Scopri come tenere lontani i piccioni dal balcone in modo semplice e naturale. Rimedi efficaci, piante sgradite e dissuasori visivi per uno spazio pulito e vivibile.
Mantenere i piccioni lontani dal proprio balcone è molto importante. È un modo per evitare danni, cattivi odori e fastidi quotidiani. Anche se sembrano innocui, questi volatili possono trasformare lo spazio esterno in un rifugio permanente. E questo porta a diverse conseguenze. Ma come si fa davvero a scoraggiarli?
Non servono soluzioni complicate o costose. Bastano piccoli accorgimenti, un po’ di costanza e un pizzico di furbizia.
Piccioni in città: un problema che si insinua dappertutto
La presenza dei piccioni negli ambienti urbani è ormai parte del paesaggio. Ma quando iniziano a frequentare con troppa insistenza il tetto o il balcone di casa, la questione cambia tono. Non si tratta solo di una convivenza scomoda: è qualcosa che va gestito in fretta, prima che diventi un problema serio.
Questi uccelli possono infatti trasmettere malattie attraverso il guano. Ad esempio la salmonellosi, la psittacosi o la criptococcosi. C’è poi un altro aspetto meno visibile ma altrettanto fastidioso: i nidi. Spesso vengono costruiti in punti nascosti come le grondaie o gli spazi tra i pannelli solari. Il rischio? Blocchi, malfunzionamenti e costi extra per la manutenzione.
E a volte non ci si accorge del problema fino a quando è già troppo tardi. Una piccola infiltrazione d’acqua, ad esempio, potrebbe essere causata proprio da un nido incastrato nel posto sbagliato.
Come rendere il balcone inospitale per i piccioni
Il primo passo per allontanare i piccioni è semplice: eliminare tutto ciò che li attira. Cibo, acqua e punti in cui possono posarsi o nidificare.
Niente avanzi o briciole in giro, soprattutto dopo i pasti all’aperto. Anche le ciotole dei gatti o dei cani vanno svuotate se restano fuori troppo a lungo. L’acqua stagnante è un altro richiamo irresistibile: controllare vasi, sottovasi e grondaie può fare la differenza.
Poi c’è la parte più “tecnica”:
- Chiudere con reti metalliche o griglie gli spazi in cui potrebbero infilarsi per nidificare.
- Sistemare dei copri-comignoli o protezioni sui punti più vulnerabili.
- Controllare che le tapparelle non abbiano fessure che possano diventare un nascondiglio.
Con queste accortezze si abbassa drasticamente la probabilità che i piccioni scelgano proprio quel balcone per fermarsi.
E se si ha poco tempo per questi controlli? Anche solo una rapida occhiata settimanale può fare la differenza.
Dissuasori visivi e barriere fisiche: quando servono davvero
Alcuni strumenti si sono rivelati piuttosto efficaci per tenere i piccioni alla larga, a patto di usarli nel modo giusto. Le punte in metallo o plastica sono tra le soluzioni più usate: impediscono agli uccelli di posarsi, senza fare loro del male. Si applicano su cornicioni, davanzali e ringhiere.
Anche i fili tesi funzionano bene: destabilizzano l’appoggio, rendendo scomodo il posatoio. In più, sono poco visibili e non rovinano l’estetica dell’edificio.
Sul fronte dei dissuasori visivi, ci sono opzioni curiose ma utili:
- nastri riflettenti
- girandole
- sagome di rapaci
- palloni oculari
Giocano sulla sorpresa e sul movimento, elementi che disturbano la percezione dei piccioni. L’importante è variare spesso la disposizione, perché col tempo gli uccelli si abituano e perdono interesse.
Alcuni preferiscono oggetti di recupero: vecchi CD, campanelli a vento, persino bottiglie di plastica tagliate. Non sarà estetico, ma talvolta funziona.
Piante e profumi sgraditi ai piccioni
Sì, anche alcune piante aromatiche possono dare una mano. Non fanno miracoli, ma aiutano. Alcuni odori forti risultano particolarmente sgradevoli per i piccioni, tanto da convincerli a volare altrove.
Tra le più adatte ci sono:
- menta: cresce facilmente in vaso ed emana un aroma molto intenso
- basilico: utile in cucina, ma poco apprezzato da questi uccelli
- lavanda: bella da vedere e dal profumo persistente
Una fila di vasi sul davanzale o lungo la ringhiera può creare una barriera verde che scoraggia i piccioni senza complicare la vita a chi abita lo spazio.
In commercio esistono anche spray repellenti naturali, da applicare periodicamente sulle superfici più a rischio. Non sempre funzionano alla perfezione, ma come supporto possono essere utili.
Non serve creare una serra: bastano poche piante, ben scelte e posizionate.
Piccioni e rumori: un elemento da non sottovalutare
Sembra banale, ma anche il rumore può disturbare i piccioni. Alcune persone utilizzano piccoli campanelli, sonagli o dispositivi sonori intermittenti. Non tutti funzionano allo stesso modo, ma in certi contesti aiutano a creare un ambiente più “scomodo”.
Attenzione però a non esagerare: un suono continuo o troppo forte rischia di infastidire anche chi vive lì. Meglio qualcosa che si muova con il vento o si attivi solo ogni tanto.
Prevenzione continua: la chiave è la costanza
Una volta messi in atto i rimedi, non bisogna abbassare la guardia. I piccioni sono testardi e, se trovano di nuovo condizioni favorevoli, tornano.
Vale la pena controllare ogni tanto che i dissuasori siano ancora saldi e che non ci siano nuovi punti deboli. Anche cambiare posizione agli oggetti riflettenti può aiutare a mantenere alta l’efficacia.
E se un metodo sembra non funzionare più? Niente panico. Basta introdurne un altro o ruotare quelli già usati. Il trucco è non dare mai ai piccioni la sensazione di “casa”.
Così facendo, il balcone resterà un luogo piacevole e vivibile, senza ospiti sgraditi tra i piedi (e sopra la testa).
Piccioni sul tetto: quando il problema è più in alto
Non sempre il fastidio arriva dal balcone. A volte, sono i tetti a ospitare colonie di piccioni. E da lì, il salto su ringhiere e davanzali è breve.
In questi casi, può essere utile installare dissuasori direttamente sulle tegole, o chiedere supporto a chi si occupa di manutenzioni edilizie. Meglio prevenire che trovarsi a dover pulire ogni settimana.
E se abiti all’ultimo piano, vale doppio: controllare anche antenne e comignoli può evitare brutte sorprese.
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