di lava
- Los Gigantes: escursioni in barca tra cetacei
- Playa de las Teresitas: sabbia sahariana e mare calmo
- La Orotava: artigianato, balconi e bellezza antica
Ogni luogo ha il suo tempo, la sua luce. Meglio non correre troppo. Meglio fermarsi, annusare l’aria, ascoltare il rumore dell’oceano e lasciarsi guidare dalla meraviglia.
Cosa sapere prima di partire per vivere davvero Tenerife
Tenerife può essere mille cose. Ma per coglierla davvero, conviene sapere qualche piccolo trucco. Intanto il clima: primavera tutto l’anno, sì, ma con sorprese. Il nord è spesso coperto di nuvole, mentre il sud brucia di sole. Quindi: zaino pronto, ma con felpa e crema solare insieme.
Affittare un’auto è quasi indispensabile. I trasporti pubblici funzionano, ma non arrivano ovunque. E ci sono strade panoramiche che meritano ogni curva. Attenzione solo a quelle in montagna: strette, ripide e piene di ciclisti. Ma anche affascinanti come una corsa sulle montagne russe.
Mangiare bene qui è facile. Basta cercare i guachinche, locali familiari dove servono piatti tipici come il “conejo en salmorejo” o le papas arrugadas con mojo. E i prezzi sono spesso sorprendentemente bassi, specie lontano dai centri più turistici.
Un dettaglio che fa la differenza? L’ospitalità. I canari sono accoglienti, rilassati, spesso ironici. Sempre pronti a dare indicazioni o consigliare un posto poco noto.
E in fondo, è questo il bello di Tenerife: non serve cercare l’avventura. Basta lasciarsi portare.
Anche perché, spesso, sono proprio le deviazioni a raccontare le storie migliori.
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