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Piante e fiori

Le piante che bevono le tossine: verità o mito? Ecco quali funzionano davvero

Le piante che bevono le tossine sono davvero efficaci oppure è solo un mito moderno? In questa guida scoprirai quali funzionano davvero e perché vale la pena averle in casa.

Le piante che assorbono tossine
Ecco quali sono le piante che assorbono le tossine

C’è chi giura che basti qualche pianta in salotto per respirare meglio. Altri invece storcono il naso, convinti che sia solo un’idea da influencer green. Ma davvero le piante d’appartamento riescono ad assorbire tossine e a purificare l’aria? O è solo una trovata ben confezionata che fa comodo a chi le vende? Negli ultimi anni, tra articoli online e video virali, l’entusiasmo intorno al “potere purificante” delle piante è esploso. Eppure, non tutte le foglie sono magiche. Alcune piante sì, fanno qualcosa. Altre… sono solo belle da vedere. Quindi, prima di trasformare il soggiorno in una foresta tropicale, meglio sapere quali funzionano davvero. E quali no.

Una cosa però è certa: anche quando non fanno miracoli, alcune piante riescono comunque a migliorare l’ambiente. Un po’ come un vecchio disco jazz: non serve a tutto, ma di sicuro fa bene all’atmosfera.


Cosa c’è di vero sul fatto che le piante assorbono tossine

Tutto è partito da uno studio della NASA negli anni ’80. L’idea? Trovare un modo per ripulire l’aria nelle stazioni spaziali. Non proprio una situazione da salotto, ma comunque utile. In quell’esperimento, alcune piante avevano effettivamente ridotto la presenza di sostanze come formaldeide, benzene e tricloroetilene. Ma – ed è un ma grande quanto un ficus – i test si svolgevano in stanze chiuse ermeticamente, senza finestre, senza spifferi, senza odori di cucina o spray per il bagno.


Piante che assorbono sostanze tossiche: leggenda o realtà?
Pothos

Ecco, la casa reale è tutta un’altra storia. L’aria gira, le fonti di inquinamento sono varie, e una pianta in un angolo difficilmente salverà l’intero appartamento. Però qualcosa fanno. Anche se non al livello di un purificatore d’aria, ci sono specie botaniche che un piccolo effetto lo hanno davvero. Aiutano con l’umidità, rendono l’aria meno secca, e soprattutto – diciamocelo – migliorano l’umore. Che non è poco.

Quali piante funzionano davvero (e non solo per bellezza)

Chi pensa che basti una pianta per cambiare l’aria in casa… forse non ha tutti i torti. Certo, non fanno miracoli, ma alcune riescono davvero a dare una mano. La questione sta tutta nello scegliere quelle giuste e sapere dove metterle.

Non servono serre né pollici verdissimi. Bastano poche varietà selezionate e un po’ di cura. E magari anche l’abitudine di aprire le finestre, perché – diciamolo – l’aria fresca è sempre la soluzione più efficace.


Ecco allora alcune piante che, oltre a essere belle da vedere, sembrano fare qualcosa in più:

  • Spathiphyllum (Pianta della Pace): rilassante già dal nome, è tra le più citate per la sua capacità di assorbire formaldeide e ammoniaca.
  • Sansevieria (Lingua di suocera): vive bene anche con poca luce, richiede poca acqua e lavora in silenzio mentre ti dimentichi di lei.
  • Pothos: versatile, resistente, cresce ovunque e assorbe diverse sostanze nocive.
  • Ficus benjamina: se trattato bene, è tra i più efficienti contro i composti organici. Ma occhio: è un po’ esigente.
  • Aloe vera: conosciuta per i suoi benefici sulla pelle, sembra utile anche per filtrare l’aria domestica.

Ovviamente non basta metterne una sul mobile del soggiorno. Distribuirle nei vari ambienti, soprattutto dove si arieggia poco, è un modo intelligente per sfruttarle al meglio. E ogni tanto, aria fresca e luce: a loro fa bene, ma anche a te.


Perché tenerle in casa ha comunque senso anche se assorbono tossine

Diciamoci la verità: nessuno si aspetta che una piantina salvi il mondo. Ma è anche vero che le piante da interno sanno fare più di quanto si pensi. Certo, non eliminano ogni sostanza nociva, ma:

Aggiungono un po’ di umidità all’aria secca. Rilassano gli occhi e l’atmosfera. Rendono gli ambienti più accoglienti. E soprattutto, aiutano a rallentare. Sì, perché prendersi cura di una pianta, annaffiarla, vedere che cresce, è un piccolo gesto quotidiano che cambia il ritmo. In meglio.


C’è chi dice che avere piante in casa riduca lo stress, migliori il sonno e persino la concentrazione. Sarà suggestione? Forse. Ma nel dubbio, una foglia in più non ha mai fatto male a nessuno.

Insomma, non saranno filtri miracolosi, ma le piante restano compagne silenziose del benessere. Arredano, purificano un po’, e ti ricordano – senza parole – che la natura trova sempre un modo per entrare, anche tra quattro mura.

Tenere in casa le piante che assorbono le tossine
Aloe vera

Ecco perché sì, vale la pena tenerle. Anche solo per il piacere di vedere qualcosa che cresce.

Foto © stock.adobe


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