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Casa e giardino

Composizioni con pigne e candele: 5 abbinamenti che durano fino a Natale

Composizioni con pigne e candele per la casa, idee semplici ma sorprendenti. Basta poco: qualche dettaglio naturale, una base solida, la luce giusta. A volte basta una pigna raccolta in un parco, a ottobre, per far scattare la voglia di decorare.

centrotavola con pigne, candele e bacche
Composizioni con pigne e candele: 5 abbinamenti che durano fino a Natale

Non è una di quelle mode che passa in fretta, e forse non lo sarà mai: le composizioni con pigne e candele restano un classico che funziona sia in autunno sia durante le feste. Perché in fondo, tra profumi di bosco e luce calda, basta poco per cambiare atmosfera anche in un ingresso qualsiasi. Nel salotto, sulla tavola, ma anche accanto alla finestra: ogni angolo può diventare speciale. Se ci si pensa, c’è qualcosa di incredibilmente concreto nel maneggiare oggetti semplici, sentire il peso di una candela grossa o la superficie ruvida di una pigna. E poi, sono dettagli che non costano quasi nulla.


C’è un motivo se ogni dicembre tornano in mente le stesse immagini: una candela accesa, la pigna come piccolo contrappunto, magari un ramo di abete. Ma quali abbinamenti funzionano davvero, senza sembrare la solita copia da vetrina? E soprattutto: quali resistono fino a Natale, anche se fuori piove e in casa l’aria è sempre un po’ troppo secca?

Pigne e candele: abbinamenti classici che funzionano davvero

Il primo accostamento, il più semplice, è quello tra pigne naturali, candele cilindriche e qualche rametto di pino. Spesso basta posare tutto su un piatto in vetro o su una base in legno (anche un tagliere va bene, se è spesso e senza troppi intagli). Ogni elemento trova il suo spazio. La pigna non deve essere perfetta, anzi: meglio se leggermente aperta, con qualche traccia di resina. Si crea una composizione che resta bella settimane, basta cambiare la candela quando finisce. Un dettaglio: la luce della candela, di sera, si riflette sulle squame della pigna e fa giochi che, a guardarli, sanno quasi di bosco.

pigne e candele su base di legno


Non serve molta tecnica. Basta poco. Forse una stella di anice qua e là, o un po’ di muschio raccolto durante una passeggiata. In città, la pigna arriva anche dal supermercato, confezionata, ma il risultato non cambia troppo. L’importante è non esagerare con i colori: bianco, verde, marrone. Fine.

Composizioni con pigne, candele e frutta secca

Una delle varianti più resistenti (proprio letteralmente: dura fino a gennaio) prevede pigne, candele bianche e frutta secca. Qui si gioca sui contrasti: le noci, le mandorle, qualche nocciola con guscio. Tutto disposto in modo un po’ casuale, come se fosse caduto lì per caso. Le candele non devono essere per forza uguali. Meglio se di altezze diverse, così la luce danza tra le forme.

composizioni con pigne, candele e frutta secca

La frutta secca è pratica: non teme l’umidità, non appassisce, rimane bella anche vicino a fonti di calore. Un’idea: aggiungere qualche bacca rossa (anche solo finta) per dare un tocco di colore senza appesantire. Una piccola tavola in ingresso, o la mensola sopra il camino, diventa subito più accogliente. E quando si arriva a fine stagione, tutto si può smontare e riutilizzare.

Abbinamenti con le spezie

Chi cerca un profumo in più può puntare sulle spezie: bastoncini di cannella, anice stellato, qualche scorza di arancia essiccata. La composizione tiene bene, anche se il riscaldamento è acceso. Il trucco? Inserire le spezie tra le squame delle pigne o fissarle con un filo sottile, magari di spago. Il profumo dura giorni, ogni volta che si passa vicino al centrotavola.


Qui il gioco è tutto tra i dettagli. Si può aggiungere una candela profumata (ma non troppo forte), oppure qualche goccia di olio essenziale su un legnetto. La cannella è forse la più resistente. L’anice, se secco, regala una nota che sembra quasi pan di zenzero. Le pigne, immerse tra le spezie, non cambiano aspetto: basta un po’ di pazienza, niente altro.

Idee con pigne, candele e materiali naturali

Se si vuole restare minimal, c’è la possibilità di puntare solo su pigne, candele e materiali naturali: spago grezzo, lino, piccoli sassi o cortecce. Un vaso di vetro trasparente, magari una boccia grande, accoglie le pigne alla base. La candela, sopra tutto, fa il resto. Nessun elemento finto. Si può scegliere una sola candela grande, oppure tante piccole tealight (le classiche candele basse) sparse tra le pigne.

Funziona anche all’aperto, sul balcone o su una tavola di legno in giardino, magari durante i primi freddi di dicembre. Una micro-osservazione: se si usano materiali naturali non trattati, meglio evitare l’umidità eccessiva. Le pigne raccolte in autunno resistono più di quelle acquistate confezionate. E poi, tutto si riusa. Senza sprechi.

candela e pigne in vaso di vetro

Dettagli rossi: il classico che dura

Ultima combinazione: pigne, candele rosse e qualche dettaglio color rubino. Qui il rischio di esagerare è dietro l’angolo. Meglio poche cose, scelte con cura: una candela rossa alta, due o tre pigne, qualche bacca di agrifoglio o di rosa canina. Il risultato, però, sa subito di festa. Funziona soprattutto in case dove il legno è protagonista, magari con un plaid appoggiato sul divano o una tovaglia tartan.

Anche un piccolo centrotavola può fare la differenza. I dettagli rossi accendono la stanza ma restano discreti se il resto della composizione è sobrio. Una curiosità: la pigna raccolta a novembre, se lasciata asciugare bene, mantiene il suo aspetto fino a gennaio. E non teme il tempo che passa.

Basta poco, alla fine. Una candela accesa, una pigna e un pizzico di attenzione: a dicembre ogni cosa sembra restare un po’ più a lungo.

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