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Piante e fiori

Dipladenia: la temperatura minima che può sopportare

La Dipladenia è una pianta tropicale tanto affascinante quanto delicata, ma sai qual è la temperatura minima che riesce davvero a sopportare senza rischiare danni? Potrebbe sorprenderti.

Dipladenia rossa
Dipladenia: la temperatura minima che può sopportare

Sembrano piccole regine esotiche, appese a balconi e terrazzi con il loro portamento elegante e i fiori a trombetta. La Dipladenia, o Mandevilla che dir si voglia, incanta e seduce con semplicità. Ma appena l’aria comincia a cambiare, ecco che compare il dubbio: è arrivato il momento di metterla al riparo? La risposta non è così scontata, perché se il freddo è il suo nemico, lo è anche l’eccessiva premura. Serve equilibrio, attenzione, e un pizzico d’intuizione. Nel mondo del giardinaggio, ci sono poche cose più frustranti che veder sfiorire una pianta curata con amore solo per una notte troppo gelida. Ed è proprio per evitare questo che conoscere la soglia termica critica della Dipladenia può fare la differenza tra una primavera fiorita e un vaso da ricominciare da capo.

Attenzione però: le regole cambiano se si abita in collina, in città o vicino al mare. Un terrazzo ben esposto può trattenere il calore più a lungo, mentre un giardino in aperta campagna sarà più vulnerabile alle gelate notturne. Ecco perché, oltre ai gradi sul termometro, servono anche occhi e naso: osservare, annusare l’aria, intuire quando la pianta inizia a “stringersi”. In fondo, chi non ha mai dimenticato un vaso fuori per una notte, sperando che non fosse troppo tardi?


Quando il termometro scende: il vero limite della Dipladenia

Sebbene il suo aspetto esotico possa far pensare a una fragilità estrema, la Dipladenia resiste fino a circa 8°C, ma in condizioni ottimali riesce a tollerare brevemente anche i 5°C. Tuttavia, è bene sapere che già sotto i 10°C la pianta inizia a soffrire: rallenta la crescita, perde vigore e potrebbe smettere di fiorire. È come se, sotto una certa soglia, entrasse in una specie di letargo forzato. Se poi le temperature si avvicinano allo zero, il rischio di danni permanenti è concreto. Le foglie cominciano a ingiallire, gli steli diventano molli e il freddo può colpire direttamente le radici, compromettendo la salute dell’intera pianta.

Una metafora? Pensala come una turista tropicale catapultata in una nevicata senza cappotto: resisterà un po’, ma non troppo a lungo.

Come proteggerla dal freddo senza stressarla

Anche chi vive in zone dal clima mite non dovrebbe sottovalutare gli sbalzi di temperatura autunnali. Per questo, ci sono alcune strategie pratiche per garantire alla Dipladenia un inverno sereno:


Dopo qualche sera fresca, se il termometro scende sotto i 12°C con costanza, è il momento di agire. Non aspettare le gelate: meglio prevenire che correre ai ripari quando la pianta è già in sofferenza.

  • Spostarla in un ambiente riparato, come una veranda chiusa o un vano scale luminoso
  • Evitare stanze troppo riscaldate: l’aria secca e calda può stressarla più del freddo
  • Mantenere una buona umidità ambientale, senza esagerare con le annaffiature
  • Sospendere la concimazione: la pianta in inverno ha bisogno di riposo
  • Controllare periodicamente che non compaiano parassiti, facilitati dall’indebolimento della pianta

Dipladenia davanti alla finestra


In alternativa, si può anche coprire la Dipladenia con un telo di tessuto non tessuto, soprattutto se è in balcone e non è possibile spostarla.

Un errore comune: lasciare fuori la Dipladenia “perché tanto non gela”

Uno degli sbagli più frequenti? Pensare che se non si arriva a 0°C, allora non c’è pericolo. In realtà, la Dipladenia non sopporta il freddo prolungato, nemmeno se sopra lo zero. Anche temperature costanti intorno ai 7°C, se durano giorni o settimane, possono indebolirla fino a comprometterne la ripresa.


C’è poi un altro fattore da considerare: l’umidità. Un clima freddo e umido è più dannoso di uno secco. Le radici bagnate, in presenza di basse temperature, rischiano il marciume.

In definitiva, la regola d’oro è semplice: meglio spostarla troppo presto che troppo tardi. Un piccolo gesto che può salvare una stagione intera di fioriture.

Dipladenia bianca

E chissà, magari con qualche attenzione in più, sarà proprio la tua Dipladenia a sorprendere tutti con la sua esplosione di colore, anche dopo l’inverno più rigido.


Foto © stock.adobe


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