Avvolto in un silenzio quasi irreale e circondato da vette che sembrano scolpite nel cielo, il Lago d’Antorno è uno di quei posti capaci di toccare l’anima. Le sue acque ferme raccontano una storia fatta di quiete e di stupore, specchiando le Tre Cime di Lavaredo come se fossero sospese nel tempo. Non ha la fama del vicino Lago di Misurina, ma proprio questo lo rende speciale: è un rifugio, non una vetrina.
A due passi da Misurina, ma lontano anni luce dal suo viavai, questo lago incanta chi cerca natura autentica e silenzi che parlano. Ci si arriva facilmente, ma non è mai affollato. Chi ci viene, spesso torna. Perché l’aria sa di bosco, i rumori sono ovattati, e ogni passo ti avvicina a qualcosa che somiglia alla libertà.
Camminando lungo le sue rive, capita di fermarsi senza sapere il perché. Forse per ascoltare il vento tra i larici, o per seguire le onde leggere che increspano appena la superficie. E quando l’autunno infiamma i boschi di giallo e arancio, l’intero paesaggio si trasforma in un quadro che sembra dipinto a mano.
Idee ed escursioni indimenticabili da fare partendo dal lago
I sentieri che si aprono dal Lago d’Antorno non sono solo percorsi, sono esperienze. Ognuno ha il suo ritmo, ognuno regala sorprese. C’è chi parte per una passeggiata e finisce per innamorarsi della montagna.
Un itinerario semplice e amato da molti è il giro dei laghi di Misurina e d’Antorno, una camminata alla portata di tutti, che unisce la bellezza dei paesaggi alla facilità del percorso. Ideale per chi viaggia con bambini o per chi vuole godersi un paesaggio fiabesco senza troppa fatica.
Chi invece cerca emozioni più forti può seguire il sentiero 122 verso Monte Piana, dove si trova un museo all’aperto dedicato alla Grande Guerra. Non è solo trekking, è memoria, è storia viva. Salendo, la vista si apre su vallate che sembrano non finire mai.
Ma l’escursione che fa battere il cuore a ogni appassionato resta quella alle Tre Cime di Lavaredo. Dal Lago d’Antorno si prende il sentiero 101, si arriva al Rifugio Auronzo e da lì inizia l’avventura. Un percorso celebre, sì, ma mai banale. Ogni curva regala una nuova prospettiva, ogni fatica è ripagata.
Non mancano poi altre opzioni meno battute ma altrettanto affascinanti:
- Un sentiero più breve verso il Rifugio Lavaredo, panoramico e accessibile
- La salita al Monte Paterno, tra gallerie e tracce della storia
- Le camminate verso le malghe, tra pascoli e sapori locali
- I belvedere di Pian dei Buoi, per uno sguardo d’insieme sulle Dolomiti
- Gli anelli escursionistici attorno al lago, perfetti per una mezza giornata di natura
Ogni itinerario è un invito a rallentare, a respirare, a lasciarsi sorprendere. Perché in fondo, tra una salita e l’altra, non si cerca solo la cima, ma qualcosa che somiglia alla felicità.
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Curiosità, scorci e luoghi poco conosciuti da scoprire
Il Lago d’Antorno è un piccolo universo dove ogni angolo ha qualcosa da dire. E spesso le sorprese si nascondono proprio dove meno te lo aspetti.
Un esempio? La Malga Rin Bianco, poco distante dal lago. Nota per la collaborazione con Mauro Corona, ospita una biblioteca tra le montagne. Sembra un dettaglio, ma basta sedersi lì, con un libro e il panorama attorno, per capire che è un’esperienza fuori dal comune.
Non molto lontano, una stalla ottagonale è diventata famosa grazie alla fiction “Un passo dal cielo”. Vederla dal vivo è diverso: niente finzione, solo natura e legno, con il profumo dell’erba e il silenzio a far da colonna sonora.
E poi ci sono quei punti senza nome, quei piccoli moli naturali dove sedersi e ascoltare l’acqua. Oppure i passaggi tra gli alberi da cui all’improvviso si apre la vista sulle Tre Cime. Ogni scorcio sembra scelto da un pittore.
Durante l’autunno, il foliage regala al lago una veste nuova: i colori si riflettono sull’acqua come pennellate. Un contrasto vibrante, quasi struggente. E in quei momenti, tutto rallenta. Anche i pensieri.
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Come raggiungere il Lago d’Antorno senza stress
Arrivare al Lago d’Antorno è semplice, anche per chi non conosce bene la zona. Le strade sono ben tenute e i cartelli parlano chiaro. Ma conviene partire con calma: qui non si corre, si assapora.
Chi arriva da Bolzano, ad esempio, può seguire la A22 del Brennero fino a Bressanone, poi imboccare la SS49 in direzione Dobbiaco. Superato Carbonin, si seguono le indicazioni per Misurina. Poco dopo il lago, una deviazione porta dritto ad Antorno.
Se invece si parte da Venezia, basta percorrere la A27 fino in fondo e poi la SS51 passando per Pieve di Cadore. Dopo Misurina, la strada è breve. Il paesaggio, invece, è infinito.
Durante l’estate, una navetta panoramica collega Misurina e Auronzo al Rifugio Auronzo, fermandosi anche al Lago d’Antorno. Un’opzione perfetta per chi vuole lasciare l’auto e godersi ogni curva senza pensieri.
Il parcheggio è presente, ma nei giorni di punta è meglio arrivare presto o affidarsi ai mezzi. Tanto, appena si scende, la frenesia resta chiusa in macchina.
Il Lago d’Antorno non si limita a essere una meta. È un’esperienza, un modo diverso di vivere la montagna. Un luogo dove il tempo si allenta, e la bellezza fa il resto.
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