Scopri il Lago di Tovel, gioiello delle Dolomiti di Brenta: natura incontaminata, escursioni, fauna selvatica e un misterioso passato rosso. Un viaggio tra meraviglia e silenzio.

Avvolto dalle cime spigolose delle Dolomiti di Brenta, il Lago di Tovel non è solo un posto da vedere, ma un luogo da sentire. Non si tratta di un semplice paesaggio da cartolina: cammini lungo le sue rive e tutto rallenta. I pensieri diventano più leggeri, il tempo sembra avere un altro passo. E allora viene spontaneo chiedersi: com’è possibile che un luogo così esista davvero?
Il Lago di Tovel, nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, ha quella presenza che lascia il segno. Ogni stagione gli cambia volto: l’estate gli regala cieli limpidi da specchiare, l’autunno lo avvolge in riflessi aranciati che sembrano usciti da un sogno. Alcuni lo scoprono per caso, altri lo cercano di proposito. Ma chi ci passa una volta, difficilmente se ne dimentica.
Natura incontaminata e colori mozzafiato intorno al Lago di Tovel
C’è chi lo percorre tutto a piedi, il sentiero che gira attorno al lago. E in effetti, ne vale la pena. Le acque cristalline riflettono le montagne come se fossero uno specchio antico, lucido e perfetto. Con i suoi 370.000 metri quadrati, non è solo tra i laghi alpini più estesi del Trentino: è uno dei più scenografici.
Intorno, abeti e larici si allungano verso il cielo, con quel profumo di bosco che non si dimentica. Può capitare di incrociare una volpe, di sentire il battito d’ali di un uccello che vola via all’improvviso. E sì, a volte, qualche traccia dell’orso bruno resta impressa nel fango. Non servono parole: basta ascoltare. Il vento tra gli alberi, il rumore dell’acqua, tutto invita a rallentare.
Un sasso lanciato, un riflesso che cambia con la luce, e ti accorgi che anche stare fermi può essere un modo di camminare.
Escursioni, sentieri e animali: tutto quello che puoi fare al Lago di Tovel
Al Lago di Tovel non serve chissà quale preparazione. Serve solo voglia di esplorare. Il giro del lago è semplice, quasi tutto pianeggiante, ideale anche se si hanno bambini o si cerca una camminata tranquilla. Ma chi desidera spingersi oltre, ha solo l’imbarazzo della scelta.
Alcuni sentieri meritano una menzione speciale:
- Sentiero Glare: attraversa boschi ombrosi e silenziosi, con scorci improvvisi che tolgono il fiato.
- Percorso della Regina Tresenga: dove la leggenda incontra la natura. Una passeggiata tra alberi e storie antiche.
E poi c’è il birdwatching. Niente di più rilassante che fermarsi, binocolo in mano, a osservare la vita tra i rami. Aironi, cince, picchi… un concerto di suoni e colori. In primavera, sembra quasi che tutto esploda all’improvviso.
Qui non si cammina per arrivare. Si cammina per restare.
Il misterioso fenomeno del “lago rosso”
C’è stato un tempo in cui il Lago di Tovel diventava… rosso. Davvero. Durante alcune estati, fino al 1964, le sue acque si coloravano di toni accesi, tra il rosso rubino e il porpora. Sembra incredibile, eppure succedeva.
Il motivo? Un’alga chiamata Glenodinium sanguineum. Cresceva a tal punto da tingere il lago, regalando uno spettacolo naturale che oggi esiste solo nei racconti e nelle vecchie fotografie. Le immagini di quell’epoca sembrano quasi dipinte. E invece erano vere.
Il fenomeno non si verifica più, ma la memoria è rimasta. E qualcosa di quel mistero aleggia ancora nell’aria, come una storia sospesa. Il lago, intanto, ha trovato un altro equilibrio. Diverso, sì, ma ugualmente affascinante.
Come arrivare al Lago di Tovel e quando visitarlo
Raggiungerlo è più facile di quanto sembri. Si parte da Tuenno, un piccolo paese a circa 12 chilometri. Da lì si imbocca la SP14, una strada che serpeggia tra boschi e montagne, regalando scorci da fotografare a ogni curva. Già il viaggio è parte dell’esperienza.
Durante i mesi estivi c’è anche un servizio navetta che collega Tuenno al lago. Una buona alternativa per chi vuole lasciare l’auto e godersi il paesaggio senza pensieri.
E quando andare? Beh, dipende. In estate ci sono più servizi e il clima è piacevole, ma anche la primavera ha un fascino tutto suo, con i primi fiori e il verde brillante che domina tutto. L’autunno? Una tavolozza calda e silenziosa. Ogni stagione ha il suo incanto.
Perché il Lago di Tovel continua a incantare
Ci sono luoghi che, per qualche ragione, entrano sotto pelle. Il Lago di Tovel è così. Non solo bello da vedere, ma intenso da vivere. Sarà l’aria, sarà la quiete, sarà quella sensazione che si prova quando ci si sente minuscoli davanti a qualcosa di grande.
C’è chi lo sceglie per una gita, chi per rifugiarsi qualche ora. Ma in ogni caso, è un posto che resta. Ti rimane negli occhi, ma anche dentro. E ogni tanto, anche senza volerlo, ci si torna con il pensiero.
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