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Turismo

Alla scoperta di Burano: l’isola italiana da cartolina dove ogni casa è un piccolo capolavoro

Burano è un’isola italiana da cartolina, dove ogni casa è un piccolo capolavoro: un luogo incantato che sembra uscito da un sogno a colori.

Visitare Burano
Burano: l’isola colorata tutta da scoprire

Camminare tra le sue viuzze è come inciampare in un sogno fatto di colori e silenzi. Laggiù, nella laguna di Venezia, c’è Burano che aspetta, come un segreto sussurrato piano. Le sue case sembrano uscite da una scatola di pastelli, disposte con cura da mani innamorate della vita. C’è chi dice che ogni famiglia abbia scelto una tinta diversa per rendere unico il proprio angolo, e forse è vero. Basta guardare i riflessi nell’acqua quieta dei canali per sentirsi dentro un altro tempo.

Qui non ci sono orologi che ticchettano. Il tempo scivola lento, quasi volesse godersi anche lui il paesaggio. Meglio non affannarsi con programmi rigidi: Burano si lascia esplorare con il cuore più che con le mappe. Un consiglio? Seguire il profumo di dolci, o il rintocco del campanile, e vedere dove portano.


Alla scoperta di Burano: tra colori vivaci e tradizioni antiche

Appena si mette piede sull’isola, è impossibile non restare incantati dalle case colorate. Ogni muro racconta una storia, ogni balcone sembra strizzare l’occhio al vicino. Gialli squillanti, azzurri che ricordano il cielo d’estate, rossi che scaldano anche in inverno. Pare che tutto sia nato per aiutare i pescatori a trovare la propria casa nella nebbia fitta della laguna. E oggi, per cambiare colore a una facciata, serve l’ok del comune: Burano è anarchia creativa, ma regolata. Poi c’è lei, la Casa di Bepi Suà, che supera ogni fantasia. Non solo colorata, ma decorata con stelle, cerchi e zigzag. Un’esplosione gioiosa nata dalla mente di un ex venditore di dolci, che ha trasformato la sua casa in una specie di favola murale.


Burano e i sui colori
Museo del Merletto

Poco più in là, Piazza Baldassarre Galuppi accoglie chiunque con la sua atmosfera semplice e viva. Bambini che giocano, gatti che sonnecchiano e viaggiatori che si lasciano sorprendere. La Chiesa di San Martino, con il suo campanile un po’ storto, aggiunge un tocco bizzarro a questo angolo già surreale. E dentro, una sorpresa: una “Crocifissione” firmata Tiepolo. E poi il Museo del Merletto, una perla nella perla. Racconta di mani pazienti e fili intrecciati con sapienza. Di donne che, con l’ago in mano, hanno reso Burano famosa in tutta Europa.

Esperienze da non perdere a Burano

Burano non è solo da guardare: va anche assaporata, toccata, respirata. Due o tre ore possono bastare per innamorarsene, ma chi si ferma un po’ di più scopre un mondo nascosto. Perché ci sono emozioni che non si colgono al primo sguardo:

  • Assistere alla lavorazione del merletto: in museo o in piccole botteghe, le merlettaie ricamano ancora come se il tempo non fosse passato. Osservarle è quasi ipnotico.
  • Assaggiare i dolci tipici: il bussolà, con il suo profumo burroso e quella forma rotonda che rassicura, è più di un biscotto. È un pezzo di storia.
  • Fermarsi senza fare nulla: una panchina, un canale, il vento che muove i panni stesi. Basta poco per sentirsi parte dell’isola.
  • Curiosare al mercato del pesce: tra voci in dialetto e cassette di cefali e moeche, si scopre l’anima più vera di Burano.
  • Attraversare il ponte verso Mazzorbo: un’isola diversa, silenziosa, verde. Dove l’antica chiesa di Santa Caterina pare sussurrare preghiere al vento.

Come raggiungere l’isola italiana da cartolina

Burano si raggiunge solo via acqua, ed è proprio questo che la rende così speciale. Da Venezia, basta prendere il vaporetto 12 da Fondamente Nove. Una traversata lenta, tra aironi, isolotti e canali che sembrano dipinti.


Chi arriva da Jesolo o Cavallino-Treporti può partire da Punta Sabbioni. Lì si sale a bordo e ci si lascia cullare fino a Burano.

Meglio andarci al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando i gruppi di turisti iniziano a diradarsi e l’isola torna a respirare il suo ritmo naturale. In quei momenti, ogni scorcio sembra più vero, ogni angolo più intenso.


Alla fine, Burano non si visita. Si vive. Tra i colori, i sorrisi, la calma. È un luogo dove il bello si nasconde nei dettagli e la semplicità si rivela poesia.

Scoprire Burano
Chiesa di San Martino

E forse, proprio per questo, resta nel cuore più a lungo di quanto ci si aspetti.


Foto © stock.adobe


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