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Piante e fiori

Basilico, l’errore da non fare durante la raccolta: così lo fai marcire velocemente

Scopri come evitare che il tuo basilico marcisca: raccolta corretta, luce giusta, niente ristagni e tanti consigli pratici per mantenerlo sano e profumato più a lungo.

Basilico, l’errore da non fare durante la raccolta: così lo fai marcire velocemente

Non basta amare il profumo del basilico per riuscire a mantenerlo rigoglioso e profumato. Basta una raccolta troppo frettolosa, o un’irrigazione fuori tempo, e nel giro di qualche giorno le foglie iniziano ad annerirsi, accartocciarsi, fino a marcire del tutto. Eppure, con un po’ di attenzione, il basilico può diventare una presenza costante, verde e generosa, per tutta l’estate.

Raccolta del basilico: il gesto che può fare la differenza

A prima vista sembra semplice: si avvicina la mano, si stacca qualche foglia e si passa subito alla preparazione di un bel pesto. Ma è proprio qui che si nasconde l’inganno. Strappare le foglie alla rinfusa, senza criterio, indebolisce la pianta e ne compromette la capacità di rigenerarsi.


Meglio invece puntare sulle foglie apicali, quelle in cima ai rami. Vanno raccolte con delicatezza, usando le dita o, meglio ancora, forbicine ben affilate. Importante è non portare via più di un terzo della chioma in una sola volta: è una sorta di regola non scritta, che permette alla pianta di non stressarsi troppo e continuare a produrre nuova vegetazione.


Un altro aspetto da non trascurare: non lasciare mai la pianta spoglia alla base. Alcune foglie vanno sempre conservate, perché sono quelle che continuano a garantire la fotosintesi. Senza di esse, il basilico rallenta la crescita e, nel peggiore dei casi, si avvia verso una lenta agonia.

Basilico che marcisce? Forse c’è troppo ristagno d’acqua

Quando le radici restano troppo a lungo immerse nell’acqua, il basilico non ci mette molto a “lamentarsi”. Le foglie cominciano a perdere tono, si afflosciano piano piano, poi arrivano quelle macchie gialle alla base che non promettono nulla di buono. E, per finire, quell’odore sgradevole e pungente che lascia pochi dubbi: le radici stanno andando in malora.

Anche se ama l’umidità, il basilico non sopporta i ristagni. Proprio per questo, il vaso deve avere dei bei fori sul fondo, e il terriccio non dovrebbe essere troppo compatto. Un trucco semplice è aggiungere sabbia o perlite: così l’acqua scorre via più facilmente e le radici respirano meglio.


Come capire se si sta esagerando con l’acqua? Basta infilare un dito nel terreno: se è ancora umido sotto la superficie, si può aspettare prima di innaffiare di nuovo. E nelle ore più calde, meglio evitare di bagnare le foglie: l’umidità al sole diretto può creare un microclima perfetto per funghi e muffe.

Luce e calore: gli alleati segreti del basilico profumato

Il sole è l’amico numero uno del basilico. Questa pianta mediterranea non sopporta bene le zone d’ombra: senza abbastanza luce, le foglie diventano pallide, piccole, e la pianta cresce lenta, arrancando.


Chi coltiva il basilico sul balcone dovrebbe cercare di posizionarlo in una zona soleggiata, ma riparata dal vento forte. Le 10-12 ore di luce al giorno sono l’ideale. E per chi lo tiene in casa? Un davanzale ben esposto, oppure l’uso di una lampada per piante, può fare la differenza.

Luce significa fotosintesi, e fotosintesi significa foglie più verdi, più larghe, e molto più profumate. Quel profumo intenso che si cerca nel basilico fresco è il risultato di una buona esposizione alla luce e di una crescita sana.


Come evitare la fioritura precoce del basilico

Chi ha avuto un basilico fiorito lo sa: appena compaiono i fiori, le foglie iniziano a perdere vigore. La pianta dirotta tutte le sue energie verso la fioritura e la produzione dei semi, lasciando indietro tutto il resto.

Per evitare questo passaggio troppo precoce, serve intervenire appena si formano i boccioli, rimuovendoli con decisione ma senza danneggiare i rami. Questa piccola potatura, se fatta regolarmente, aiuta il basilico a concentrarsi sulla crescita delle foglie.

Se i fiori sono già sbocciati, niente panico: tagliarli può comunque dare una spinta alla pianta, anche se con un po’ più di lentezza. L’importante è non ignorare quei piccoli segnali: una cima troppo dura, un accenno di stelo fiorale… Meglio agire subito.

Conservare il basilico senza farlo annerire

Dopo una bella raccolta, che fare con tutte quelle foglie? Tenerle in frigo senza criterio significa vederle diventare nere nel giro di poco. Ma ci sono dei metodi semplici per mantenere il basilico fresco più a lungo.

Uno dei più efficaci è metterlo in un bicchiere d’acqua, come se fosse un mazzo di fiori. L’acqua va cambiata ogni giorno, e il basilico resta bello teso e profumato. In alternativa, si può conservare in frigo, avvolto in un panno umido e poi in un sacchetto forato: l’umidità viene trattenuta senza creare condensa eccessiva.

Per chi vuole conservarlo più a lungo, il congelamento resta una delle scelte migliori. Lavare, asciugare, disporre le foglie su un vassoio e metterle in freezer: una volta indurite, si possono trasferire in sacchetti e usare all’occorrenza.

Basilico sano? Tutto parte dalla cura quotidiana

Alla fine, tutto si riduce a questo: osservare la pianta ogni giorno, capire cosa le piace, cosa la disturba. Un basilico rigoglioso non è frutto del caso, ma di piccoli gesti ripetuti, con un pizzico di attenzione.

Curarlo bene significa raccoglierlo nel modo giusto, evitare l’acqua stagnante, tenerlo al sole, potarlo con pazienza e conservarlo con cura. Tutte cose semplici, ma che insieme fanno una grande differenza.

Raccogliere correttamente il basilico

E forse è proprio questo il bello: imparare a leggere i segnali di una pianta così comune eppure così capricciosa, che sa ricompensare con il suo profumo intenso ogni piccolo sforzo quotidiano.

Foto © stock.adobe


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