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Casa e giardino

Arieggiare la casa d’estate: ecco quando aprire (e quando chiudere)

Arieggiare casa d’estate nel modo giusto può fare la differenza. Scopri quali sono gli orari migliori per aprire e quando è meglio chiudere tutto per mantenere gli ambienti freschi e vivibili anche senza climatizzatore.

Arieggiare la casa d’estate: ecco quando aprire (e quando chiudere)

Arieggiare la casa d’estate può sembrare una pratica semplice, ma non sempre lo è. Aprire le finestre nel momento sbagliato può trasformare il tuo salotto in una serra soffocante. E allora, come regolarsi?

Durante l’estate, l’aria fresca diventa un bene prezioso e non è raro sbagliare strategia, convinti che aprire tutto il giorno sia sempre la scelta giusta. In realtà, ci sono orari da evitare e altri perfetti per ottenere un ambiente più vivibile, anche senza aria condizionata. Una piccola accortezza può fare una grande differenza.


Hai già provato a tenere tutto chiuso di giorno e spalancare la sera? Se non l’hai fatto, potresti sorprenderti dell’effetto. Basta conoscere qualche trucco per far respirare la casa al momento giusto, evitando che si trasformi in un forno.


Il momento giusto per aprire le finestre d’estate

Quando fuori ci sono 35 gradi e il sole picchia forte sui vetri, l’ultima cosa che serve è far entrare quella massa d’aria rovente. Si crede spesso che più aria circola, meglio si stia, ma non è esattamente così. L’orario in cui si decide di arieggiare fa tutta la differenza.

In generale, conviene approfittare delle prime ore del mattino, tra le 5:30 e le 8:00. In quel momento, l’aria è più leggera, meno carica di calore e perfetta per rinfrescare gli ambienti senza grandi sbalzi di temperatura. Lo stesso vale per la sera, specie dopo le 20:30, quando il sole non batte più sui vetri e l’atmosfera si fa più respirabile.

Anche durante un temporale estivo si può arieggiare, con le dovute attenzioni. Basta aprire in modo parziale o utilizzare infissi con microventilazione. L’aria si rinnova in pochi minuti, portando con sé una sensazione quasi immediata di sollievo.


Quando tenere tutto chiuso (anche se sembra controintuitivo)

Sì, chiudere le finestre può sembrare assurdo quando dentro si boccheggia. Eppure, è proprio in quelle ore più calde che bisogna fare barriera contro il caldo esterno. L’obiettivo? Conservare il fresco guadagnato al mattino.

Le tapparelle abbassate diventano alleate preziose. Bloccare il sole prima che entri è più efficace che cercare di combatterlo una volta che ha scaldato muri, pavimenti e mobili. Anche le tende termiche possono fare la differenza, soprattutto se di colore chiaro e posizionate vicino ai vetri.


Se si ha la fortuna di vivere in una zona ombreggiata o ventilata, è possibile sfruttare quella brezza con piccoli spiragli, ma sempre con attenzione. Meglio una fessura in meno che un’ondata di calore in più.

Come evitare che il calore si accumuli durante la giornata

Oltre a sapere quando arieggiare, è importante agire per limitare l’accumulo di calore. Una casa che non si scalda troppo, è più facile da raffreddare la sera. Un dettaglio spesso sottovalutato, ad esempio, è l’utilizzo degli elettrodomestici. Il forno acceso a mezzogiorno può rovinare ogni strategia.


Meglio anticipare le cotture alla mattina o rimandarle alla sera. Anche il phon, il ferro da stiro e perfino il computer portatile, se utilizzato a lungo, contribuiscono a innalzare la temperatura interna. Evitarli nelle ore calde può aiutare.

Un altro trucco? Usare piante rampicanti su balconi e terrazzi. Creano ombra naturale e riducono il calore che arriva dalle superfici esterne. Una casa circondata dal verde sarà sempre più fresca di una immersa nel cemento.

Ventilazione trasversale e finestre opposte: il trucco delle case fresche

Non tutte le case sono uguali, e chi vive in un appartamento con finestre solo su un lato lo sa bene. Ma se si ha la fortuna di avere aperture su pareti opposte, si può creare una ventilazione trasversale, cioè un flusso d’aria naturale da una stanza all’altra. Basta aprire due finestre, anche leggermente, per qualche minuto. Il risultato è sorprendente.

Un trucco antico è anche quello di sfruttare i corridoi o gli ambienti di passaggio per canalizzare l’aria. Lasciare le porte interne aperte consente all’aria fresca di scorrere, portando via l’umidità stagnante.

Perfino gli specchi, se posizionati strategicamente, possono riflettere la luce senza aumentare il calore diretto. Piccoli gesti, certo, ma che insieme rendono gli ambienti più vivibili.

Piccoli accorgimenti per migliorare la ventilazione naturale

A volte non basta sapere quando arieggiare, ma anche come farlo. L’orientamento della casa, il numero di stanze e il tipo di finestre possono cambiare le carte in tavola. Per sfruttare al meglio la ventilazione naturale si possono adottare alcuni accorgimenti:

  • Apri finestre su lati opposti per creare un flusso d’aria attraversante.
  • Sfrutta le ore ventose per facilitare il ricambio anche nei locali più interni.
  • Usa piante da interno che aiutano a regolare umidità e migliorare la qualità dell’aria.
  • Evita di cucinare o usare elettrodomestici che scaldano durante il giorno: aumentano il calore interno.

È interessante notare come alcune case, specialmente quelle antiche, siano costruite con logiche di ventilazione naturale già incorporate. Al contrario, gli edifici moderni, spesso molto isolati, richiedono più attenzione nella gestione dell’aria.

quando arieggiare casa e quando no

In definitiva, arieggiare la casa in estate non significa semplicemente aprire le finestre a caso. Serve osservazione, strategia e un po’ di sensibilità. Anche il dettaglio più piccolo può contribuire a rendere l’ambiente più vivibile nelle giornate afose.

Foto © stock.adobe


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