Quando le temperature scendono sotto i 10°C e le giornate si accorciano, i gerani rischiano marciume e deperimento: conservarli al coperto può salvarne fino a 7 su 10 e ridurre del 50% il rischio di malattie fungine.
Proteggere i gerani in inverno non significa solo metterli in casa e sperare che resistano. Serve metodo, cura e qualche accorgimento pratico. Con le giuste precauzioni, queste piante longeve e generose possono rifiorire anche dopo stagioni rigide, portando avanti la loro vitalità anno dopo anno. Non basta tenerli al caldo: serve preparare il terreno, scegliere il luogo adatto e tagliare nel momento giusto. In fondo, chi non ha mai visto un geranio sopravvivere a malapena davanti a una finestra troppo esposta o in una veranda troppo umida?
In molti terrazzi esposti a nord, è bastato cambiare il contenitore e posizionare i vasi vicino a una parete interna per vederli riprendere vigore anche in pieno febbraio. Ma attenzione: l’inverno è il momento in cui la pianta entra in riposo vegetativo, e ogni intervento sbagliato può compromettere la ripresa primaverile.
Occorrente: cosa serve per il ricovero invernale dei gerani
Preparare i gerani per l’inverno richiede pochi strumenti, ma tutti fondamentali. Ogni elemento contribuisce a creare un ambiente stabile, asciutto e al riparo dagli sbalzi termici.
Tra i materiali indispensabili:
- Forbici da potatura ben affilate e disinfettate
- Vasi in plastica o terracotta con fori di drenaggio
- Sottovasi per evitare ristagni in ambienti chiusi
- Terriccio leggero con sabbia o perlite
- Fungicida naturale a base di rame o propoli
- Lampade LED a basso consumo (in caso di ambienti scarsamente illuminati)
Il terriccio non deve essere troppo ricco: un substrato leggero e drenante è perfetto per evitare il marciume radicale.
Passi rapidi per mettere i gerani al riparo
Trasferire i gerani all’interno non significa semplicemente spostarli. A volte sembra una sciocchezza, ma basta un piccolo errore per ritrovarsi con fusti flosci e foglie spente in pochi giorni.
Ci sono alcuni step precisi per garantire la loro sopravvivenza.
- Potatura preventiva: riduci i rami principali a 10-15 cm, rimuovendo foglie secche o danneggiate.
- Controllo delle radici: elimina eventuali parti marce e verifica che il pane di terra non sia fradicio.
- Cambio del vaso (se necessario): preferisci contenitori più piccoli se la pianta va in dormienza.
- Trattamento antifungino: nebulizza un prodotto naturale per prevenire muffe.
- Posizionamento: colloca i vasi in un locale tra i 10 e i 15°C, con luce indiretta.
- Irrigazione minima: bagna solo quando il terriccio è completamente asciutto.
Alcuni coltivatori hobbisti tengono i gerani in cassette di legno con sabbia asciutta, lasciando solo la base del fusto, come si faceva nei cortili di campagna.
Errori da evitare: i 5 più comuni (e letali)
Durante il ricovero invernale, basta poco per compromettere mesi di fioriture. C’è chi ha perso intere cassette per averle lasciate vicino a una stufa accesa troppo a lungo, pensando di fare del bene.
Ecco gli sbagli più frequenti:
- Eccesso d’acqua: il primo nemico. Anche una sola irrigazione in più può far marcire le radici.
- Ambiente troppo caldo: temperature oltre i 20°C accelerano la ripresa vegetativa, fuori stagione.
- Luce diretta intensa: i raggi invernali possono seccare le foglie indebolite.
- Nessuna potatura: lasciare la pianta intatta favorisce l’insorgere di parassiti.
- Mancanza di aria: stanze troppo chiuse favoriscono muffe e ristagni.
A volte, basta dimenticare una finestra aperta durante una gelata notturna per ritrovarsi con fusti molli e anneriti.
Dove e quando sistemarli per l’inverno
Il periodo giusto per mettere al riparo i gerani è tra fine ottobre e inizio novembre, prima che le temperature notturne scendano sotto i 5°C. Meglio anticipare di qualche giorno che rischiare un colpo di freddo.
I luoghi ideali:
- Verande luminose non riscaldate
- Cantine ben isolate e asciutte
- Soffitte con finestra a nord
- Sottoscala interni con luce filtrata
In una serra domestica ben arieggiata, si possono mantenere gerani sani anche con temperature intorno ai 12°C. È importante evitare sbalzi termici: le pareti in vetro aiutano a mantenere una temperatura costante.
Il trucco dei vivaisti per i gerani: la dormienza controllata
Un metodo spesso usato dai professionisti è quello della dormienza forzata, che consiste nel far entrare la pianta in riposo completo. In questo stato, il geranio smette quasi del tutto di crescere ma conserva la sua vitalità interna.
Per attivare la dormienza:
- Riduci l’acqua progressivamente fino a sospendere quasi del tutto le annaffiature.
- Mantieni le piante in penombra, lontano da fonti di calore.
- Non concimare fino a marzo.
Alcuni vivaisti conservano gli esemplari più adulti appesi a testa in giù in ambienti ventilati: i fusti si seccano parzialmente, ma le gemme rimangono vive.
Questo metodo permette di avere gerani rigogliosi già da aprile, pronti a essere potati e stimolati con concime organico liquido.
Un po’ come certi semi che dormono sotto la neve in attesa della primavera, anche i gerani, se trattati con pazienza, sanno sorprenderci alla prima luce di marzo.
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