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Casa e giardino

I materiali migliori per i sottovasi in estate: plastica, coccio o zinco?

I materiali migliori per i sottovasi in estate — plastica, coccio o zinco — meritano una scelta attenta: ogni opzione porta vantaggi e piccole insidie, soprattutto quando il sole picchia. Scopri quale funziona davvero nel tuo terrazzo.

I sottovasi migliori per le piante
I sottovasi migliori in estate

Si ritiene che i materiali migliori per i sottovasi in estate influenzino direttamente la salute delle piante, soprattutto quando le temperature salgono vertiginosamente. È interessante notare come ogni opzione porti con sé vantaggi e limiti: la plastica, ad esempio, è leggerissima e pratica, ma tende a surriscaldarsi; il coccio “respira” e mantiene il terreno più fresco, anche se richiede maggiore attenzione; lo zinco ha un look moderno ma può scaldare troppo il terriccio se esposto al sole diretto. Provare sottovasi diversi permette di cogliere queste differenze in modo immediato.

Un suggerimento pratico? Meglio iniziare testando tre materiali — plastica, terracotta e metallo — per qualche giorno, così da capire quale si adatta meglio al tipo di pianta e all’esposizione del proprio balcone o giardino.


Plastica o coccio? I materiali migliori per i sottovasi in estate

Quando si parla di plastica vs coccio in piena estate, si toccano questioni fondamentali. Si nota che la plastica, essendo non porosa, trattiene l’acqua meglio e mantiene il terreno umido anche sotto il sole, ideale per piante che temono la siccità. Eppure, può diventare un’arma a doppio taglio: il caldo intenso la rende bollente al tatto e troppo stabile per il terreno, aumentando stress idrico e rischi di marciume se non dotata di drenaggio efficace.


Tipologia di sottovaso

Il coccio, o terracotta, offre invece un aspetto estetico naturale che si integra bene in terrazzo. Il suo punto di forza è la traspirazione: l’argilla microporosa lascia evaporare l’umidità in eccesso, evitando ristagni e danni alle radici. Tuttavia, questa porosità richiede irrigazioni più frequenti nelle giornate afose, aumentando il lavoro di cura. Inoltre, materiali più fragili come questo possono incrinarsi se esposti a caldi improvvisi o cadute accidentali.

Pro e contro a colpo d’occhio

Quando si confrontano plastica e coccio, si entra nel vivo di una delle scelte più comuni e sottovalutate tra gli amanti del verde. Ogni materiale ha peculiarità che lo rendono più o meno adatto a seconda del clima, della pianta e del tempo che si può dedicare alla cura. Soprattutto d’estate, quando il sole batte forte e l’acqua evapora in un attimo, la scelta del sottovaso può cambiare davvero le sorti di un vaso. La plastica è più pratica, ma rischia di diventare un forno; il coccio è più delicato, ma aiuta a mantenere il giusto equilibrio. Vediamo allora, in sintesi:


  • Plastica: leggera, economica, trattiene l’umidità, ma si surriscalda facilmente e può cuocere le radici.
  • Coccio: traspirante, stabile, esteticamente piacevole, ma richiede irrigazioni più frequenti e può rompersi con facilità.

Zinco: il nuovo protagonista estivo

Il zinco sta guadagnando terreno tra gli appassionati d’arredo urbano, specie per mobili e vasi di design. Ne viene apprezzato il look minimal, leggermente industriale, e la resistenza alla ruggine grazie al rivestimento zincato, oltre a una buona durabilità che non appesantisce troppo l’ambiente. Tuttavia, un dettaglio da non sottovalutare: il metallo conduce calore molto bene, quindi in pieno sole il sottovaso diventa un vero e proprio “forno”, mettendo a rischio le radici delle piante e costringendo a irrigazioni più frequenti. Per ovviare al problema si consiglia l’uso di liner plastici o tessili, che isolano la pianta dal metallo. In generale, lo zinco dà il meglio di sé in zone semi-ombreggiate o con piante resistenti al caldo.

  • Vantaggi: estetica moderna, robustezza, resistenza alla ruggine
  • Limiti: surriscaldamento diretto, necessità di liner, costo medio-alto

Come scegliere il sottovaso perfetto in estate

Ci si chiede spesso: “Qual è davvero il miglior materiale per i sottovasi in estate?” La risposta dipende da diversi fattori da considerare in modo integrato. Innanzitutto, il tipo di pianta: quelle che amano un terreno sempre umido, come le tropicali o gli ortaggi estivi, si trovano meglio con la plastica; mentre le specie xerofile o con radici più delicate, come le succulente o le aromatiche, preferiscono coccio o zinco con liner. Anche il clima e l’esposizione giocano un ruolo chiave: terrazzi molto assolati richiedono materiali traspiranti o ben isolanti, come il coccio. Quanto alla gestione, chi cerca praticità punterà sulla plastica, mentre chi predilige l’estetica potrà scegliere coccio o zinco. Infine, c’è il fattore economico e ambientale: la plastica è economica ma poco sostenibile; il coccio è biodegradabile; lo zinco ha costi superiori ma lunga durata.


Una scelta informata

Si crede che la scelta ideale non esista in assoluto, ma vada costruita intorno a esigenze e priorità personali. Un mix di materiali, usati in modo strategico, può offrire un equilibrio tra funzionalità e bellezza.

Hai già notato come cambia l’aspetto del balcone con ogni materiale? Provare diverse soluzioni può accendere nuovi spunti decorativi e far capire quali funzionano meglio con spazio e clime a disposizione. E quando si cambia vaso, si scoprono nuove armonie tra pianta e ambiente.


Scegliendo tra plastica, coccio o zinco, si può trasformare il terrazzo in un’oasi di bellezza e freschezza estiva.

I sottovasi migliori da utilizzare in estate

Curiosità e sperimentazione sono sempre alleate: meglio cominciare oggi, cambiando solo un paio di sottovasi per osservare l’effetto.

Foto © stock.adobe


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