Scoprire gli angoli nascosti della Liguria dove fare il bagno lontano dalla folla può trasformare una semplice giornata al mare in un’esperienza unica, fatta di silenzi, profumi mediterranei e acque cristalline.
Ci sono pezzi di costa ligure che sembrano voler restare segreti. Sentieri che si infilano nel verde, curve improvvise che svelano calette da sogno, profumo di rosmarino e salsedine che si mescolano nell’aria. La Liguria più autentica non si mostra subito, bisogna saperla cercare. Basta allontanarsi un po’ dalle zone più battute, lasciarsi guidare dal suono delle cicale e da quella voglia irrefrenabile di tuffarsi dove il mare non conosce folla.
Niente ombrelloni in fila, niente musica a tutto volume. Solo il rumore delle onde e un cielo che sembra più ampio. Chi vuole davvero staccare ha solo bisogno di un paio di scarpe comode, uno zaino leggero e la voglia di farsi sorprendere. Ecco qualche spunto semplice e sincero per scoprire il lato più intimo di questa terra affacciata sul blu.
Spiagge nascoste in Liguria: dove si trovano i veri tesori
Quando si nomina la Liguria, saltano subito alla mente le classiche mete da cartolina: le Cinque Terre, Portofino, magari Sanremo. Posti belli, certo, ma spesso presi d’assalto già all’alba. Eppure, c’è un’altra Liguria, quella fatta di angoli tranquilli dove l’acqua è limpida e l’eco delle voci sembra non arrivare mai. Punta Crena, poco fuori da Noli, è uno di quei posti che sembrano usciti da una storia sussurrata. La si raggiunge solo dal mare o con un sentiero che richiede passo sicuro e spirito d’avventura. Una volta arrivati, ci si ritrova in un silenzio raro, con il mare che si muove lento tra le rocce.
Poi c’è Punta Corvo, quasi al confine con la Toscana. La scalinata che porta giù non perdona, specie al ritorno, ma quello che aspetta in fondo ha qualcosa di speciale. Scogli, sabbia scura, un fondale che sembra disegnato. E Cala Maramozza? Vicina a Lerici, nascosta tra le pieghe della costa. Una baia raccolta, acqua trasparente e il canto delle cicale che accompagna ogni respiro. Uno di quei luoghi dove si arriva piano e si resta a lungo.
Fare il bagno lontano dalla folla: le mete da non perdere
Alcuni di questi angoli si raggiungono solo a piedi, lungo sentieri che sembrano non finire mai, altri invece chiedono una pagaiata tra le onde o una breve corsa in barca tra i riflessi del sole. Ma è proprio questo che li rende così speciali: non ci si finisce per caso, e forse è proprio perché serve un po’ di fatica che poi li si vive in modo diverso, con più rispetto, con occhi più attenti. Ogni passo, ogni bracciata, sembra preparare a qualcosa di prezioso.
Ecco qualche suggerimento da segnare:
- Spiaggia delle Calandre (Ventimiglia): sabbia dorata, onde lunghe e un’aria un po’ selvaggia che la rende unica.
- Lido delle Sirene (Bergeggi): ci si arriva con quasi duecento scalini, ma il panorama è di quelli che fanno dimenticare la fatica.
- Punta Prodani (tra Varigotti e Bergeggi): libera, ruvida, perfetta per chi ama i luoghi sinceri, senza filtri.
- Cala del Pozzale (Isola Palmaria): profumo di mirto e ginestre, ciottoli bianchi e acqua che fa brillare la pelle.
Queste spiagge spesso non hanno bar, lettini o docce. Servono acqua, un telo, magari qualcosa da mangiare preparato con calma. Ma è proprio il fatto di doversi organizzare che rende tutto più vero.
Liguria autentica: quando il viaggio è parte della destinazione
In Liguria succede una cosa curiosa: spesso il bello non è dove finisce il sentiero, ma lungo il percorso. Si cammina tra rami che sfiorano la pelle, ci si arrampica su gradini antichi, si intravedono scorci che tolgono il fiato.
E mentre si arriva, cambia anche il ritmo. Si respira più lentamente, si parla sottovoce. Forse perché certi luoghi vanno rispettati. E chi ci arriva, senza far rumore, lo sa.
Una scala scolpita nella roccia, una grotta ombrosa, un gabbiano che vola basso sul mare: sono dettagli, ma fanno la differenza. In queste calette si condivide il silenzio, non lo spazio. Nessuno disturba, nessuno invade.
Gli angoli nascosti della Liguria raccontano un altro modo di vivere il mare. Più intimo, più lento, forse più vero. Non servono luci speciali o filtri da social. Basta un pomeriggio qualunque, un po’ di sole e la voglia di perdersi per ritrovarsi.
Perché alla fine, la Liguria è tutta così: ruvida, profumata, stretta tra monti e onde.
Ma se ci si ferma a guardare bene, sa essere di una bellezza disarmante.
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