Elba in 3 giorni è la meta perfetta per chi sogna un weekend tra mare cristallino, borghi pittoreschi e natura incontaminata. Questo itinerario ti guida passo dopo passo alla scoperta delle meraviglie dell’isola, senza perdere neanche un dettaglio.
Prima di partire, conviene sistemare le basi: prenota il traghetto, scegli un alloggio comodo e valuta il noleggio di un’auto o uno scooter. Muoversi in autonomia fa davvero la differenza, soprattutto se vuoi scoprire anche le zone meno turistiche dell’isola. Meglio evitare di perdere tempo con attese o orari rigidi, no? E poi, vuoi mettere la libertà di fermarti dove vuoi quando una vista ti rapisce?
L’Elba sorprende per estensione e varietà di paesaggi: scogliere, pinete, colline e spiagge che si alternano in pochi chilometri. Ogni curva nasconde uno scorcio da cartolina, ogni sentiero una piccola scoperta. E spesso capita di cambiare piano solo perché una deviazione improvvisa porta in una baia silenziosa e deserta. Pianificare un minimo è utile, ma lasciare spazio all’imprevisto può regalare i momenti più belli. Quando un posto merita, viene spontaneo voler assaporare ogni istante.
Portoferraio e spiagge dell’Elba tra storia e mare cristallino
La scoperta dell’isola inizia da Portoferraio, cuore pulsante dell’Elba e tappa obbligata per chi ama unire cultura e paesaggi marini. Il borgo è un intreccio di vicoli, scalinate e punti panoramici, con le fortificazioni medicee che dominano dall’alto e la Palazzina dei Mulini, antica residenza napoleonica che conserva ancora oggi il suo fascino austero.
Camminando tra i tetti rossi e le piazze assolate, si respira un’atmosfera d’altri tempi. E quando il sole inizia a picchiare, basta allontanarsi di pochi chilometri per raggiungere le spiagge del nord: Sansone, Capo Bianco, Padulella. Tutte con quel bianco accecante dei ciottoli levigati e un’acqua che sembra uscita da un filtro Instagram. Occhio alle calette nascoste: sono spesso le più belle.
Costa del Sole e borghi sospesi nel tempo
La Costa del Sole è un susseguirsi di curve e scorci mozzafiato. Qui la natura ha ancora il sopravvento, e ogni spiaggia sembra voler raccontare una storia diversa. Si comincia da Fetovaia, incorniciata da promontori verdi, dove la sabbia chiara si tuffa in un mare dalle sfumature caraibiche.
Poi si passa per:
- Seccheto, perfetta per chi ama le calette intime
- Cavoli, animata e giovane, ideale per fare un tuffo con vista
- Chiessi, con il suo fascino autentico e silenzioso
- Pomonte, famosa per il relitto dell’Elviscot, raggiungibile anche solo con maschera e boccaglio
Ogni tappa è una scusa buona per rallentare, mangiare qualcosa di buono in riva al mare e respirare quell’aria salmastra che riempie i polmoni e svuota i pensieri. È interessante notare come ogni borgo abbia una personalità diversa, nonostante la distanza tra uno e l’altro sia spesso questione di minuti.
Capoliveri e natura all’Elba tra miniere, leggende e mare selvaggio
Ultimo giorno, ma non certo meno intenso. Capoliveri merita tutto il tempo che si riesce a dedicargli. Un intreccio di stradine in salita, piazzette fiorite e botteghe artigiane dove si respira ancora il gusto della lentezza. Si dice che da qui si veda uno dei tramonti più belli dell’isola, e forse non è solo leggenda.
Chi ha voglia di camminare può esplorare l’area delle Miniere di Calamita, tra terra rossa, sentieri panoramici e silenzi profondi. Chi invece cerca il mare fino all’ultimo minuto, può rifugiarsi alla spiaggia dell’Innamorata, piccola, romantica, circondata da un paesaggio selvaggio che sembra fatto apposta per essere ricordato.
L’isola d’Elba in 3 giorni non si esaurisce in un elenco di luoghi. È piuttosto un invito a lasciarsi sorprendere, a fermarsi più del previsto in un punto panoramico, a scegliere un sentiero non previsto.
Perché spesso, i ricordi più belli non sono quelli pianificati.
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