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Piante e fiori

Potatura del pero: il momento giusto per intervenire e ottenere una raccolta abbondante

La potatura del pero è un passaggio cruciale per chi desidera raccogliere frutti sani e abbondanti. In autunno e inverno, la pianta entra in riposo vegetativo: è questo il momento ideale per intervenire e modellare la chioma. Con le tecniche giuste e il tempismo corretto, il pero si trasforma in un alleato generoso del tuo frutteto.

Come potare l'albero di pero
Potatura del pero: il momento giusto per intervenire e ottenere una raccolta abbondante

Curare un pero è un po’ come scolpire il tempo: ogni taglio racconta una stagione passata e prepara la strada per la prossima. Intervenire nel momento sbagliato, però, può compromettere anni di lavoro. Questo vale sia per i pereti in piena produzione che per gli alberi giovani, ancora in fase di formazione. Capire quando e come potare, quindi, non è solo una questione tecnica: è un’arte che intreccia esperienza, osservazione e un pizzico di intuito.


In questo articolo vedremo in dettaglio quando potare il pero, quali rami eliminare e quali conservare, come intervenire durante la potatura verde estiva e quali errori evitare per favorire la fruttificazione. Preparati a riscoprire il ritmo della natura e a ottenere raccolti che premiano la cura e la pazienza.

Quando potare il pero: scegliere il momento giusto fa la differenza

Il periodo più adatto per la potatura del pero è quello del riposo vegetativo, tra la caduta delle foglie in autunno e l’inizio della ripresa vegetativa in primavera. Ma attenzione: non tutti i giorni sono uguali. Le giornate troppo fredde, soprattutto con gelate notturne, possono causare danni irreversibili ai tessuti tagliati.

  • Periodo consigliato: da fine novembre a inizio marzo
  • Finestra ottimale: febbraio, quando le giornate si allungano e le temperature sono più miti
  • Da evitare: potature sotto zero e in giornate umide

In alternativa, nei climi più miti, è possibile eseguire una leggera potatura anche in autunno, subito dopo la caduta delle foglie. In ogni caso, è importante valutare lo stato della pianta, l’età e la forma di allevamento.


A fianco della potatura invernale, si pratica anche la potatura verde tra fine primavera e inizio estate. Questa serve a contenere la crescita e a migliorare l’areazione e l’esposizione solare della chioma, eliminando polloni e succhioni prima che rubino energia preziosa alla produzione.

Potare un pero non è solo un gesto tecnico: è come parlare con la pianta, accompagnandola verso un equilibrio armonioso tra forza e frutto.

Tecniche di potatura del pero: come modellare la pianta per frutti sani

La potatura del pero varia a seconda della fase di vita dell’albero. Nei primi anni si parla di potatura di allevamento, fondamentale per definire l’architettura della pianta. Dopo il quarto anno, si passa alla potatura di produzione, che mira a mantenere la chioma equilibrata e produttiva.

Le forme di allevamento più diffuse per il pero sono:

  • Fusetto: ideale per impianti intensivi, favorisce la luce all’interno della chioma.
  • Palmetta: richiede una potatura più rigorosa, ma facilita la raccolta.
  • Vaso: usato nei frutteti familiari, rende l’albero più accessibile e armonioso.

Durante la potatura è fondamentale distinguere i diversi tipi di rami:


  • Brindilli: rami sottili con gemme apicali a fiore, da conservare con tagli leggeri.
  • Lamburde: rami corti e produttivi, ma solo per 3-4 anni.
  • Rami misti: portano sia gemme a fiore che vegetative.
  • Polloni e succhioni: rami verticali e sterili, da eliminare.

La regola d’oro? Conservare il legno giovane produttivo, eliminare il secco e i rami interni che oscurano la chioma.

Una chioma ben arieggiata e illuminata è come un teatro esposto al sole: ogni ramo deve avere il suo spazio per brillare.

Errori da evitare e consigli pratici per una raccolta generosa

Anche con le migliori intenzioni, una potatura del pero mal eseguita può compromettere l’intera stagione. Ecco gli errori più comuni:

  • Tagli drastici e improvvisi: stressano l’albero e riducono la fruttificazione
  • Utilizzo di attrezzi sporchi: favoriscono malattie e infezioni
  • Potatura tardiva in primavera: ostacola la fioritura
  • Rimozione eccessiva dei rami fruttiferi: porta a una crescita vegetativa squilibrata

Per evitarli, bastano poche attenzioni:

  • Affila e disinfetta forbici e seghetti prima dell’uso
  • Esegui tagli obliqui e netti, poco sopra una gemma rivolta verso l’esterno
  • Rimuovi gradualmente i rami in eccesso, anche in più anni
  • Osserva la pianta durante tutto l’anno, per riconoscere i rami produttivi

Alcuni accorgimenti pratici:

  • Scegli giornate asciutte e luminose
  • Raccogli i residui di potatura e bruciali se infetti
  • Intervieni con criterio, seguendo lo sviluppo dell’albero

Ogni taglio, se ben eseguito, è come una carezza alla pianta: aiuta a orientare la sua energia verso la produzione e la salute.

Potatura del pero

Immagina un pero in piena fioritura, con rami ariosi che danzano alla luce di aprile, pronti a trasformare ogni gemma in un frutto succoso. Questo è il risultato di una potatura fatta con cura, rispetto e comprensione del ciclo naturale. Ogni intervento, ogni attrezzo pulito, ogni attesa paziente diventa parte di una sinfonia agricola che culmina nella dolcezza di una pera matura. E tutto inizia da un taglio ben pensato, in un giorno di fine inverno.

foto © stock.adobe


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