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Piante e fiori

Surfinie stanche? La cura “taglio + potassio” per un ultimo colpo di colore a fine stagione

Le surfinie possono regalare un ultimo colpo di colore anche a settembre, ma serve agire in fretta: tagliare gli steli di 15-20 cm, dare un colpo di forbice deciso e somministrare una dose di potassio (almeno 20 g per pianta). Con questo doppio intervento, le piante esauste tornano a fiorire per altri 20-25 giorni.

Tagliare le surfinie per rinvigorirle
Surfinie stanche? Taglio e potassio per farle rifiorire prima dell’autunno

Quando le surfinie iniziano a dare segni di stanchezza – fiori radi, rami allungati e foglie pallide – non significa che la stagione sia finita. C’è ancora spazio per un’esplosione di colore, basta sapere come intervenire. Questo metodo, semplice ma efficace, è stato testato anche su balconi molto esposti al sole, dimostrando ottimi risultati. Chi coltiva surfinie in vaso sa bene quanto siano generose, ma altrettanto delicate. Un piccolo errore d’irrigazione o una settimana di caldo estremo possono metterle in crisi. Tuttavia, proprio quando sembrano spacciate, possono sorprendere con una seconda fioritura spettacolare.

Il segreto? Una sorta di “cura ricostituente” che unisce potatura e nutrimento mirato. In fondo, chi non ha mai cercato di salvare una pianta all’ultimo minuto, sperando in un miracolo? Stavolta, il miracolo ha basi scientifiche.


Perché tagliare le surfinie stanche funziona davvero (e non danneggia la pianta)

Tagliare le surfinie a settembre può sembrare controintuitivo: perché accorciare una pianta già indebolita? In realtà, proprio il taglio stimola una nuova risposta vegetativa. La pianta, percependo la potatura come uno stress, attiva ormoni della crescita che inducono la formazione di nuovi germogli. Questo significa meno energia sprecata su rami legnosi e più risorse concentrate su fiori e foglie giovani.


Potatura e potassio per le surfinie stanche

C’è chi racconta di aver provato per caso questo metodo, tagliando una pianta ormai quasi secca, e dopo due settimane si è trovato con una cascata di fiori nuovi. Non è magia, è solo fisiologia. Il trucco è non essere timidi: si devono accorciare gli steli principali di almeno 15-20 cm, lasciando 2-3 nodi attivi. I tagli devono essere netti, con forbici ben affilate e disinfettate.

Come dare il potassio (e perché ora è essenziale)

Dopo il taglio, la pianta ha bisogno di nutrimento. Ma non uno qualsiasi: in questa fase serve potassio puro o ad alto titolo, che stimola la formazione dei fiori e rinforza i tessuti vegetali.


Il potassio si trova nei fertilizzanti solubili, nei prodotti per piante fiorite o anche in formulazioni liquide da diluire nell’acqua. In alternativa, si può usare solfato di potassio puro, molto usato in orticoltura.

Per ogni pianta, bastano circa 20-25 grammi di prodotto sciolti in un litro d’acqua. L’importante è non esagerare: troppo concime può “bruciare” le radici. Meglio concimare al mattino, con il terriccio umido.


Alcuni florovivaisti consigliano anche di abbinare un po’ di fosforo, ma solo se la pianta mostra radici sane. Il potassio, invece, è sempre utile in questa fase, perché stimola la fioritura e il colore.

Occorrente per ridare vigore alle surfinie

Prima di iniziare, meglio avere tutto a portata di mano. Bastano pochi strumenti, ma devono essere quelli giusti.


  • Forbici da potatura ben affilate
  • Disinfettante (alcol o candeggina diluita)
  • Concime ricco di potassio (granulare o liquido)
  • Guanti da giardinaggio
  • Spruzzino o annaffiatoio con beccuccio
  • Terriccio universale (per eventuali piccoli rinvasi)

Meglio lavorare al mattino presto o nel tardo pomeriggio, evitando le ore più calde.

Passi rapidi per una surfinia rinata

Ecco i passaggi fondamentali per applicare la cura “taglio + potassio” in modo corretto:

  • Controlla la pianta: elimina foglie secche e rami spezzati.
  • Accorcia gli steli principali di circa 15-20 cm, lasciando nodi attivi.
  • Disinfetta le forbici prima di ogni pianta.
  • Prepara il concime: sciogli il potassio in acqua secondo le dosi.
  • Annaffia con il fertilizzante solo a substrato umido.
  • Posiziona la pianta in luce piena, ma non sole diretto nelle ore più calde.

Ripetere la concimazione una seconda volta dopo 7-10 giorni se la pianta risponde bene.

Gli errori da evitare con le surfinie a fine stagione

Nonostante le buone intenzioni, alcuni errori possono compromettere la riuscita del trattamento. Ecco i più comuni:

  • Tagliare troppo poco: se i rami restano lunghi e spogli, la pianta non reagisce.
  • Usare concime universale: serve potassio specifico, non azoto.
  • Concimare a terriccio secco: rischi di danneggiare le radici.
  • Lasciare la pianta all’ombra: la luce stimola i nuovi fiori.
  • Dimenticare di disinfettare le forbici: si trasmettono malattie.
  • Abbandonare dopo il primo trattamento: la costanza è tutto.

Quando e dove è meglio intervenire

Il periodo ideale per questo tipo di intervento è tra fine agosto e metà settembre, quando le giornate iniziano ad accorciarsi ma il clima è ancora favorevole.

Chi ha balconi o terrazzi esposti a sud o ovest noterà risultati più veloci: il sole stimola la fioritura, ma è importante schermare la pianta nelle ore più calde.

Nei giardini di montagna o zone più fresche, conviene anticipare la potatura di una settimana. In caso di piante molto indebolite, si può rinvasare con terriccio nuovo prima di procedere.

Una coccola finale prima dell’autunno

Le surfinie, con la loro cascata di fiori, sono simbolo dell’estate. Ma anche a settembre possono regalare soddisfazioni, se trattate con cura.

La combinazione di potatura decisa e potassio mirato è come una coccola di fine stagione: un piccolo gesto che restituisce bellezza, colore e vitalità. E chi passa davanti al balcone non può fare a meno di notare quel colpo di vita inaspettato, quasi fuori stagione.

Alla fine, basta poco per far rifiorire una pianta. Ma serve farlo al momento giusto, con mano ferma e un pizzico di fiducia.

La cura delle surfinie stanche

Perché anche le surfinie, quando sembrano stanche, possono ancora stupire.

Foto © stock.adobe e AI


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