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Piante e fiori

Lavanda in vaso: irrigazione e potature estive per mantenerla rigogliosa

La lavanda in vaso è una scelta adorabile per chi vuole un angolo profumato sul balcone o in terrazza. Ma tenerla davvero rigogliosa sotto il sole estivo richiede un pizzico di attenzione, soprattutto su due fronti: irrigazione e potature.

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Come curare la lavanda in estate per renderla rigogliosa

Appena il caldo si fa serio e il sole inizia a martellare le giornate, la lavanda cambia ritmo. Le sue spighe si aprono come piccoli fuochi d’artificio, il profumo invade l’aria, ma… anche lei ha le sue esigenze. Annaffiarla a caso o tagliare i rami quando capita non basta. Serve uno sguardo attento, qualche gesto mirato. Anche chi si crede negato con le piante può farcela. Basta cogliere quei segnali che la pianta lancia, anche se in silenzio.

Spesso si pensa che sia una pianta “facile”. E lo è, ma non significa che faccia tutto da sola. Un’annaffiatura fatta bene, una sforbiciata al momento giusto… e lei risponde subito, con forza. Sa farsi amare, se la si tratta con rispetto. Basta davvero poco: osservare, intervenire con delicatezza, evitare gli errori più comuni. Il resto lo fa lei, danzando tra il vento e la luce.


Come capire se la lavanda ha sete

In estate, la lavanda sa resistere alla sete, ma attenzione a non prenderla alla leggera. Quando è in vaso, il terreno si asciuga in fretta, anche troppo. Il classico trucco? Niente di complicato: basta infilare un dito nel terriccio. Se è asciutto a due dita di profondità, è tempo di dare da bere.


Come si rinvasa la lavanda senza danneggiare e radici

Meglio evitare le annaffiature superficiali e frequenti. Una bella bagnata ogni 3-4 giorni è spesso più efficace. Così le radici si allungano e la pianta diventa più forte. E poi, mai spruzzare foglie o fiori: non è solo inutile, ma può anche fare danni. Scottature, muffe, malattie… Meglio versare l’acqua alla base, con calma, magari usando un annaffiatoio dal becco lungo. Fa la differenza, eccome.

Potature estive: quando e come intervenire

Dopo la prima ondata di fiori, che spesso arriva tra giugno e luglio, la lavanda può sembrare un po’ arruffata. Spighe secche, rami lunghi, forma sbilenca. Nessun dramma. Anzi, è il momento giusto per intervenire con una potatura leggera.


Non si tratta di fare piazza pulita, ma di sistemare un po’ l’aspetto e dare respiro alla pianta. Un taglio mirato serve a:

  • Dare spazio a una nuova fioritura, magari più discreta ma sempre profumata
  • Tenere la pianta ordinata, senza lasciarla “spelacchiata” alla base
  • Evitare che i rami si induriscano troppo

A maggio bisogna potare la lavanda


Il trucco sta nel tagliare i fusti sfioriti, proprio sotto il fiore, lasciando stare i rametti ancora verdi. Il legno vecchio non va toccato: è come una zona morta, da cui non spunta più nulla.

Ah, le forbici: che siano affilate e pulite. Sempre. Così si evita di ferire inutilmente la pianta o, peggio, passarle qualche infezione. Un gesto semplice, ma fondamentale.


Dove tenerla e cosa evitare con il caldo

Quando il caldo si fa torrido, anche la lavanda più resistente può entrare in sofferenza. Se il vaso è troppo piccolo o finisce sotto il sole a picco per ore, non è raro vederla farsi triste. Un consiglio furbo? Spostare il vaso in un punto ventilato, con sole al mattino e un po’ d’ombra nelle ore più roventi. Basta poco per farla stare meglio.

Se poi il contenitore è scuro, occhio: può surriscaldarsi e cuocere le radici. Meglio avvolgerlo in un telo chiaro, anche solo un vecchio strofinaccio può fare da scudo.

E i sottovasi? Da svuotare subito dopo ogni annaffiatura. L’acqua stagnante è un incubo per la lavanda: rischia marciumi e malanni vari. Meglio lasciar drenare bene, sempre.

Ultimo spunto, per chi ha voglia di provare: l’estate è anche il momento giusto per fare talee. Si prendono i rametti più giovani, si infilano in un vaso con terriccio sabbioso, si aspetta con un po’ di pazienza. Se va bene, nasce una nuova piantina. Un piccolo esperimento, semplice ma soddisfacente.

Curare la lavanda in vaso, d’estate, non richiede chissà quale magia. Solo uno sguardo attento, un po’ di costanza e gesti fatti col cuore.

Coltivare la lavanda e il rosmarino in balcone

Perché, diciamolo, quella nuvola lilla che ondeggia al sole merita tutte le nostre cure. E qualcosa di bello, in cambio, lo regala sempre.

Foto © stock.adobe


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