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Italia

Cosa visitare a Perugia in un giorno tra arte e borghi

Un giorno a Perugia non basta per scoprirla tutta, ma può regalare meraviglie inaspettate tra arte, storia e borghi nascosti. Basta lasciarsi guidare dai vicoli e seguire la luce dorata che accarezza le pietre antiche.

Piazza IV Novembre e la Fontana Maggiore a Perugia
Un giorno a Perugia tra capolavori d’arte e scorci nascosti nei borghi

Perugia, non si lascia catturare in fretta. Ha il passo lento dei luoghi antichi tipici dell’Umbria, quelli dove anche il silenzio racconta qualcosa. Passeggiare qui è come aprire per caso un vecchio album di famiglia e trovarci dentro scorci che sembrano conosciuti, anche se non li hai mai visti davvero.

C’è chi arriva per caso, magari durante un viaggio più lungo, e finisce per restare ore a osservare i colori che cambiano sulle facciate. Altri la scelgono di proposito, per respirare quell’atmosfera sospesa tra il passato e il quotidiano. In ogni caso, basta davvero poco per innamorarsene. A volte basta una luce radente su un arco in pietra, o il rumore di passi sulle scalette.


Idee per iniziare bene la giornata nel cuore medievale di Perugia

C’è un punto da cui tutto parte, ed è Piazza IV Novembre. Qui sembra che il tempo abbia deciso di fermarsi un attimo per guardarsi intorno. Al centro, la Fontana Maggiore racconta storie scolpite nella pietra da Nicola e Giovanni Pisano, mentre ai lati si stagliano la Cattedrale di San Lorenzo e il maestoso Palazzo dei Priori. Dentro il Palazzo, i colori dei dipinti di Perugino e Pinturicchio sembrano sussurrare emozioni a chi sa fermarsi a guardarli davvero. E fuori, lungo corso Vannucci, è un susseguirsi di botteghe che sembrano resistere al tempo: profumo di carta nelle librerie, vetrine con dolci che ammiccano da dietro i vetri, e voci che si rincorrono tra i passanti.


Cattedrale di San Lorenzo a Perugia
Cattedrale di San Lorenzo

Scendendo verso sud si inciampa, quasi per caso, nel Pozzo Etrusco: un salto indietro di più di duemila anni. Non molti sanno che sotto Perugia si snoda un mondo sotterraneo fatto di cunicoli, archi e segreti. E dopo tanto camminare, niente di meglio di una pausa al Belvedere Carducci, dove lo sguardo si perde tra le colline e, se il cielo è limpido, riesce persino a salutare Assisi.

Tesori nascosti tra scalinate, archi e borghi silenziosi

Appena ti allontani dal centro più battuto, Perugia cambia tono. E lo fa proprio attraverso i suoi borghi, quei piccoli angoli silenziosi che sembrano usciti da un altro tempo.

Scendendo verso Porta Sole, la città ti regala una delle sue meraviglie più inaspettate: la scalinata dell’Acquedotto medievale. Un camminamento sopraelevato che scivola tra archi poderosi e scorci domestici. È come camminare sospesi tra storia e quotidianità, con i panni stesi che danzano al vento e qualche gatto che ti osserva da lontano.


Perugia: scalinata dell’Acquedotto medievale
Scalinata dell’Acquedotto medievale

Poi c’è Via delle Streghe: il nome da solo basta a evocare mistero. Ombra, pietra e silenzi. Qualcuno ci sente un’eco gotica, altri solo il fascino delle cose dimenticate. Più avanti, Via Ritorta si infila tra i muri come acqua in un torrente.

E se viene fame? I cortili nascosti dei palazzi storici spesso celano minuscoli caffè dove gustare una fetta di torta al testo. Un pane piatto, profumato, farcito con salumi saporiti: semplice e perfetto. Come queste vie.


  • Fontana Maggiore e Palazzo dei Priori
  • Galleria Nazionale dell’Umbria
  • Pozzo Etrusco
  • Scalinata dell’Acquedotto
  • Via delle Streghe
  • Belvedere Carducci

A volte basta cambiare angolazione per vedere ciò che gli altri ignorano. In fondo, chi non ha mai sognato di perdersi per gioco?

Una sorpresa dietro l’altra: perché Perugia lascia il segno

C’è un filo sottile che tiene insieme tutto: forse è il profumo della pietra umida al tramonto, o il suono dei passi sui sanpietrini. Perugia non è solo bella: ha il dono raro di farsi ricordare senza clamore.


Molti la collegano subito al cioccolato o all’Umbria Jazz. Ma queste sono solo note di un’armonia più ampia. Perugia è fatta di storie sussurrate e prospettive sorprendenti, di scorci che spuntano all’improvviso dietro un arco o oltre una scalinata.

Nel tardo pomeriggio, quando la città si accende di sfumature calde, è il momento perfetto per lasciarsi andare. Sedersi su un gradino, ascoltare una chitarra che arriva da lontano, condividere un bicchiere in una piazzetta semi vuota. E sentire che, in fondo, non serviva altro.

Chi parte spesso lo fa piano, con lo sguardo che si gira più volte.

Belvedere Carducci a Perugia
Belvedere Carducci

Perugia resta dentro come una canzone che non sai perché, ma continui a canticchiare ore dopo.

Foto © stock.adobe


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