Nel cuore della Val di Sole, il Natale si accende tra arte popolare, luci e silenzi innevati. Ossana diventa un presepe a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia.

Nel cuore della Val di Sole, Ossana con i suoi 1600 presepi accende l’inverno con un incanto che profuma di legna, cannella e speranza. Ogni angolo del borgo diventa una finestra aperta sulla meraviglia, mentre la neve scricchiola sotto i passi e il silenzio si fa poesia.
Le luci artigianali guidano il cammino lungo un percorso costellato di piccole natività, vere opere d’arte che narrano il Natale attraverso stoffe, foglie, semi e legno. Un filo rosso teso tra le vie come una carezza d’infanzia, un invito a rallentare e guardare davvero. Tra una natività e l’altra, non mancano le casette dei mercatini di Natale, con il loro profumo di abete, dolci speziati e tradizione artigiana.
Nel borgo di Ossana dove il tempo sembra essersi fermato, il Natale prende forma
C’è qualcosa di profondamente umano nel presepe. Forse perché racconta una storia di attesa, rifugio e rinascita. A Ossana, quel racconto si moltiplica per milleseicento. Ogni presepe è unico, costruito a mano da chi abita questi monti o li porta nel cuore: famiglie, artisti, bambini, volontari. Seguendo il percorso tracciato dalla corda rossa, si attraversano antiche corti, scalinate, giardini innevati. L’aria profuma di vin brulè e legna ardente. A ogni svolta, una nuova scena: la Natività su una barca, dentro una lanterna, intagliata nel pane o ricamata nella stoffa.
Non è solo un’esposizione. È un dialogo silenzioso tra mani e cuori. Ogni composizione è una dichiarazione d’amore per la tradizione e una preghiera laica di bellezza. E mentre i bambini rincorrono i fiocchi, gli adulti ritrovano il senso. Nel 2025 si celebra la 26esima edizione: un traguardo che ha trasformato questo piccolo borgo nel cuore pulsante del Natale trentino. E a renderlo ancor più speciale è la partecipazione collettiva, un’intera comunità che si mette in gioco per donare stupore. Ossana non espone presepi. Li vive. E li fa vivere.
Castello San Michele e il presepe che racconta la guerra
A volte un presepe non consola: commuove. In certe stanze il silenzio pesa come la storia. C’è un freddo diverso, dentro le mura del castello: è quello della memoria. I passi si fanno lenti, quasi in punta di cuore. Non è un presepe qualsiasi, è un racconto che brucia piano.
Questo è ciò che rende il presepe di Castello San Michele così potente e unico:
- Rievoca la notte di Natale del 1914, quando tra i nemici in trincea si alzò una tregua fatta di canti, luci e umanità.
- Ambientato tra divise logore e lettere mai spedite, porta i visitatori nel cuore di un’umanità che resiste.
- Le sagome dei soldati, i suoni ovattati del fronte, gli alberi nudi: ogni elemento invita a riflettere, a ricordare.
- Il Castello San Michele si trasforma in un luogo teatrale dove passato e presente si intrecciano.
- Fa parte del percorso dei presepi e rappresenta una delle tappe più intense, perché qui la memoria si fa arte.
Qui, l’incanto si fa memoria. E la memoria, incanto.
Mercatini e sapori di Ossana: il villaggio che profuma di festa
Oltre ai presepi, Ossana accoglie i visitatori con un mercatino di Natale che sa di favola. Le casette in legno, addobbate con rami di abete e stelle di carta, propongono prodotti artigianali della Val di Sole: lana cardata, ceramiche decorate, dolci tipici, liquori alle erbe.
Passeggiando tra le bancarelle si scoprono regali autentici: piccoli capolavori fatti a mano, storie intagliate nel legno o cucite nella stoffa. Ogni acquisto è un gesto di supporto a chi lavora con passione e tramanda saperi antichi.
Non manca il gusto: nella casetta delle degustazioni, si possono assaggiare strudel appena sfornati, zelten profumati di frutta secca e calici di vin brulè fumante. Ogni sorso scalda le mani e l’anima.
E per i più piccoli, c’è un angolo magico: la Casa di Babbo Natale, con la sua atmosfera incantata e la possibilità di spedire letterine che profumano di sogni.
Ossana in dicembre non è solo un luogo: è uno stato d’animo. Un tempo sospeso, fatto di neve, luci e desideri. Non servono effetti speciali quando c’è la luce di una lanterna tra le mani e un presepe nel cuore. A Ossana, il Natale è una carezza lenta che illumina l’inverno. Una storia da vivere passo dopo passo, seguendo il filo rosso della meraviglia.
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