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Piante e fiori

Ciclamini in inverno: il punto della casa dove stanno davvero bene (e non è quello che immagini)

Ciclamino in inverno, dove posizionarlo davvero in casa? Spesso si sbaglia stanza: la luce, il freddo e il ricambio d’aria fanno la differenza per avere fioriture sane e durature.

Ciclamini in inverno: il punto della casa dove stanno davvero bene (e non è quello che immagini)
Ciclamini in inverno: il punto della casa dove stanno davvero bene (e non è quello che immagini)

Morbidi petali colorati che spuntano quando fuori l’aria si fa pungente. Il ciclamino non è solo una delle piante più amate nei mesi freddi, è quasi un piccolo rito stagionale. In casa, però, trovare il posto giusto per farlo prosperare non è così ovvio come si pensa. Capita spesso di vederlo languire vicino a un termosifone o su mobili troppo in ombra. Eppure, con qualche attenzione e una scelta mirata della stanza, può regalare settimane di colori vivaci.


Chi ha già avuto un ciclamino lo sa: basta poco per passare da fiori turgidi e brillanti a foglie gialle e boccioli accartocciati. E qui la posizione conta più di quanto sembri. Scegliere il luogo adatto fa la differenza tra una pianta che dura tutta la stagione e una che perde il suo fascino in pochi giorni. Ma dove, allora, mettere davvero il ciclamino in inverno per farlo stare bene?

Dove mettere il ciclamino in inverno: le stanze ideali fanno la differenza

Sembra banale, e invece non lo è: la posizione del ciclamino in inverno decide tutto. Serve luce, certo, ma non quella diretta che brucia le foglie sottili. E guai al caldo eccessivo: una stanza troppo calda o poco ventilata può rovinare tutto in poche ore. Tra l’altro, la temperatura ideale si aggira intorno ai 10-12 gradi, più vicina a quella di una veranda che a un soggiorno con i termosifoni accesi. Insomma, il trucco sta nel trovare una zona luminosa ma fresca, senza spifferi né sbalzi termici.

Il balcone coperto è un classico, soprattutto dove l’inverno non è gelido. Qui il ciclamino può ricevere la luce naturale senza rischiare colpi di vento o pioggia. Basta che la temperatura non scenda sotto gli 8 gradi, altrimenti meglio spostarlo dentro. Un’alternativa pratica? Il davanzale di una finestra esposta a est o a nord, con una tendina leggera a schermare la luce forte delle ore centrali.


Una postilla utile: mai poggiarlo su davanzali pieni di spifferi. Anche piccoli sbalzi, magari la finestra aperta al mattino per arieggiare, bastano a far cadere foglie e fiori.

Il tavolino in salone: il luogo che non ti aspetti (ma funziona)

Sorprende sempre, ma il tavolino in salone, vicino a una finestra (senza sole diretto) è uno degli angoli preferiti dai ciclamini domestici. Spesso si pensa che il salone sia troppo caldo. In realtà, se non ci sono termosifoni o camini vicini, la pianta trova qui una buona luce diffusa, uno spazio arioso e pochi sbalzi termici. Un dettaglio poco noto: il ciclamino gradisce l’aria ferma ma non stantia. Quindi, stanze grandi e ben arieggiate (ma senza correnti d’aria fredde) sono perfette.

Attenzione però ai riscaldamenti. Meglio scegliere un punto lontano da stufe, caloriferi e caminetti. Un mobile basso, magari vicino a una finestra schermata, permette alla pianta di respirare e ricevere la luce necessaria. Se la stanza tende a scaldarsi troppo, basta spostare il ciclamino in un angolo più fresco la sera, anche solo per qualche ora.

Evita la cucina e il bagno: gli errori più comuni

La tentazione di mettere il ciclamino ovunque è forte, specialmente dove serve un tocco di colore. Però ci sono ambienti che proprio non fanno per lui. La cucina, ad esempio, è troppo soggetta a sbalzi termici, vapore, odori forti. Qui la pianta rischia di afflosciarsi in pochi giorni. Stesso discorso per il bagno: troppo umido, spesso caldo, con poca luce naturale. Meglio lasciar perdere.

Anche stanze interne senza finestre o angoli troppo bui non vanno bene. Il ciclamino ha bisogno di aria e luce, anche se non diretta. Un piccolo appunto: nei mesi di riposo vegetativo (primavera), va spostato all’esterno, magari sotto una pianta più grande che filtra la luce e ripara dai temporali improvvisi.


Un consiglio pratico? Dimenticare il sottovaso pieno d’acqua. Basta un terriccio sempre umido (mai zuppo) e qualche attenzione in più quando cambiano le stagioni. In fondo, la cosa più importante resta quella: scegliere il posto giusto e osservare la pianta, giorno dopo giorno.

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