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Piante e fiori

Ciclamini splendidi fino a Natale: la regola d’oro che nessuno ti dice

Fioriture colorate anche nei mesi più freddi? Il ciclamino è la risposta. Ma c’è una regola poco nota che fa davvero la differenza.

ciclamini colorati, come tenerli belli fino a Natale
Ciclamini splendidi fino a Natale: la regola d’oro che nessuno ti dice

Il ciclamino ha un talento speciale: sa portare vita anche quando tutto intorno sembra spento. Un vaso sul davanzale, un angolo del balcone o un giardino d’inverno… basta poco per farlo brillare. Però, c’è un dettaglio che tanti ignorano, una regola d’oro che può fare la differenza tra un ciclamino appassito dopo una settimana e uno ancora in fiore a Natale. E no, non ha nulla a che fare con l’acqua o il concime. Spesso ci si affeziona a quella piantina colorata comprata al mercato o al garden. Si sceglie con cura, si mette nel posto “più bello” della casa… e poi? Dopo pochi giorni iniziano i segnali: foglie mollicce, fiori che cadono, colore spento. Non è sfortuna. È solo una questione di ambiente sbagliato. Un po’ come far dormire un orso polare sotto il piumone.


Serve un clima giusto, stabile, che rispetti i suoi ritmi. Il ciclamino è come un invitato elegante: se lo metti vicino al termosifone, se gli urli addosso con troppa luce o lo inondi d’acqua, si offende. Ma se impari ad ascoltarlo, ti regala settimane di meraviglia.

La verità sul ciclamino: resiste più di quanto pensi

Non è una pianta fragile, tutt’altro. In natura cresce tra le rocce, sotto gli alberi, dove il sole arriva filtrato e la terra resta fresca. Eppure, in casa, si trasforma in una diva capricciosa. Perché? Perché le condizioni sono troppo diverse da quelle a cui è abituato. La luce? Sì, ma mai diretta. Il caldo? No, grazie. Il ciclamino odia le temperature troppo alte. Il suo limite è chiaro: non oltre i 16°C. Superata quella soglia, inizia a soffrire. Ma chi tiene casa a 16 gradi oggi? Pochissimi. Ecco il punto. Serve un angolo strategico: ingresso non riscaldato, davanzale lontano dai termosifoni, una stanza chiusa al calore.

ciclamini rosa in vaso


È un errore comune: lo si compra bello rigoglioso e dopo tre giorni sembra un’altra pianta. Ma non è colpa sua. Sta solo cercando di dirti: “Qui dentro, fa troppo caldo per me”. Lo capisci, vero?

Gli errori più comuni e come evitarli

Temperature a parte, ci sono una serie di piccole sviste che si sommano. E diventano letali per il nostro povero ciclamino. Tipo l’innaffiatura. Troppa, troppo spesso, fatta male. La regola semplice? Mai versare acqua sulle foglie. È come far la doccia con il cappotto addosso.

Il metodo più sicuro è quello del sottovaso: si lascia assorbire l’acqua dal basso, poi si svuota il residuo. Così le radici si dissetano senza rischi. E attenzione alla qualità dell’acqua: quella del rubinetto spesso contiene troppo calcare. Meglio usare acqua distillata o piovana, a temperatura ambiente.

E il terreno? Non va bene qualsiasi sacco di terra da supermercato. Serve un substrato leggero, ben drenante, magari con un tocco di sabbia o perlite. Se troppo compatto, le radici si soffocano. E in pochi giorni la pianta si spegne.

Poi c’è il ciclo naturale della pianta. Quando finisce la fioritura, entra in riposo. Non è morta, sta solo dormendo. In quel periodo, stop alle cure. Niente acqua, niente concime, solo pulizia e pazienza. Riprenderà a settembre, e sarà più forte.


  • Evita i caloriferi: il calore diretto è un nemico silenzioso
  • Acqua solo dal basso e in piccole dosi
  • Niente luce diretta: meglio ombra luminosa
  • Terriccio poroso, drenante, mai compatto
  • Usa acqua non calcarea, tiepida
  • Rispetta il riposo vegetativo: non forzarlo

donna con ciclamino rosa in vaso

Come ottenere una fioritura duratura e abbondante del ciclamino

Vederlo fiorire per mesi non è un miracolo, ma il risultato di piccole accortezze costanti. E vale la pena farle, perché il ciclamino sa sorprendere. I suoi colori accesi, tra il bianco, il rosa e il porpora, sanno accendere anche la giornata più grigia. La fioritura può durare anche cinque mesi, ma solo se si impara a “leggerlo”. Ha bisogno di pulizia: fiori secchi e foglie ingiallite vanno tolti con cura, tagliandoli alla base. Niente strappi. Così si stimolano nuovi boccioli.

Ogni due settimane, via libera al concime per fioriture, possibilmente ricco di potassio. Attenzione invece a quelli troppo azotati: fanno crescere tante foglie ma pochi fiori. Un po’ come una pianta in palestra che allena solo i muscoli, ma dimentica lo stretching.

E se un giorno lo trovi afflosciato? Non disperare. Forse ha solo preso un colpo d’aria o ha bevuto troppo. Ripulisci, cambia posizione, dai tempo. Il ciclamino è lento ma testardo: se trova di nuovo l’ambiente adatto, si riprende. E spesso torna più bello di prima. Alla fine, prenderci confidenza diventa quasi un gioco. Lui chiede poco, ma va ascoltato. E quando lo fai, non delude. Un po’ come quei vecchi amici che vedi solo d’inverno, ma che ogni volta tornano a casa tua con un sorriso.

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