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Casa e giardino

Maglione infeltrito e rimpicciolito? Ecco 2 trucchetti incredibili per salvarlo

Un maglione infeltrito e rimpicciolito sembra la fine del mondo, vero? Ma non è detto che sia davvero irrecuperabile. Anzi, con un paio di trucchetti semplici, alla portata di tutti, si può davvero salvare il capo preferito e magari risparmiarsi il dispiacere (e la spesa) di doverlo sostituire. A volte basta poco: un lavaggio sbagliato, una centrifuga troppo energica o una temperatura troppo alta, e ci si ritrova con un mini-maglione rigido e triste.


Capita più spesso di quanto si pensi, soprattutto quando si ha a che fare con la lana. E se poi è cashmere, merinos o alpaca, il disastro pesa ancora di più. Si pensa spesso che sia colpa della lavatrice, ma la verità è che certi tessuti non perdonano. Persino i materiali sintetici, che sembrano più “robusti”, possono perdere forma o colore con un lavaggio fuori fase. E allora? Gettare tutto? Macché. Vale sempre la pena tentare, soprattutto quando le soluzioni si trovano già in casa e funzionano davvero.

Si dice spesso che quando un maglione si infeltrisce è da buttare. Ma chi l’ha detto? In realtà, è solo questione di conoscere i giusti accorgimenti. E no, non serve fare magie o spendere soldi in trattamenti costosi. Basta un pizzico di pazienza, qualche asciugamano e ingredienti che probabilmente sono già in dispensa. Curioso? Ecco da dove iniziare.


Maglione infeltrito? Ecco come lavarlo senza rovinarlo

Prima di parlare di soluzioni, vale la pena soffermarsi un attimo su ciò che provoca il problema. Molto spesso, infatti, tutto parte da un lavaggio fatto con le migliori intenzioni ma con poca attenzione. La lana è una fibra viva, e come tale ha le sue esigenze: soffre gli sbalzi termici, non ama gli scossoni e detesta i detergenti aggressivi. Anche se la lavatrice promette cicli “speciali lana”, a volte non basta. Il metodo più sicuro? Il buon vecchio lavaggio a mano. Si riempie una bacinella con acqua tiepida (non bollente!), si aggiunge un po’ di sapone di Marsiglia e si lascia il maglione in ammollo per una ventina di minuti. Niente sfregamenti o torsioni. Solo cambi d’acqua ogni tanto e movimenti delicati. Poi si toglie l’eccesso d’acqua tamponando con un asciugamano e si fa asciugare in orizzontale, meglio se in un luogo ventilato e senza sole diretto.


Se proprio si deve usare la lavatrice, l’importante è impostare il programma lana o delicati, tenere la temperatura sotto i 30° e disattivare la centrifuga, se possibile. Anche il detersivo vuole la sua parte: meglio sceglierne uno specifico e non esagerare con la dose.

Due trucchetti incredibili per recuperare un maglione rimpicciolito

Quando il danno è fatto e il maglione sembra perso, niente panico. Ci sono due metodi che possono davvero aiutare a riportarlo a una taglia decente. Non sono soluzioni miracolose, ma funzionano sorprendentemente bene.

  • Il primo trucco è con il borace. Sì, proprio lui. Si trova facilmente in farmacia o online. In una bacinella con acqua tiepida, si sciolgono due cucchiai di borace per ogni litro. Si immerge il maglione per 15 minuti circa. Durante l’ammollo, si può cambiare l’acqua una volta per tenerla tiepida. Poi si stende il maglione su un asciugamano, lo si tampona e si infila qualche altro asciugamano all’interno per dargli forma. A questo punto, si inizia ad allungare piano piano il tessuto con le mani. Ultimo passaggio: lo si lascia asciugare su una gruccia, all’aria.
  • L’altro rimedio prevede l’uso dell’aceto bianco. Funziona perché rilassa le fibre naturali, rendendole più malleabili. In una pentola si mette il maglione con acqua e mezzo litro di aceto, poi si porta tutto a ebollizione dolce. Dopo circa un’ora, si lascia raffreddare, si sciacqua prima con acqua tiepida e poi fredda. Anche qui, si procede come prima: tamponare, allungare delicatamente e far asciugare.

Attenzione però: questi metodi vanno bene solo per tessuti naturali. I sintetici reagiscono male a calore e trattamenti chimici. Lì, l’unica difesa è la prevenzione.


Lana, cashmere e merinos: meglio prevenire che curare

Quando si ha tra le mani un maglione in cashmere o merinos, si capisce subito che non è un capo qualunque. Non solo per il prezzo, ma per la sensazione che regala: morbidezza, calore, leggerezza. Ma questa bellezza ha bisogno di attenzioni. Basta poco per rovinarla, ed è un peccato.

Questi capi non sono solo vestiti, sono investimenti. Vale la pena trattarli con cura: niente centrifughe, asciugatrici bandite e mai lasciarli appesi troppo a lungo. Riporli piegati è la scelta migliore.


E se proprio succede un incidente, tentare il recupero ha sempre senso. Perché vedere un maglione tornare in forma dopo averlo dato per perso è una soddisfazione unica. Un po’ come ridare vita a qualcosa che si pensava finito. Un piccolo gesto, ma che fa bene all’umore, al portafoglio e anche all’ambiente.

Come recuperare una maglia infeltrita


Dunque, la prossima volta che il bucato gioca brutti scherzi, meglio non disperare subito. Magari, tra una bacinella e un po’ d’aceto, si nasconde il segreto per salvare il maglione del cuore.

 

Foto © stock.adobe

 


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