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Casa e giardino

Come igienizzare i cuscini da esterno prima di usarli

Igienizzare i cuscini da esterno prima di usarli è fondamentale per garantire comfort e salute: tra polvere, muffe e batteri, l’igiene è spesso più trascurata di quanto si pensi.

Igienizzare i cuscini da esterno
Ecco come si igienizzano i cuscini da esterno

Quando si sistemano tavoli e sedie in giardino, si pensa subito a dare una passata al piano, a rimuovere le foglie secche o a togliere la polvere dai braccioli. Ma i cuscini? Quelli restano lì, silenziosi e ingannevolmente soffici, come se bastasse scrollarli un po’. In realtà, basta sfiorarli per rendersi conto che qualcosa non torna: un odore strano, una macchia comparsa dal nulla, quella rigidità sospetta che sembra dire “non mi hai trattato bene”.

Succede spesso di tirarli fuori al primo sole, magari presi dalla voglia di rilassarsi un po’, senza nemmeno pensarci troppo. Eppure, un cuscino umido o impolverato può rovinare tutto il piacere del momento. Prima di accomodarsi, quindi, vale la pena fare un piccolo controllo. Se la stoffa è opaca, se l’imbottitura scricchiola sotto le dita o se l’odore ricorda più un armadio chiuso che una giornata di primavera, forse è il caso di intervenire. Niente di drammatico, ma nemmeno da ignorare.


Perché igienizzare i cuscini da esterno è davvero importante

Non serve essere maniaci della pulizia per capire che i cuscini da esterno si beccano proprio tutto: sole che sbiadisce, vento che porta polvere, pioggia che bagna e non sempre evapora del tutto. Anche quando vengono riposti con cura, l’umidità trova comunque il modo di infilarsi tra le cuciture. E con lei arrivano muffe, odori stantii e, nei casi peggiori, ospiti invisibili poco graditi. In fondo, ci si sdraia sopra, si appoggiano i bambini, a volte persino il viso. E se il tessuto è stato troppo tempo al chiuso, magari in un box dove hanno sostato anche altri oggetti, l’idea di un’igienizzazione diventa quasi ovvia. Si crede che basti un po’ d’aria fresca per rimetterli in sesto, ma la verità è che alcuni batteri e allergeni si annidano anche dove non si vedono.


Poi c’è il discorso della durata: un cuscino tenuto bene resiste alle intemperie, mantiene i colori e resta morbido. E sinceramente, che gusto c’è a sedersi su qualcosa che sembra un pezzo di cartone rivestito? Un po’ di attenzione fa tutta la differenza.

Come pulire e igienizzare i cuscini da esterno: i metodi migliori

La tentazione di lanciare tutto in lavatrice e sperare per il meglio è forte. Ma con i cuscini da esterno, non sempre si può. Le fodere spesso non sono removibili, e alcuni materiali non gradiscono affatto l’acqua calda o i cicli intensivi.

Meglio prendersi un attimo, osservare il tessuto, magari leggere l’etichetta (sì, proprio quella piccola che si ignora sempre). Ogni cuscino ha le sue esigenze, e sbagliare metodo significa rischiare di doverlo buttare dopo una sola stagione.


Niente panico, però. Esistono diversi modi per igienizzarli senza stress e senza rovinare nulla. Basta un po’ di buon senso, qualche prodotto che si ha già in casa, e il giusto tempo da dedicare.

Ecco allora i metodi più efficaci, semplici e alla portata di tutti:


  • Bicarbonato: si sparge sul cuscino asciutto, si lascia agire per 15-20 minuti e poi si aspira. Ottimo per neutralizzare odori e assorbire l’umidità.
  • Acqua e aceto: una miscela tiepida con una goccia di sapone neutro, da tamponare con una spugna. Si risciacqua con attenzione e il tessuto torna fresco.

Metodi per igienizzare i cuscini da esterno

  • Pulitore a vapore: ideale per tessuti resistenti. Il vapore caldo penetra in profondità e igienizza senza bisogno di detersivi.
  • Asciugatura al sole: fondamentale. Mai lasciare i cuscini umidi o all’ombra: il sole li asciuga e li disinfetta naturalmente.
  • Test preliminare su una zona nascosta: sempre consigliato. Ogni tessuto reagisce a modo suo, meglio non rischiare brutte sorprese.

Cosa fare per mantenerli puliti più a lungo

Una volta che i cuscini sono tornati freschi e morbidi, il vero segreto è mantenerli così. Non serve diventare paranoici, ma qualche accortezza salva davvero tempo e nervi.


Per esempio, usare delle federe impermeabili. Non sono tutte rigide o plasticose come si immagina, alcune sono persino belle da vedere e si lavano in un attimo. Oppure riporli ogni sera, anche se non c’è pioggia in vista. Un contenitore traspirante, uno di quelli che fanno passare l’aria ma tengono fuori l’umidità, fa miracoli.

Anche lasciarli prendere aria di tanto in tanto è una buona idea, soprattutto se non vengono usati tutti i giorni. E una spolverata settimanale, magari mentre si annaffiano le piante, aiuta a tenere lontani polvere e ospiti indesiderati.

Si tende a pensare che, essendo arredo da esterno, possano essere trattati con meno riguardo. Ma poi basta una serata con amici, una merenda in giardino o un momento di relax con un buon libro per capire quanto sia bello appoggiarsi su qualcosa di davvero pulito. Profumato, addirittura.

E allora, perché aspettare che diventino ingestibili? Con pochi gesti e un minimo di costanza, i cuscini restano belli e accoglienti per tutta la stagione.

Igienizzare i cuscini che si usano all'esterno

In fondo, bastano dieci minuti oggi per evitare un’ora di lavaggi domani. E il piacere, quello, si sente subito.

Foto © stock.adobe


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