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Casa e giardino

Laghetto da giardino fai da te: istruzioni e idee creative

Come costruire un laghetto fai da te in giardino? Una guida semplice e completa: posizione, materiali, piante, decorazioni e manutenzione spiegati passo passo.

Laghetto da giardino fai da te: istruzioni e idee creative

Hai mai pensato di trasformare una semplice porzione di giardino in un luogo che sembri uscito da un libro illustrato? Un angolo d’acqua limpida, contornato da verde e magari animato da qualche pesciolino che si muove pigramente sotto la superficie. Non serve essere architetti paesaggisti né avere a disposizione ettari di terreno: anche con uno spazio modesto, costruire un laghetto fai da te è più che fattibile. E il risultato? Una piccola oasi di pace che cambia volto al giardino e, diciamolo, anche un po’ all’umore di chi ci vive.

Dove posizionare il laghetto da giardino e cosa serve davvero

Prima di mettersi all’opera, serve un minimo di osservazione. Non basta scavare una buca a caso: la posizione del laghetto fa la differenza, eccome. Lì dove il sole arriva di mattina ma lascia spazio all’ombra nel pomeriggio, ecco, quello è un buon posto. Troppo sole significa acqua torbida e alghe in festa. Troppa ombra, invece, e le piante acquatiche non reggono. Ci vuole equilibrio, come in tutte le cose.


La forma? Niente simmetrie da manuale: le linee morbide, magari irregolari, rendono il laghetto più naturale, più credibile. E per quanto riguarda le dimensioni, non serve esagerare. Un metro e mezzo di profondità è più che sufficiente per garantire la sopravvivenza dei pesci durante i mesi freddi e mantenere la temperatura dell’acqua più stabile.


Sul fronte materiali, ecco una lista di ciò che non può mancare:

  • Tessuto in TNT per proteggere il fondo da radici e pietre;
  • Sabbia fine, almeno 7-8 cm, per creare un cuscinetto naturale;
  • Telo impermeabile adatto a laghetti artificiali;
  • Pompa per la circolazione dell’acqua, indispensabile per evitare ristagni.

Volendo, si possono aggiungere luci a LED, piccole fontane o giochi d’acqua. Non sono obbligatori, ma fanno la loro figura.


Scavare il laghetto: una fatica che vale la pena

Il lavoro più fisico di tutto il progetto è lo scavo, inutile negarlo. Pala in mano, bisogna rimuovere la terra seguendo la forma decisa. Meglio procedere per gradi, modellando con cura pareti e fondale. Una leggera inclinazione verso il centro aiuta il drenaggio naturale e rende tutto più armonico.

Terminato lo scavo, si parte con la stratificazione: TNT sul fondo, poi la sabbia, infine il telo impermeabile. Va steso con calma, adattandolo alle curve del terreno e lasciandolo sporgere ai bordi. Una volta riempito d’acqua, sarà più facile sistemarlo definitivamente.


Durante il riempimento è bene controllare le pieghe, sistemare i bordi e iniziare a immaginare dove inserire piante, sassi e decorazioni. Magari una piccola cascata alimentata dalla pompa: semplice da realizzare, ma capace di cambiare radicalmente l’atmosfera.

Piante acquatiche: estetica e utilità in un colpo solo

Senza vegetazione, il laghetto resta muto. Le piante acquatiche non sono un orpello estetico: filtrano l’acqua, ombreggiano i pesci e tengono a bada le alghe. Ma quali scegliere?


Intorno al laghetto si possono alternare specie galleggianti, palustri e ossigenanti. Le più gettonate? Ecco qualche spunto:

  • Ninfee: i fiori colorati sono incantevoli e offrono riparo ai pesci;
  • Fiori di loto: spettacolari, ma hanno bisogno di spazio e acqua ferma;
  • Iris d’acqua: perfetti per dare verticalità, resistono bene al freddo;
  • Lysimachia nummularia: ideale per ricoprire i bordi, crea un effetto verde continuo;
  • Elodea: pianta sommersa utilissima per ossigenare l’acqua.

Il segreto sta nel trovare il giusto equilibrio tra ombra e luce, varietà e funzionalità. Troppe piante e il laghetto soffoca, troppo poche e diventa sterile.

Laghetto fai da te: manutenzione semplice ma costante

Una volta costruito, il laghetto chiede poco, ma lo chiede con regolarità. Non si tratta di passare ore ogni giorno a pulirlo, ma nemmeno di lasciarlo a sé stesso.

Controllare la qualità dell’acqua è fondamentale: deve restare limpida, senza odori strani o eccessi di alghe. Se la pompa è ben dimensionata, gran parte del lavoro lo fa lei. Ogni tanto, però, tocca pulire i filtri e rimuovere i detriti caduti dentro, come foglie o insetti.

Se ci sono pesci, vanno osservati: movimento, appetito, colore. Sono i primi segnali se qualcosa non va. In inverno, se il clima è rigido, meglio usare un piccolo riscaldatore o un galleggiante per evitare che l’acqua geli del tutto.

E poi, nei momenti più tranquilli, sedersi accanto al laghetto diventa un rito. Un libro, una tisana o solo il silenzio: è sorprendente quanto un piccolo specchio d’acqua possa cambiare il ritmo di una giornata.

Laghetto in giardino: un progetto che vale il tempo speso

Costruire un laghetto da giardino richiede tempo, sì, e anche un po’ di pazienza. Ma la soddisfazione che ne deriva è difficile da descrivere. È un lavoro che unisce praticità e creatività, manualità e contemplazione.

Non è solo un progetto di giardinaggio: è un piccolo gesto di cura verso uno spazio che diventa più vivo, più accogliente, più tuo. E ogni volta che l’acqua rifletterà la luce del tramonto o i petali di una ninfea, quel tempo speso tornerà con gli interessi.

Foto © stock.adobe


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