Preparare il melograno all’inverno non è questione di fortuna o abitudini antiche, ma di piccoli gesti mirati. Le prime brinate mettono alla prova anche la pianta più forte. Un errore adesso si paga in primavera.

La stagione fredda sembra lontana fino a novembre, ma il melograno percepisce ogni cambiamento. Appena le temperature calano e le giornate si accorciano, la pianta rallenta. Le foglie iniziano a ingiallire, poi si staccano senza rumore. Nel giro di una settimana il giardino cambia faccia. È un momento silenzioso, quasi invisibile, eppure decisivo.
Chi coltiva melograni da anni lo sa: il lavoro più importante spesso si fa proprio quando tutto sembra fermo. È una fase di attesa, certo, ma anche di prevenzione. Un ramo tagliato male ora, una ferita lasciata scoperta, possono diventare problemi seri più avanti. Una pianta trascurata in inverno rischia marciumi, rotture e meno raccolto l’anno dopo. Una piccola attenzione, invece, fa davvero la differenza.
Proteggere il melograno dal freddo: quando serve e come fare
Non tutti i melograni soffrono il gelo allo stesso modo. Se vivi in zone dove la temperatura scende sotto zero per giorni, serve una protezione minima. I giovani alberi sono i più fragili. Un telo di tessuto non tessuto (quello bianco, traspirante) avvolto attorno ai rami principali basta a schermare dal vento gelido. Per le piante adulte di solito non serve coprire tutto, ma ha senso proteggere la base con un po’ di pacciamatura: foglie secche, paglia o corteccia sistemate intorno al tronco. Questo semplice gesto isola le radici dai primi geli e mantiene il terreno più costante.
Un dettaglio spesso trascurato: nei primi anni, meglio evitare che la neve si accumuli sui rami più sottili. Basta scrollare delicatamente dopo ogni nevicata. Così si riducono i rischi di rottura. Il melograno è più resistente al freddo di quanto sembri: alcune varietà sopportano anche temperature intorno ai meno dieci gradi, ma i giovani esemplari restano molto più vulnerabili.
Potature leggere e controlli prima dell’inverno
Subito dopo la caduta delle foglie, il melograno va in riposo vegetativo. Questo è il momento giusto per una potatura di pulizia. Attenzione però: in inverno non bisogna mai esagerare con i tagli. Si eliminano solo i rami secchi, quelli spezzati o visibilmente malati. Qualche taglio per arieggiare la chioma, ma mai drasticamente. I tagli grossi, meglio rimandarli a febbraio o all’inizio di marzo, quando il gelo è passato ma la pianta non si è ancora risvegliata.
Controllare bene il tronco e la base: a volte si formano polloni (rametti che crescono dal basso) che conviene togliere subito, prima che diventino troppo forti. Con un coltellino o una cesoia ben affilata, il lavoro si fa in pochi minuti.
Irrigazione invernale: quando serve davvero
Il melograno in inverno ha esigenze idriche minime. Va irrigato soltanto se l’autunno è stato molto secco, con settimane senza piogge. Meglio non esagerare: teme più i ristagni d’acqua che la siccità. Terreno troppo bagnato d’inverno significa radici fredde e rischio di marciumi, specie nei giovani esemplari o in terreni pesanti. Basta una leggera annaffiatura, solo se il terreno è asciutto anche in profondità. Nel dubbio, meglio aspettare: la pianta si adatta e riparte senza problemi in primavera.
Trucchi pratici per un inverno senza sorprese
Spesso il melograno passa l’inverno senza problemi, ma alcuni dettagli aiutano davvero:
- Mantenere il terreno pulito attorno al tronco, eliminando foglie vecchie e frutti rimasti
- Sistemare un po’ di cenere di legna (raffreddata) come barriera naturale contro funghi e parassiti
- Controllare che i sostegni, se presenti, siano ben saldi: il vento d’inverno sposta anche i tronchi giovani
- Dare un’ultima leggera innaffiatura, se l’autunno è stato molto secco, prima delle gelate
- In giardino, segnare l’area intorno al melograno per evitare calpestii ripetuti quando il terreno è molle
Il melograno in inverno va irrigato solo se l’autunno è stato molto secco: teme più i ristagni che la siccità.
Chi ha tempo e pazienza può aggiungere un giro di compost maturo, ma senza interrarlo: basta lasciarlo in superficie, farà effetto in primavera. E alla fine, tutto sembra fermo, ma sotto la corteccia, il melograno si prepara già al prossimo raccolto.
Il freddo arriva sempre in silenzio, mai tutto insieme. E il segreto, alla fine, è tutto in quei gesti piccoli che anticipano la stagione, senza fretta, come se il tempo fosse più lento. Così si passa l’inverno, con la promessa di nuovi rami e qualche frutto in più.
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