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Italia

Colline piemontesi d’inverno: le gite semplici per aspettare le feste

Colline piemontesi, inverno. Le prime nebbie si arrampicano lente e sembra di intravedere qualcosa che va oltre la semplice stagione fredda. Bastano pochi passi, qualche curva tra i vigneti spogli, per trovare paesi silenziosi e montagne che, anche senza neve, sanno accendere l’attesa delle feste.

la morra tra le colline piemontesi
Colline piemontesi d’inverno: le gite semplici per aspettare le feste

C’è un dettaglio che spesso sfugge, ma che in Piemonte si sente forte quando arriva dicembre: la luce cambia, la gente pure. Eppure, basta davvero poco per respirare quell’aria di inverno che si insinua nelle ossa, nei piccoli borghi aggrappati alle colline e nei gesti lenti delle persone che si preparano al Natale. Un bicchiere di vino rosso (magari Barbera, ovvio), una fetta di torta alle nocciole o il profumo del camino acceso. E intorno, colline che sembrano dormire. Ma non è vero: aspettano.


Sì, perché la stagione fredda nelle colline piemontesi non è fatta solo di grandi panorami o di sciate. Anzi, a volte è il momento perfetto per chi non cerca la folla delle piste. C’è chi parte al mattino presto, zaino in spalla, per una camminata semplice. Magari verso un santuario, una panchina panoramica o solo lungo una strada bianca. I sentieri si fanno morbidi, tra terra gelata e filari nudi. Si incontra poca gente, si ascolta il proprio respiro e quello degli alberi. A dicembre e gennaio le giornate sono corte, si sa, ma ogni ora ha un sapore diverso. La merenda, dopo la passeggiata, è un piccolo rito: pane casereccio, formaggio e miele.

Camminate invernali sulle colline piemontesi: idee per tutti

Non serve essere sportivi. Molti percorsi sulle colline del Piemonte sono davvero accessibili a tutti, anche a chi non è allenato. Alcuni li conoscono bene, altri li scoprono solo per caso, magari seguendo un cartello poco visibile o chiedendo consiglio a chi vive lì da sempre. Ad esempio? I sentieri tra Langhe e Monferrato, che spesso partono da piccoli paesi come La Morra, Barbaresco o Cocconato. Strade di campagna che diventano tranquille, a dicembre, quando le vigne riposano e il silenzio domina.

cocconato, tra le colline piemontesi
Cocconato

Alcuni camminano verso un castello, altri preferiscono arrivare a una chiesetta isolata. In molte zone ci sono itinerari segnalati, con panchine di legno dove sedersi a guardare il profilo delle Alpi in lontananza. Certi giorni, se il cielo è limpido, si riconosce il Monviso, ma anche il Monte Rosa, piccolo e lontanissimo. Un dettaglio: sulle colline di Asti e del Torinese ci sono anche percorsi ad anello adatti a famiglie con bambini. Sentieri che costeggiano noccioleti, prati brinati, antiche cascine. Non occorre andare lontano per trovare quiete.


Attese e piccoli riti nei borghi tra Langhe e Monferrato

Un’altra cosa che non tutti sanno: d’inverno molti paesi sulle colline si trasformano. Meno turisti, più silenzio. Si respira un’atmosfera lenta, quasi sospesa, che prepara davvero all’arrivo delle feste. Nei bar dei centri storici il caffè si beve senza fretta, c’è chi legge il giornale, chi scambia due parole con il vicino. Capita spesso di vedere, tra le vie acciottolate, piccoli mercatini di Natale: poche bancarelle, magari solo una dozzina, ma con prodotti locali autentici. Salami, formaggi, miele e, ovviamente, dolci alle nocciole.

Qualche volta la nebbia sale all’improvviso. I borghi sembrano scomparire, poi riemergono tra le nuvole basse. Gli alberi si vestono di ghiaccio. In certe domeniche, nelle piazze, si sente l’odore delle caldarroste. La sera si accendono le prime luci, ma mai troppe. Il tempo sembra farsi elastico, lasciando spazio a chi cerca solo un po’ di quiete. E magari anche un bicchiere di grignolino.

Barbaresco, villaggio tra le colline piemontesi
Barbaresco

Piccoli consigli per gite semplici d’inverno sulle colline piemontesi

Ci sono alcuni accorgimenti che rendono più piacevole una camminata invernale tra le colline. Non dimenticare scarpe calde e comode (il terreno può essere scivoloso), abbigliamento a strati e una sciarpa per difendersi dal vento. Porta sempre con te una borraccia di tè caldo: sembra un dettaglio, ma fa la differenza. In tasca, una manciata di nocciole, perché a metà strada può venire fame. Se hai fortuna, incontri una trattoria ancora aperta, con il menù scritto a mano e la minestra calda pronta sul fuoco.

Meglio non programmare troppo. Spesso il bello sta nel farsi sorprendere: un paesaggio che cambia luce, un incontro con una volpe sul sentiero o solo la voglia di sedersi su una panchina e guardare. Perché le colline piemontesi d’inverno, anche senza neve, sanno offrire gite semplici e piccole attese. C’è qualcosa che resta. E a volte, basta solo questo per sentirsi già in festa.


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