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Piante e fiori

Moltiplicare un fico in primavera: ecco come fare la talea con successo

Moltiplicare un fico in primavera è un gesto semplice e anche un po’ magico, perfetto per chi ama vedere nascere qualcosa con le proprie mani. Con la talea, bastano poche mosse e un pizzico di pazienza.

Come fare la talea del fico
La tale del fico in primavera: come farla con successo

C’è chi pensa servano chissà quali competenze per far crescere una pianta da zero. Ma con il fico le cose vanno diversamente. Non è necessario essere esperti: un ramo robusto, un po’ di cura e il momento giusto. E la primavera, con la sua energia gentile, fa tutto il resto. Se c’è un fico nel tuo giardino – o anche in quello di un amico complice – è il momento ideale per fargli dei “fratelli”. Basta poco: scegliere, tagliare e poi lasciar fare alla natura.

Di solito si inizia quasi per caso, per curiosità. Ma quando da quel rametto spunta una foglia, e poi un’altra, il gioco prende tutta un’altra piega. Si resta lì a guardare e si capisce quanto possa essere sorprendente qualcosa di così semplice.


Quando fare la talea del fico e perché proprio in primavera

Nel mondo delle piante, i tempi contano. Non si improvvisa. E quando si parla di talea, la primavera è il momento d’oro: giornate più luminose, il terreno che si scalda, l’umidità che resta nell’aria senza sforzi. Il fico, si sa, è una pianta generosa. Tra marzo e metà maggio, tutto sembra agevolarlo. Ogni taglio fatto in questo periodo ha più possibilità di trasformarsi in una nuova vita.


Molti dicono che il fico non delude. E un po’ è vero. Radica con facilità, ma serve comunque fare le cose per bene. Rami troppo vecchi, tagli sbagliati o l’esposizione sbagliata possono rovinare tutto. Meglio non rischiare. Quando la linfa comincia a scorrere nei rami, si sente che è il momento giusto. È quasi una sensazione nell’aria.

Come fare la talea del fico: gesti semplici, risultati sorprendenti

Fare una talea di fico è come iniziare un piccolo esperimento, ma senza ansie. Si parte da un ramo e, con un po’ di fortuna e attenzione, ci si ritrova con una piantina tutta nuova. L’importante è non avere fretta e seguire qualche dritta collaudata.

Ecco cosa conviene fare:


  • Scegli un ramo giovane ma non troppo tenero, sui 20-25 cm, con due nodi visibili.
  • Taglia poco sotto il nodo con forbici ben pulite.
  • Togli le foglie più in basso, lascia solo quelle in cima.
  • Se vuoi, puoi intingere la base in un po’ di radicante (una spinta in più non guasta).
  • Metti la talea in un vaso con terra leggera, tipo torba e sabbia.
  • Bagna leggermente e mettila in un punto luminoso ma senza sole diretto.
  • Cerca di mantenere la temperatura tra i 15 e i 22 gradi.

Come fare la talea di fico

Dopo 3-4 settimane si iniziano a notare i primi segni: gemme che si gonfiano, foglioline che spuntano. È il momento in cui si capisce che tutto sta funzionando.


Un’idea utile? Usare una bottiglia di plastica tagliata come copertura per creare una mini serra. Aiuta a trattenere calore e umidità. Anche un semplice contenitore da cucina trasparente può fare il suo dovere, basta che lasci passare la luce.

Gli errori più comuni e qualche dritta da non sottovalutare

Non sempre va tutto liscio, e va bene così. Alcuni errori sono quasi inevitabili all’inizio, ma riconoscerli aiuta a non ripeterli. Il terreno troppo compatto, ad esempio, è un problema. Oppure mettere la talea al sole pieno appena piantata: si stressa subito. Anche dimenticare di tenere il terriccio umido (ma non fradicio) è un classico.


C’è poi la tentazione di controllare troppo. Si vorrebbe tirarla fuori per vedere se le radici ci sono. Ma disturbare le prime fasi è una delle cose che più danneggiano. Meglio lasciarla in pace e darle tempo.

Una busta trasparente messa sopra il vaso può davvero fare la differenza. Non è niente di complicato, ma crea quell’ambiente umido e protetto che serve nei primi giorni. Niente colpi d’aria, niente sbalzi. Solo tranquillità.

E se non attecchisce? Fa parte del gioco. Si fanno due o tre talee insieme proprio per questo. Una fallisce, l’altra magari prende forza e cresce. Quando poi si vede la prima fogliolina nuova, beh, lì capisci che ne è valsa la pena.

La talea del fico in primavera

A questo punto, non resta che iniziare. La primavera è già lì fuori, pronta ad aiutarti. E un fico in più, diciamolo, non dispiace mai.

Foto © stock.adobe


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