Hai notato che il cipresso cresce troppo rapidamente e ti stai chiedendo come e quando potarlo senza danneggiarlo? Ecco una guida semplice e concreta per gestire al meglio questa pianta elegante e longeva.
Il cipresso è uno degli alberi ornamentali più amati nei giardini mediterranei. Slanciato, resistente e sempreverde, crea barriere naturali e dona un tocco di eleganza. Cresce veloce, spesso troppo, e se trascurato rischia di diventare un problema più che un pregio. I rami si allungano, l’altezza aumenta e la pianta perde quella forma compatta che la rende così affascinante. Alcuni si accorgono troppo tardi che il cipresso ha preso il sopravvento su tutto il resto del giardino.
Proprio per questo, è utile sapere che si può intervenire già con piccoli gesti pratici, senza stravolgere nulla. Si pensa che servano competenze da esperto, ma spesso bastano pazienza, un buon tempismo e qualche semplice accorgimento. Una potatura fatta nel momento giusto può davvero fare la differenza.
Il cipresso cresce troppo? Quando potarlo: il momento giusto fa la differenza
Si tende a pensare che tutti gli alberi vadano potati in inverno, ma non è sempre così. Per il cipresso, la stagione ideale è la fine dell’estate o l’inizio della primavera, evitando i periodi troppo freddi o troppo caldi. Perché proprio questi momenti? In primavera la pianta riprende a crescere, quindi una potatura leggera favorisce una forma ordinata. A fine estate, invece, si può intervenire per contenere l’altezza e correggere eventuali deformazioni provocate dal vento o dalla crescita disordinata.
C’è chi consiglia di evitare potature drastiche: il cipresso non reagisce bene ai tagli eccessivi, soprattutto se si tocca la parte interna secca. In questo caso, la pianta potrebbe non riprendersi o mostrare aree marroni antiestetiche. Meglio quindi agire con delicatezza, tagliando solo i rami più esterni e verdi, lasciando intatto il cuore della pianta. Questo approccio mantiene la salute dell’albero e ne conserva l’aspetto compatto e armonioso.
Strumenti, tecniche e accorgimenti utili per la potatura
Non basta sapere quando, è essenziale anche sapere come potare. Prima di tutto servono strumenti ben affilati e puliti: cesoie, troncarami o un seghetto, a seconda della grandezza dei rami.
Ecco alcune indicazioni pratiche:
- Taglia sempre in diagonale, mai in orizzontale, per facilitare la cicatrizzazione del ramo.
- Non tagliare troppo vicino al tronco: lascia sempre qualche centimetro per non ferire la struttura principale.
- Segui la forma naturale del cipresso, evitando sagome troppo geometriche o artificiali.
- Non superare un terzo della chioma in un solo intervento: una potatura troppo intensa indebolisce la pianta.
Un altro consiglio prezioso è osservare la pianta nei giorni successivi: se compaiono zone secche o marroni, significa che il taglio è stato troppo invasivo. In quel caso, meglio aspettare almeno un anno prima di intervenire di nuovo.
Cipresso troppo alto o inclinato? Ecco cosa fare
Succede spesso: il cipresso cresce troppo in altezza, supera i 6-7 metri e inizia a piegarsi per il vento o il peso dei rami. Qui le soluzioni vanno valutate caso per caso.
Se l’albero non è troppo vecchio, si può procedere con una potatura di contenimento dell’apice, cioè il taglio della punta più alta, per stimolare la crescita laterale e rallentare l’ascesa verticale. Attenzione: non va tagliata completamente la cima, ma solo spuntata con criterio.
In alternativa, per cipressi molto inclinati, si usano tutor o tiranti per raddrizzare gradualmente il tronco. Ma è una soluzione che richiede tempo e costanza, da riservare ai casi in cui la pianta ha ancora radici forti e una buona struttura.
E se il cipresso si trova troppo vicino a muri, recinzioni o altre piante? In questi casi conviene ridurre il volume della chioma laterale, potando in modo selettivo solo dove serve.
Così si evita che le radici si espandano troppo o che l’albero diventi una minaccia per la stabilità delle strutture vicine.
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